Fin da ragazzo durante la messa pomeridiana, Adam da bravo piantagrane quale fosse, iniziava le consuete scorribande nel cortile della canonica irrompendo con il furgoncino smarmittato.
Frenate, sgommate, colpi di clacson come durante una parata di paese, un vero ciclone.
Alle volte per troppa irruenza, rompeva le fiorere e devastava il piccolo orticello.
Nessun apparente motivo, era indolente verso tutto quello che riguardava la religione.
Veniva ripreso più volte, sempre messo in punizione, ma continuava senza remore.
Come se non bastasse, andava nelle stanze private del parroco e fra disegni sulle mura e scherzi anche di cattivo gusto compiva il suo misfatto.
In una calda sera estiva di sabato quando c’ era ancora del chiarore e l’ aria era ferma come un orologio rotto, Adam e la sua compagna decisero di passare il limite della decenza.
Solo per insana cattiveria, entrarono in chiesa e lasciarono che la malizia prendesse piede.
Dopo se ne andarono belli tranquilli senza sentire pudore, nè scrupoli di coscienza.
Il giorno dopo, Domenica, prima della comunione, il parroco si diresse al tabernacolo per la presentazione dell’ ostia consacrata ai fedeli.
Imtanto il ragazzo dal tetto assisteva a tutta la scena ridendo come un ossesso.
Pensava alla faccia del ministro divino nel vedere un paio di mutandine, aspettando il consueto urlo.
" Fratelli, la funzione non può continuare, andate in pace" esordì con voce rotta.
Non ci fu nessun urlo, nessun nome.
Il giovane smise di ridere, qualcosa non gli tornava.
Scese dal tetto usando la grondaia, montò sul suo trabiccolo e partendo a tutta birra si lasciò dietro un polverone fitto come nebbia autunnale.
Voleva scappare, andare via e non pensare.
Quella scena gli fece male, non sapeva perchè, ma sentiva qualcosa di pesante sul cuore.
Passò la scuola, la caserma e si diresse verso i campi di granoturco urtando di striscio un carro di fieno posto sulla strada. Voleva trovare un luogo sperduto dove non ci fosse nessuno.
Scese e inziò una corsa forsennata.
Si perse nel nulla più assoluto... rivedeva ancora quella scena.. si fermò... esausto, stanco, colpevole. Cadde a terra, piangendo si addormentò.
Dopo alcuni attimi, un esplosione ruppe il silenzio, una colonna di fumo e fiamme saliva verso il cielo. Accorsero in parecchi, sapevano che il furgoncino apparteneva ad Adam.
Arrivano i pompieri e pure un’ autoambulanza.
Dovevano fare presto, il fuoco poteva diventare incontrollabile.
Accorsero pure le donne che stavano filando fuori delle case. Lo sgomento e la paura crescevano. Iniziarono le ricerche nel campo di granoturco.
La popolazione era formata da semplici contadini e umili artigiani, ma erano persone buone ed oneste.