" Si fidi, le passerà. Ci vuole tempo e volontà " l’avrei fulminato con lo sguardo, che cacchio rideva non lo so. "Le passerà" una bella sega, non vado pazzo per quei dottori che parlano a vanvera.
Pur avendo lauree e altre minchiate sulla scrivania o sulla parete, non sanno quando tacere.
Ognuno è diverso e le terapie che prescrivono non sempre danno l’effetto desiderato, se poi si basano su percentuali e statistiche.......buona notte.
Ho fatto il mio quarantacinquesimo compleanno tutto come al solito, un anno in più, una festa da parte di amici, nulla di particolarmente interessante o eccitante.
Oggi 21/06/2010 sto accusando dei mali strani non del tutto chiari, c’è un’inappetenza legata a qualcosa che mi turba, il respiro è troncato a metà, ansia e stati emotivi altalenanti. Alle volte piango.
A livello fisico, a parte qualche cefalea e mal di stomaco non c’è altro, credo, spero, per sicurezza mi tocco le palle. Le analisi del sangue sono buone.
Quando arriva l’ora di consumare un pasto, c’è il rifiuto, lo stesso che avevo quando dovevo andare a lavorare come benzinaio.
Ho sempre mangiato poco, a colazione una tazza di caffellatte con una schiaccitina o un paio di biscotti, a pranzo pizzette o un piatto di pasta. A merenda una pizza tonda o un gelato, a cena poco cibo.
Manca un po’ di serenità, l’avrò lasciata negli altri pantaloni o nell’armadio di Alessandra.
Alle volte salto il pasto, sono 75 kg scarsi, vita sedentaria, lavoro al pc, occhi che bruciano e male ai polsi, porto a casa uno stipendio da fame.
Mi alzo verso l’alba, vado a fare delle camminate quando capita.
Il sonno è buono, riposo bene, escluso qualche incubo.
Sarà pure dovuto a questa fantomatica cura del dottor Kildare? Non lo so.
Ho smesso pure di fumare, ma sono giù di corda, ier sera mi sono svegliato di soprassalto, mi mancava il respiro, ero impaurito e disorientato.
Mi sono alzato, sono andato in bagno per lavarmi il viso e per riprendere fiato.
Il pavimento gelato era quasi tiepido, mi tremavano le gambe, ho aperto la finestra per far entrare un po’ di aria.
Luna piena e qualche nuvola, che situazione del cazzo.
Se vado ad analizzare determinate cose mi accorgo che alla fine non sto mangiando nè più ne meno come prima, colazione, merenda, spuntini e qualche volta cena.
Mi sto preoccupando oltre ogni limite. Sì, ho pochi capelli, ma pure Kojak era pelato.
La Paola che ora come mi sta molto vicino dice che mi vede come prima, forse questo gran caldo è la causa di tutto.
Troppe seghe mentali, se mi guardo allo specchio mi vedo uguale, forse meno sorridente.
Sono preoccupato, questo futuro è nero, prima avevo più certezze.....
Va male, Cristo, va male.
A volte vorrei spaccare tutto ed andare via.
E’ un gran puttanaio al lavoro, il capo non lo sopporto, mi consola, nessuno lo sopporta, mi piacerebbe massacrarlo con il porta ombrelli. Ha una voce cosi acuta che sembra un criceto e puzza di trementina.
Sono le 3: 00 e fra un paio di ore mi devo preparare.
Prendiamo sta pillola e vediamo se funziona, alle brutte mi fiondo dal balcone.