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Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
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Matteo Matteucci
I 147 racconti di Matteo Matteucci
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Accorse in cabina urlando come un matto. "Capitano mio capitano, Terra Terra! !" Stavo pisolando e mi resi conto del tutto con un breve ritardo. “ Calmati guardiamarina, sono pur sempre il Capitano di questa bagnarola, dimostra un po’ di
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Dovrei smettere di guardare le foto e rileggere le lettere.
Dovrei prendere la proverbiale pietra e metterla su questo cadavere, ma è chiaro che qualcosa in questo processo non quadra. Guardo quegli occhi celesti, mi riprometto di mantenere la
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"Noi lo chiamavamo “ Bao secco” in segno di affetto, mangiava di tutto e non prendeva un etto, ci mancherai." Pessimo elogio funebre, fossi stata la moglie gli avrei tirato l’ acqua santiera con annesso aspersorio. Che si può dire
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Bene ci siamo. Sto per lasciare questa terra.
Le analisi ed i referti non hanno lasciato scampo a dubbi o alternative.
Sei mesi e prenderò posto in una bara di pino, murata ed una lapide di marmo bianco. Data di nascita, di morte e un epitaffio " qui
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Caricammo l'ultimo bancale quasi al cantar del gallo. Ci aspettava un tragitto abbastanza breve, ma la stanchezza poteva essere un problema. Non potevamo dormire. Avessimo toccato il letto o assunto una posizione orizzontale comoda ci saremmo svegliati a
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Entrò in auto con la stessa lentezza di un bradipo ferito, da quanto era stanco pensava di dormire nel mezzo meccanico.
Un piccolo sforzo ed il sedile lo accolse. Sentiva chiaramente i battiti del cuore uniti al ticchettio dell'orologio.
Tenui e pallidi
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Sono sempre stato affascinato dal fuoco, vengo costantemente rapito da esso, pure da una fiamma di candela.
L'odore del legno, delle pigne, il gusto ed il sapore del fumo.
C'è qualcosa di vivo. Le foglie crepitano, strane creature prendono forma.
Anche
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Quando la stagione lo permette ed il mio lato oscuro riposa, vengo qua sul mare per ritrovare una sorta di equilibrio. I giorni volano come gabbiani nel vento, ma spesso son lenti come treni merci diretti al sud.
Guardi il calendario e ti sale il groppo
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Mangiavo o meglio muovevo la bocca e inghiottivo qualcosa. Troppo deluso, amareggiato, incazzato e non del tutto presente. Inutile provare a capire che diavolo fosse. C’ era del pane e del prosciutto, se cotto o crudo non lo so. Davanti a me una
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[....Eccola. Discinta..... Il respiro era veloce, contratto, ma in uno stato di trepidazione. Ogni tanto uno spasmo, un tremito, una scossa, la stordiva e la eccitava ancora di più. Testa appoggiata allo schienale della chaise longue, musica a basso
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Mi svegliai di botto, senza apparente motivo, non mi sentivo stanco o stordito, un po’ accaldato. Allungai il braccio verso l’altra metà del materasso, ma il posto era vuoto, ghiaccio, deserto.La sveglia segnava le tre e venticinque, mi alzai con
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Riusciva a mantenere la calma e la compostezza di una statua, non sembrava temere quelle ondate. Ero totalmente imbambolata nel guardarlo che mi ero scordata cosa stavo leggendo. Mi si avvicinò un surfista, classico capello lungo, bruciato dal sole
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Restavo sempre affascinata e piacevolmente estasiata quando le ondate di maestrale e di libeccio rompevano il silenzio e inondavano la spiaggia di Zabrinsky point. Un posto sperduto, fuori mano, non tracciabile dai gps, bisognava conoscerlo, difficile da
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Fin da ragazzo durante la messa pomeridiana, Adam da bravo piantagrane quale fosse, iniziava le consuete scorribande nel cortile della canonica irrompendo con il furgoncino smarmittato.
Frenate, sgommate, colpi di clacson come durante una parata di
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Il silenzio non aiutava, avevano parlato, si erano pure affidati ad un consulente di coppia. Le avevano provate tutte. Avevano il carattere troppo simile ed alle volte il troppo attrito faceva male.
Per fortuna un piccolo guaito del cane interruppe
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La stanza della musica, il suo regno, il suo sacrario.
Accese la pianola e rapito da quel momento cominciò a suonare.
Aveva talento e voce.
Si iscrisse a diverse scuole di musica, fece un paio di concorsi e svariati concerti in paese, ma alla
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Stava per svoltare nella via privata di casa, quando nella luce dei fari intravide un fagotto al centro della carreggiata.
Pensò fosse spazzatura spinta dal vento, stava per gettarla nella pattumiera quando dal sacco uscì un guaito e dall’ ombra
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Pioveva, un temporale come non capitava da mesi.
La visibilità era prossima allo zero, i fari delle macchine sembravano pallide luci di candele.
Faceva freddo, ogni tanto una folata di vento scuoteva gli imponenti alberi che costeggiavano il
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" Si fidi, le passerà. Ci vuole tempo e volontà " l’avrei fulminato con lo sguardo, che cacchio rideva non lo so. "Le passerà" una bella sega, non vado pazzo per quei dottori che parlano a vanvera.
Pur avendo lauree e altre minchiate
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Di per se essere svegliati nel cuore della notte è un trauma, se poi è una telefonata, l'infarto è assicurato. Avevo gli occhi chiusi, sensi bloccati.
Risposi come un disco preregistrato, dovevo ancora capire chi era e che ora fosse.
Dall’ altra
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Finalmente è domenica. si potrà dormire un po' di più. Mi concederò quei piccoli lussi tanto per fare del bene al mio ego. Una buona colazione al bar del paese, sfogliatina alla mela, un caffè, una bella rasatura e la consueta messa. Non tanto per
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Alle 22: 00 tutto tace o quasi. Le risate dei tiratardi e qualche lavoratore che indugia più del solito. Qualche colpo di mazzuolo e quando va male un paio di madonne. Alle 3: 00 circa, il mitico Luigi zirlando come un tordo in amore si reca come
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Il paese si sveglia piano quasi in punta di piedi, senza voler far rumore e dar fastidio.
Il sole prova a farsi strada fra la coltre nebbiosa, brina sui campi e sulle panchine.
Se tendi l’orecchio puoi sentire i suoni smorzati della campagna che prende
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Anche ier sera non si è chiuso occhio.
I nostri inquilini dei piani alti avevano deciso di battere il record di tip tap, samba e rumba tutto in una notte sola.
Dopo l’ ennesimo urlo, hanno finalmente abbassato il volume dello stereo, ma poi
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Vagava e vaneggiava senza rendersi conto di che ore fossero, il dolore al ginocchio lo stava mandando ai matti. Scrutò fuori delle vetrate mezze appannate per cercare di capire se stava piovendo ancora o se Giove pluvio aveva elargito una pausa.
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Non più abituata ad avere questo sapore sulle labbra, sul primo momento percepivo vergogna e timore di fargli male, ma ben celata da un irrefrenabile desiderio. Sbagliavo a respirare ed i movimenti erano goffi.
Sentirlo gemere, mi provocava
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Arrivati a casa sua mille pensieri mi passavano davanti, mi toccavano i sensi e ripartivano veloci come aerei.
Starò correndo troppo? mi chiesi.
Scesi dalla macchina ripetendomi di stare calma, ma la mente tornava a quella scogliera.
L’ ultima
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Se le avessi detto quello che mi rimbalza in testa, piegature mentali, quello che detesto ed odio, l'avrei spaventata. Sarebbe scappata a gambe levate tipo Carl Lewis. Speravo solo che non si mettesse a parlare di politica, di religione e dei movimenti
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Il giorno è arrivato, stasera cena con Laurina. Dopo un paio di uscite molto tranquille, diversi messaggi, decisi di rompere gli indugi invitandola a cena. Eravamo adulti, single, girarci intorno era quasi una perdita di tempo, in più detesto pigiare i
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Ero un po' brilla e forse era meglio se mi limitavo a bere acqua, i pensieri erano sciolti e senza destinazione.
Gli presi le mani e giocammo con gli occhi.
C’ era alchimia, c’ era qualcosa, è innegabile. Qualcosa di poco definito, ma mi
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Mi guardai allo specchio svariate volte prima di uscire. Avevo sistemato e colorato i capelli, trascorso metà giornata dall’ estetista fra un urlo e cera calda. Trucco leggero, non volevo sembrare una maschera di carnevale. Orologio semplice ed un
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Ciao mamma
Ti scrivo per un fatto mio personale.
Tranquilla, non ci perderai il sonno.
Non mi renderà la giornata più leggera o la notte serena, nè mi restituirà le lacrime versate, ma sarà un tocca sana per il mio orgoglio.
Ho saputo della
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Odio le notti come questa, troppo buia, silenziosa e bizzarramente più lunga rispetto alle altre.
Ogni tanto una folata di vento, un fischio di treno lontano e una pena al cuore, mancano diverse ore prima che l’ Est si illumini.
Il sonno mi
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Premessa: termini un po' forti e coloriti.
Ho sbagliato lavoro o meglio mi sono ritrovato nel fare un lavoro sbagliato per come sono fatto.
Stare a contatto con la gente non è nelle mie corde, visto che la detesto e sono un solitario.
Per
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Momento sbagliato per un depresso.
Feste natalizie alle porte, aria di festa, cielo coperto h24, una quantità di pioggia caduta che nemmeno il giudizio universale, le benzodiazepine alle volte inutili, come oggi.
Sarò passato da triste,
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Salivo i gradini della scala con lo stesso carico emotivo di un condannato a morte che si avvia verso il patibolo.
Ricordo amaro di quando convivevo, mi mancano quei momenti, Dio, quanto mi mancano.
Mi appisolavo sul divano con una pila di cartelle da
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Non sono mai stata un’ amante o un’ estimatrice delle seghe mentali nè delle paranoie intese nel gergo di oggi.
Preferivo e preferisco riversare le mie energie in altri espedienti, il cibo o il pianto, ogni tanto in qualche
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Dopo l’ ennesimo sospiro decisi di spegnere il motore, un ingorgo cosi non l’ avevo mai visto.
Per fare poco meno di cento metri, trentacinque minuti. Si doveva essere aperta una voragine infernale o un maxi tamponamento con 1500 mezzi, non
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Alle volte mi sento come un lampione.
Acceso di notte e spento di giorno.
Sarà per l'altezza, per la magrezza o per la durezza, per il suono metallico quasi disturbante.
A bordo strada, per scelta, insieme ad altri, ma comunque solo.
Non ho scelto
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La prossima volta spengo il cellulare e buonasera.
Mi ha fatto uscire di casa per farmi stare in macchina. Bel divertimento sì.
Prima o dopo la gonfio come una zampogna e la suono andante con brio.
La vedevo zompettare fregandosene del
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147 racconti trovati. In questa pagina dal n° 81 al n° 120.
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