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387 persone sono online Lettori online: 387Poesie pubblicate: 362’884Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon
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LA MEDAGLIA
C’è¨ da chiedersi: Esiste veramente un motivo plausibile che possa vietare d’amarsi? Certo ai sentimenti si affianca la ragione che seppure non riesca a cancellare i sentimenti da la possibilità di fare delle scelte giuste o
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Si dispiegava immenso il cielo sugli orli dei monti ricamati di verdi trine e il vento le muoveva lieve senza rumore.- La suprema bellezza - disse il primo - porta sempre con sé un sottile senso di paura –- Quando un raggio di sole – disse l’ altro
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Le rette parallele non si incontrano mai, e quelle perpendicolari una volta sola.
Appena nati, e forse ancora prima, nel grembo materno, ad ognuno di noi viene assegnata una retta (più o meno diritta) da percorrere per un tempo più o meno lungo.
E non
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Il braccio di una bambola era diventata la cornetta del telefono. Quante chiacchierate con l’ invisibile, quanti soliloqui, domande destinate a rimanere eterne perché nessuno rispondeva dall’ altra parte.
Eppure era piacevole stare a parlare di
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ALL’IMPROVVISO
Noemi era felice quella mattina, mentre correva con la sua auto quasi nuova, lungo l’autostrada che la stava portando verso il mare. Il mare... Per lei non c’era posto più bello, e già stava assaporando il momento in cui sarebbe
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L’Aurora delicatamente nasce dal tornio del Tempo, svegliandosi si colora di passione per la vita, per il giorno che in silenzio aspetta sul confine il suo bacio. Colore sfumato, intenso, un rosso acceso in cui si nota l’Amore intenso tra lei ed il
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Parlo per me, per come sento io le cose. Per come avvertiamo il nostro “ essere†e ne abbiamo maggiore consapevolezza se collocati in uno spazio e in una dimensione temporale. Ci rapportiamo continuamente. Senza accorgercene instauriamo abitudini col
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“ Santo cielo Rosalia, mettiti lo scialle, con questo vento ti ammalerai!†Esclamò Carmela.
“ SI… si, ancora dopo
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SACRIFICIO D’AMORE
Non volevo rimanere là nemmeno un giorno, a raccogliere le briciole del loro amore, me ne sarei andata lontano, al più presto...
L’inverno era arrivato all’improvviso, ed io mi sentivo molto depressa. Il pensiero di avere davanti
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La mamma come al solito mi aveva spedito dalla nonna, così non potevo disturbarla mentre si guardava la sua soap preferita: “ Un posto alla lunaâ€. Avevo il mio cestino pieno di piccole ranocchie, e sapendo che la nonna aveva il terrore per questi
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Quando la sera tardi, all’ incirca mezzanotte, varco la soglia della camera da letto sento sul viso e sul collo l’ alito freddo dell’ aria intorno. In un secondo tolgo il pull sulla maglia del pigiama, che indosso da prima, stando ancora in piedi, a
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Ho smesso di parlare, ho chiuso ogni porta e, rintanata nella stanza più buia, mi assento.
Lascio che si inerpichino sul mio corpo inerme, artigli di piante soffocanti, che ricoprendolo, lo risucchiano e annientano.
Come automa, senza volto e senza
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Avevo compiuto sedici anni il 24 di gennaio e luoghi così caratteristici non ne avevo mai visti. Tra la valle romagnola del Montone scendendo a San Godenzo, le case a differenza delle nostre costruzioni sul mare mi apparivano misere e tristi. Una ragione
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Come erano sguaiati quei tre ragazzi nell’insultare un povero vecchio seduto su di una panchina del parco. Gli avevano gettato addosso, alle spalle, un mucchio di foglie marce e sporche, mentre se ne stava li assorto nei suoi pensieri. Sghignazzavano
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La specie umana con quest’arco riflesso illuminato (motilità d’avanguardia alla luce del Sole Divino), partito dall’arco riflesso dei vertebrati (motilità primordiale), completerà così il suo ciclo vitale passando dal buio della materia grigia
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Ci sono giorni che faremmo molto meglio a starcene a letto, coprirci fino alle orecchie, e non alzarci per nessun motivo al mondo, ma si sa, nessuno è indovino e allora...
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FIABA DI NATALE
Le luci nelle strade erano tutte accese. Le vetrine dei negozi scintillavano con i riflessi dei vestiti ricoperti di " paillettes", pellicce, borse e gioielli. Manichini elegantissimi, che offrivano al pubblico le ultime
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La mattina seguente la sveglia suona presto, abbiamo un programma molto intenso. Per prima cosa andiamo a visitare la chiesa di San Nicola che è proprio vicinissima al nostro hotel.
Proseguiamo verso il porto e arriviamo all’Elbphilharmonie, un
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Gli esperti scrittori consigliano di narrare in terza persona una storia anche quando si tratta di un racconto autobiografico, mantenendo l’ anonimato. Ma io non ne sento la necessità . Avevo finito il mio lavoro quotidiano un venerdì, alle cinque
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Una meravigliosa, magica, entusiasmante scatola di caramelle, ecco come mi sono sentita quel giorno.Lui mi sorrideva come un bambino e io, e io affascinata, ammirata e felice, lasciavo che le sue mani affondassero nella scatola, afferrassero una, mille
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Il funerale
Nel paese sta scendendo la sera, è la fine d’un giorno di primavera, l’aria è tiepida e tersa, poche persone
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A questo punto, per tirare acqua al mio mulino (disturbo bipolare per le follie e turbo spirituale per le poesie!), mi preme ricordare che anche menti disturbate sono diventate eccelse, migliorando e indirizzando l’umanità in campo scientifico (Newton,
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Per il mio compleanno come regalo una bicicletta < Graziella>; e una a mia sorella. La mia di colore giallo e la sua verde, oppure viceversa, questo particolare non lo ricordo troppo bene, penso gialla.
 Quell’ estate l’ ho trascorsa girando
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E così, un bel giorno, senza che ci fosse una ragione precisa, Luciano prese la sua macchina e si diresse verso un negozio di ferramenta.
Fece ritorno, parcheggiò l’ auto nel viale della sua villetta a schiera, neanche salutò il vicino che stava
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Lei si voltava spesso, mentre camminava e sorrideva senza motivo, perché era sempre un passo avanti agli altri.
Non ci potevamo fare niente.
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Sophie, piccola Sophie.
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Io la ricordo bene, la conoscevo bene, ma non sono mai riuscito a capire
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UNA VITA PERFETTA
Io e Davide eravamo sposati da sette anni, il nostro amore andava a gonfie vele, avevamo tutti e due un buonissimo lavoro, non avevamo figli per scelta, eravamo ancora tanto giovani!
Tutti i giorni, durante la pausa pranzo, ci
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Pure questa convention era finita, deo gratias. I più erano incentrati sulle mie forme che sul resto. Su due ore di slide, disegni e proiezioni nessuno ha fatto considerazioni o interventi inerenti. La domanda che andava per la maggiore era "
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Avete mai avuto la sensazione di essere una coscia di pollo con muscoli teneri senza grasso legati all’ osso, di essere divorati da fameliche bocche non più in tenera età con denti aguzzi e taglienti, ecco, oggi mi sento una grassa e morbide coscia
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IL CORAGGIO DI CAMBIARE
Quando arrivai finalmente a questo piccolo paesello del sud dopo chilometri interminabili di stradine piene di curve, che mi avevano scombussolato lo stomaco, tirai un sospiro di sollievo, era ormai di notte, e la situazione
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Facevo il pendolare anche se era più corretto dire schiavo, tutto per portare a casa la cifira di 900 euri al mese. Meglio averla che non, però lavorare 9/10 al giorno, uscire al cantar del gallo e tornare dopo il carosello... beh non era molto leggero.
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Era da molto tempo che avevamo programmato di fare un’ escursione in montagna, cosi finalmente, quella mattina si
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Arriviamo ad Amburgo il 17 agosto nel pomeriggio. E’ in atto un forte acquazzone nei pressi della città . Sbarcati dall’aereo tiriamo fuori dalla valigia gli ombrellini che abbiamo portato con noi, siamo stati previdenti sapendo che il clima di Amburgo è
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Verso le cinque di mattina, mia cognata Laura, specializzanda in anestesiologia, venne da me, mi toccò la spalla e mi disse " Matteo, vieni ". Ero in dormiveglia. Mi alzai evitando di svegliare Silvia e Mattia. Entrai in camera. Mio fratello, in piedi,
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Il percorso della strada brucia il tempo.
Mi ritrovo così nell’ adesso in questo preciso momento già passato con la stanchezza dei passi fatti, con tante pellicole di ricordi che con l’ andare avanti dei passi svaniscono come bolle di sapone senza
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Son passati diversi autunni e le cose stavano cambiando. I giovani divennero adulti e cercarono fortuna in città . Il paese contava 400 persone, la maggior parte anziani. Dopo la morte di mio padre, io e mia madre anche lei anziana decidemmo di
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Le notti erano fantastiche, il silenzio avvolgeva tutto quanto. Nessun rumore assordante, tuttavia, potevi sentire, se tendevi l’orecchio rumori elettrici delle centraline dei pali della luce, qualche civetta e se era stagione estiva chiurli e cicale.
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Mi ricordo come se fosse ieri e son passati quasi 50 anni, quando poco più grande di uno sgabello seguivo di nascosto il mio vecchio. I pomeriggi assolati e caldi in quel piccolo paese a cavallo dell appennino tosco emiliano in mezzo al nulla.
Ci
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I pomeriggi seguenti mi telefonava Giada, voleva sapere come stavo, se avessi bisogno di qualcosa, mancavo da scuola da quattro giorni. Era molto carina e gentile Lunghi capelli rossi, un carattere peperino, un po’ cicciottella e per questo suo "difetto"
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Era il più bullo fra i bulli. Non passava mattina che vessava gli altri ragazzi. Alle volte se la prendeva pure con le bimbe, raramente e per fortuna con i ragazzi down. Richiami, sospensioni, rapporti, ma nulla, continuava imperterrito. Ogni giorno
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Era domenica! Una domenica di quelle così luminose che ti viene voglia di lasciare tutto e tutti e di andartene fuori, fuori, fuori!!!!! Una parola andare fuori! con 3 bambini, una montagna di
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La mattina era cominciata cosi, come tante altre. Senza sussulti o sogni da ricatturare. Era una mattina come tante, solitamente c’era già gente che s’affrettava sulle scale, che scendeva. Si sentivano le urla delle madri che richiamavano i loro figli,
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Quest’anno abbiamo deciso di visitare tre città europee e precisamente Vienna, Amburgo e Lisbona. Partiamo da Roma il 13 agosto con il pullman terravision alle 11, 30. Il nostro volo per Vienna parte puntale alle 14, 10. All’arrivo acquistiamo un
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"Chi di voi, bambini, sa dirmi cos’è una parabola? "
"Io, signor maestro. Me l’ha spiegata ieri mio padre. Una parabola è una traiettoria particolare che i bravi giocatori di calcio sanno dare al pallone per mettere in difficoltà gli avversari. "
Il
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Attonita, scossa, ma bloccata. Fissava il vuoto e piangeva. Muoveva le labbra, senza emettere suoni. Sul primo momento
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Quando Gabriella entrò dentro a quel alto portone grigio pensò che la sua vita sarebbe finita in quel preciso istante. Un lucidissimo pavimento, e una suora vestita di nero, furono le due prime cose che vide. La religiosa le disse con voce garbata ma
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Se con la cultura si perviene a tanto grazie alla luce della conoscenza, l’amore per la sapienza o filosofia, senza ombra di dubbio, rappresenta la disciplina propedeutica alla vita (primum philosophari deinde vivere!) e finanche alla medicina, nobile
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Anita gridò: Si parte? Sbrigati che siamo già in ritardo.â€Melissa conosceva molto bene l’ amica, ogni volta che doveva
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Smisi di piangere, almeno per il momento, ma non bastava. L’angoscia era ancora molta. Il dolore alle volte penetrante mi rendeva difficile muovermi, pensare, parlare. Ero goffa. Mi soffermavo sugli oggetti, quasi in catatonia. Non stavo ancora bene.
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Stava là in fondo a quel cassetto. Era una scatola rosa con tanti fiorellini bianchi e vellutati, chiusa con un piccolo catenaccio argentato di quelli che si aprono senza chiavi.
Ogni tanto Mariuccia la prendeva, la guardava, le toglieva di sopra ...
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Era una notte d’Inverno molto fredda . Un profondo silenzio riempiva le ombre create da stelle così vicine che parevano quasi appese agli alberi scuri. Ognuno, nella propria casa, beneficiava del tepore di un letto caldo e morbido. Fuori, il sibilo
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Entrati al pronto soccorso, due agenti della polizia mi braccarono facendomi il terzo grado, pelo e contropelo. Raccontai la storia un paio di volte. Venne poi un dottore che mi fece pure una bella ramanzina. Mi fossi fatto gli affari miei, potevo essere
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CAP. XXI
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Ma ci scatta come una menade l’ Elvira, che con le mani ai fianchi si torchia di brutto lo Spitillo e c’ investe di scirocco anche a noi, così “ Ma bravi i miei porci che siete, che vi esce più la sconcia sconcezza dalla bocca, a
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Immagina di avere un bel giardino, pieno di fiori e alberi da frutto. Sei convinta di avere il pollice verde e infatti il tuo giardino per tanti anni cresce rigoglioso e sano, un vero orgoglio per te e per coloro che lo guardano. È così bello che molti
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UNA SERATA TRANQUILLA
Tornai a casa dal lavoro con il proposito di godermi una tranquilla serata in casa guardando la mia serie preferita in TV, con quel attore che mi piaceva tanto! Cosi per prima cosa, dopo essermi fatta una bella doccia, mi infilai
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Dovevo schiarirmi i pensieri. Ultimamente facevano tappo e diventavano zavorre emotive difficili da lasciare sul cammino. L’ unico modo era prendere lo scooter, abbigliamento consono e musica, sgusciando via per le strade come un ladro. Il cielo
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Dovevo sedermi o sarei finita con il culo per terra e considerando la mia mobilità ci avrei messo radici. Non mi sentivo le gambe ed il dolore era come scomparso. Che fosse in parte psicologico? Mi sentivo stordita e così senza pensare dissi "Ho sete,
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Telefonai al dottore pregandolo di passare, io per evidenti motivi non potevo andarci. Cercai alla meno peggio di sistemare un po’ casa, ma muoversi con scioltezza era fuori discussione. Dovevo disfare la valigia, ma se ripensavo alle settimane passate,
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2 – la scomparsa
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Ore 8. 00. Il trillo insistente della sveglia riscosse bruscamente Remo dallo splendido sogno che stava facendo. Si voltò sul fianco e -" Buon giorno amore"- disse, ma Lisa non era accanto a lui. Pensò che si fosse già alzata.
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1 -  L’ arrivo
Il cielo, quasi interamente soffocato da scure nuvole, d’ improvviso si squarcia, liberando nell’ aria del tranquillo paese altomolisano fiocchi bianchi e perfetti di candida neve.
Poche persone, poche famiglie, poche vite da
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Stavo passando un periodo non molto positivo, anche se sarebbe più giusto definirlo di merda. L’incidente fu la ciliegina sulla torta. Le settimane di ospedale, l’operazione dall’esito incerto e la conseguente fisioterapia sommata alle altre cose
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Come è strana la vita, penso, sorseggiando un caffè nello stesso posto dove essa è
cambiata per sempre, la cameriera carina ogni tanto mi accenna un mezzo sorriso,
chiedendomi se va tutto bene, con lo sguardo attento di chi ha appena iniziato il suo
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3928 racconti trovati. In questa pagina dal n° 936 al n° 995.
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