Sono sempre stato affascinato dal fuoco, vengo costantemente rapito da esso, pure da una fiamma di candela.
L'odore del legno, delle pigne, il gusto ed il sapore del fumo.
C'è qualcosa di vivo.
Le foglie crepitano, strane creature prendono forma.
Anche da ragazzo durante i falò di feste, spiaggiate o campeggi ad un certo momento siedevo da solo mentre gli altri facevano cagnara.
Mi piaceva godermelo in tranquillità.
Coperta sulle spalle, fra le mani una tazza di caffè nero come la notte e bollente come il fuoco infernale, il libro aperto con un sasso a fondo pagina.
Distante e assorto, anche se in gruppo, mi sentivo in assoluta solitudine.
C'era Frida accanto a me, pure lei cercava la pace.
Un carattere quasi identico.
Qualche sguardo, alcune smorfie, giochi di mani ed una sintonia quasi perfetta.
Il suono della chitarra, pizzicata ad arte mi cullava fino a dare l'oblio.
Vicini, stretti come una famiglia di suricati.
Poggiava la testa sulla mia spalla e stornellando a bassa voce davamo vita a duetti molto particolari.
L'aria profumata, pulita.
Se la notte era quella giusta, potevi vedere delle stelle cadenti.
Un po' di magia, qualche accordo di vecchie canzoni ed aspettavi che Morfeo facesse il resto, la vicinanza al paradiso era prossima.
La guazza cadeva ed il fuoco si animava.
Rosso, giallo, arancione in svariate sfumature.
Sguardi velati, sia per colpa via del vino, sia per qualche emozione dolorosa.
Alcuni fissavano il vuoto.
I più ispirati citavano versi di opere, strofe di poesie, qualcuno ci imitava e canticchiava a bassa voce senza dare noia agli altri.
Distensione e benessere.
Durante una delle feste meglio riuscite, per luogo e compagnia, ci ritrovammo in un'ampia radura circondata da abeti, la temperatura era fresca, un posto magico.
Pochi passi nell'oscurità, si apriva davanti a noi un laghetto ed una cascata.
Luna piena, riflessi d'argento nell'acqua, un'oasi di pace.
Il vento passava, carezzava l'erba, ci portava il rumore dei grilli ed il profumo del bosco.
In perfetta armonia con tutto quello che mi circondava.
Montammo le tende, approntammo un falò.
Qualcosa da mangiare, vino, risate e complicità.
Lentamente l'est prendeva vita.
Frida mi prese la mano.
Abbracciati.
Aspettammo l'alba carica di colori.
Bellissima.