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Anna Rossi
I 116 racconti di Anna Rossi
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La casa era attraversata dal vocio gioioso delle cugine, accorse per il lieto evento, Catena e Rosaria che erano
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Storia di paese (Il confronto) 38 episodio
Rabbrividì dal freddo stringendosi la pesante maglia di lana che aveva indossato sopra la camicia da notte, poi accese il fuoco che presto rese più accogliente la grande cucina.
Infine,
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Ad autunno inoltrato le giornate si fecero sempre più fredde e il fatto di restare molto in casa intristiva maggiormente Rosalia. Usciva raramente e solo per andare a sbrigare qualche commissione alla zia e la domenica alla messa. Aveva incrociato
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La lunga scia di morti che la marchesa aveva causato, con la morte di Sasà si era allungata, provocando ancora
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Tutto sommato era stata una bella giornata, almeno diversa dalla monotonia di tutti i giorni. La piccola si era divertita un mondo, felice di vedere tutta quella gente che affollava il mercatino e poi sazia di aver mangiato con
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Il cielo cambiò improvvisamente e grosse nubi si affacciarono all’ orizzonte, s’ alzò il
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Anche se a Rosalia dispiaceva tanto non vedere più Bruno, era comunque consapevole che la sua decisione di andar via
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Dopo cena zia e nipote si sedettero in veranda a godersi il fresco della sera, inebriata dal profumo dolcissimo dei
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Storia di paese 31 episodio (Un piano diabolico)
Rosalia dopo che la figlia si era finalmente addormentata, ne
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Rosalia affrettava il passo, sapeva di essere maledettamente in ritardo, il sole era alto nel cielo,
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Alle prime luci dell’ alba, Liborio fu svegliato dai raggi del sole che filtravano dalla piccola finestra della cella,
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Il tragitto fino alla cascina, seppur breve, era in salita e Rosalia ansimava facendo sollevare vistosamente il suo bel seno, che si intravedeva dalla modesta scollatura, ora con quel caldo aveva dovuto togliere il velo nero del lutto ed il suo
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La domestica ringraziò la marchesa: “ A signura jè trù oppu
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Don Vincenzo, continuava la vita di sempre, si faceva forza occupandosi dei suoi campi ed in particolare dei suoi
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Il maresciallo dei Carabinieri, ad un mese dall’ omicidio di Saro non era ancora venuto a capo di nulla, aveva interrogato amici, parenti, amante, e vicini di casa, ma nessuno aveva potuto dargli informazioni utili per trovare l’ assassino.
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Rosalia dopo essere stata in silenzio per un po’, gli rispose: ” Avimu e stari attenti, nun si scherza cu u focu,
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Per il funerale erano arrivati anche i cugini Nardina e Lelè, i quali, durante il drammatico ultimo saluto a Totuccia,
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Prese una decisione avrebbe fatto avere la chiave a Biagio, cosicchè una volta ottenuto ciò che gli premeva sperava che l’ avrebbe lasciata in pace. Poteva dirlo a Nino ma aveva paura di coinvolgerlo di più in questa brutta
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Intorno, s’ era radunata molta gente, alcune timorose osservavano a distanza, altre si avvicinavano curiose e
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Rosalia rientrò in casa in preda ad un grande sconforto, la dichiarazione di Nino l’ aveva spiazzata, sapeva che nutriva nei suoi confronti un profondo affetto e sicuramente sarebbe stato un buon padre per sua figlia ma si chiedeva se fosse
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Ci vollero alcune settimane prima che Rosalia si rimettesse quasi del tutto, oltre ai lividi del corpo c’ erano
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Totuccia rassegnata dalla caparbietà della figlia disse: ” Uora annamu a ruormiri jè stata
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Era appena l’ alba quando sentirono bussare insistentemente alla porta e qualcuno che gridava: “ Cummari
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In questo modo, Rosalia venne a sapere i risvolti più oscuri della vita di sua madre e inevitabilmente anche della sua
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Anche se ciò, non le impediva di conoscere tutta la sua storia e chi meglio di Munidda, la tata che aveva incontrato quella mattina poteva aiutarla, e forse convincerla a dire tutto quello che sapeva?
Decise che sarebbe andata a farle
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Assuntina decise che si sarebbe recata in paese per chiedere a Don Anselmo se effettivamente la nipote era andata in chiesa,
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In ansia percorse l’ ultimo tratto di strada, per sua fortuna, in giro non c’ era quasi nessuno, un vento gelido spazzava le ultime foglie rimaste accartocciate ai lati delle vie, sollevandole in un grande polverone. Dai tetti usciva
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Arrivò a casa con metà delle arance che sarebbero servite per fare la marmellata, tanto è vero che la
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E così Rosalia in fretta e furia raccolse alla rinfusa le poche cose che possedeva e poi uscì di casa per
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Arrivò a Catania quasi alle prime luci dell’ alba, l’ aria frizzante si mescolava al profumo di
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Catena continuò: ” Vi haju parrari, ma nun ca, ci sunnu trù oppa genti chi nun si fa i fatti so…
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Dopo un po’ giunsero ad un incrocio da dove si diramavano piccole viuzze, si guardarono intorno spaesate e per vedere
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Le due donne s’ avviarono presso la fermata della corriera, il freddo era così intenso da congelare il respiro e
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Un dolce profumo proveniva dai fiori a grappoli degli alberi d’ acacia, che fiancheggiavano il viale di casa. Anna
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Sei qui davanti a me, talmente vicino da poterti toccare, tuttavia le parole restano sospese in aria sigillate da un dolore intenso che le tiene prigioniere. Vorrei poterti urlare tutta la mia rabbia, invece resto pietrificata, incapace di emettere anche
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Masiddu alzò lo sguardo incredulo al cielo e facendosi il segno della croce esclamò: ” Maronna
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Le poche persone che avevano partecipato al rito funebre cercarono riparo dove potevano, dal cielo sembravano venire
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Eppure avrei dovuto farlo, nascondere il mio sguardo dal suo, giustamente di rammarico e delusione.
Ne era passato di tempo e mai e poi mai avrei immaginato di poterlo rincontrare infatti avevo cambiato città ed inoltre evitato tutti i posti, dove
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S’ avvicinò alla biglietteria, il vecchio con lo sguardo stanco e annacquato le chiese dove volesse andare, specificando che solo l’ indomani mattina sarebbe passato il prossimo treno.
Rosalia chiese: ” E unni
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116 racconti trovati. In questa pagina dal n° 1 al n° 40.
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