Quest’ anno abbiamo deciso di visitare tre città europee e precisamente Vienna, Amburgo e Lisbona. Partiamo da Roma il 13 agosto con il pullman terravision alle 11, 30. Il nostro volo per Vienna parte puntale alle 14, 10. All’ arrivo acquistiamo un biglietto da 72 ore (€ 16, 50) che coprirà per 3 giorni tutti i nostri spostamenti. Per poter prendere la metropolitana leggera Schnellbahn S7 (si tratta d una "S" in un cerchio), acquistiamo un ulteriore biglietto per la zona extraurbana di € 1, 70. Dopo 8 fermate scendiamo a Wien Mitte e con una camminata di 600 metri arriviamo all’ Austria Trend Hotel Europa Wien che rimane proprio al centro di Vienna in una via pedonale con tantissimi negozi. Prendiamo possesso della camera e immediatamente scendiamo a passeggiare per la via principale. La cattedrale di Santo Stefano è a poche centinaia di metri. La magnifica costruzione si erge imponente in una piazza gremita di gente e di locali pubblici. Lungo la via ci fermiamo per cena nella catena di ristoranti Nordsee, ci sono piatti e panini a base di pesce cucinati in mille maniere.
Dopo cena proseguiamo la passeggiata per la via Graben. Oltre ai numerosi negozi e caffè nel mezzo si erge la notevole colonna barocca della Trinità eretta tra il 1681 e il 1693 a ricordo della peste.
La mattina seguente prendiamo la metro che ci porta al Prater. Nel grande parco verde aperto al pubblico c’è l’ entrata del parco dei divertimenti con tante giostre per grandi e per bambini. Ci facciamo un bel giro con la promessa di ritornarci anche di sera per avere l’ occasione di visitarla con le luci e tutte le giostre in funzione.
Riprendiamo la metro e arriviamo nei pressi del Danubio. Una breve passeggiata ci porta in un bellissimo parco pubblico dove in bella vista si erge la Torre Donauturm alta ben 252 metri. Dopo aver pagato un biglietto di € 9 a persona prendiamo un ascensore che ci porta fino al primo livello dove c’è una bellissima vista di Vienna. Saliamo ancora e il panorama si fa più eccezionale, la città è sotto ai nostri occhi in tutto il suo splendore. Decidiamo di fermarci a mangiare nel ristorante che ruota su se stesso. Ad ogni boccone la vista del panorama cambia rendendo tutto molto affascinante.
Ritorniamo con la metro al centro di Vienna. Con una breve passeggiata arriviamo a Hofburg, il palazzo imperiale della principessa Sissi. Il complesso è formato da una serie di edifici, piazze, cortili e giardini. Il palazzo imperiale è talmente vasto da rappresentare una città nella città, racchiude elementi architettonici che vanno dal gotico al neoclassicismo, passando per il rinascimentale ed il barocco. Continuiamo il percorso e arriviamo sulla Ringstrasse, la strada principale che circonda il centro di Vienna e dove si possono ammirare numerose opere, costruite con stili diversi. Rimango affascinata da uno di questi monumenti e precisamente il municipio, un edificio di proporzioni gigantesche che con le sue alte torri e l’ imponente eleganza neogotica riesce a sbalordire chiunque se lo trovi innanzi. Più che ad un palazzo statale sembra di trovarsi davanti ad un castello delle favole e ci si aspetta che da un momento all’ altro esca una carrozza di cavalli bianchi con una principessa al suo interno. Fuori dal municipio ci sono tanti stand di cucina e uno schermo gigante che copre la facciata principale dell’ edificio. C’è il Festival della Musica, una delle iniziative che riscuotono maggior favore nell’ estate viennese. Grazie alla presenza di circa 25 tra i migliori gastronomi internazionali e al variegato programma di film musicali su maxischermo all’ aperto si possono accontentare i gusti di tutti.
Il 15 agosto ci svegliamo di buon’ ora. E’ in programma la visita Castello di Schö nbrunn. Appena scesi dalla metro seguiamo il fiume di gente che scende alla stessa fermata, sicuramente sono diretti anche loro al castello. La visita del castello inizia già dal Cortile d’ Onore. L’ immenso ingresso è contornato da obelischi regalati da Napoleone, e da due fontane che raffigurano (quella sulla destra) i fiumi Danubio, Inn ed Enns, e (quella sulla sinistra) l’ unificazione del regno di Galizia con la Transilvania. Alla biglietteria una fila infinita di turisti sono in attesa di acquistare il biglietto. Mi avvicino allo sportello delle informazioni e chiedo alla signora dietro il bancone informazioni riguardo alle varie visite in programma e se per acquistare i biglietti d’ ingresso è necessario mettersi in fila. Lei mi dice che se voglio posso andare all’ altro lato del grande cortile dove c’è un’ altra biglietteria. Accettiamo il suo consiglio e attraversiamo tutta la piazza per dirigerci dove ci ha indicato. Con meraviglia scopriamo che non c’è fila e in pochi minuti riusciamo ad acquistare i biglietti per il turno successivo. Dobbiamo attendere solo 15 minuti e poi potremo entrare nel palazzo e visitare 40 stanze con annessi i giardini e la Gloriette. Muniti di autoguida in italiano che si rivelerà scorrevole e preziosa per scoprire ogni dettaglio delle numerose stanze, iniziamo il nostro tour. Il percorso è molto preciso e interessante, soprattutto per le varie epoche stilistiche dell’ età imperiale che si susseguono e la loro relativa storia. Si passa dalle stanze settecentesche degli anni di Maria Teresa a quelle ottocentesche dell’ imperatrice Sissi.
Usciamo dal Castello ed entriamo nell’ immenso parco con i suoi giardini. Una vista meravigliosa appare ai nostri occhi. Fiori colorati formano disegni simmetrici sopra la distesa di prati verdi brillanti. In lontananza la maestosa fontana di Nettuno e ancora oltre, in alto la Gloriette a dominare tutto. Cosa dire davanti a tanta meraviglia, c’è solo da rimanere a bocca aperta e fare più foto possibili per immortalare ogni cosa.
Ci avviamo verso la grande fontana che sorge ai piedi della collina e la aggiriamo fino ad arrivargli dietro. Il panorama è fantastico, nella grande apertura quadrata della fontana, incorniciato tra le sculture ci appare il palazzo e gli spruzzi d’ acqua che scendono ininterrotti dalla statua di Nettuno danno un ulteriore tocco di magia, sembra di avere sotto gli occhi un quadro animato. Dobbiamo assolutamente fotografare questa meraviglia.
La Gloriette è in cima alla collina, la strada è faticosa, il sole d’ Agosto picchia, ma non possiamo evitare di arrivarci, altrimenti sarebbe come aver iniziato la maratona senza la gioia di arrivare al traguardo. Nel salire ogni tanto buttiamo l’ occhio dietro di noi, la città man mano che saliamo si estende sempre più e arrivati in cima non ci rimane che sederci su una panchina per ammirare Vienna e il suo splendore.
La stanchezza si comincia a far sentire e intanto si è fatta l’ ora di pranzo, mangiamo qualcosa e ritorniamo in hotel per riposare un po‘. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Stadtpark (City Park). E’ questo il parco viennese più ricco di monumenti e sculture. Prati, aiuole, qualche albero esotico e un ampio stagno fanno di questo luogo un’ oasi verde nel cuore della città. Piccoli boschetti e zone erbose si alternano creando un ambiente unico e variegato. Ci sono bambini che giocano, ragazzi distesi al sole, gente che legge, chi fa jogging, si sta così bene in questo paradiso che senza accorgercene rimaniamo catturati per tutto il pomeriggio.
E’ tempo di prendere la metro e scendere nei pressi del Danubio. Sta calando il tramonto, il colore del sole è di un arancione vivo. I cigni tranquillamente galleggiano sulla superficie dell’ acqua, il candore delle loro piume brilla sotto il calar della sera. Si sente in sottofondo una musica provenire un po’ più in là. C’è una festa dall’ altra parte della sponda del fiume. Ci avviamo su di un ponte galleggiante molto caratteristico, lo attraversiamo e raggiungiamo la festa. Il profumo di cucina è nell’ aria, gli stand propongono vari tipi di cibi, ma noi preferiamo tornare in centro e mangiare nella catena di Nordsee dove il pesce è buono e cucinato in vari modi.
La mattina seguente prendiamo nuovamente la metro e arriviamo in prossimità del Castello del Belvedere. L’ entrata è stupefacente, si presenta alla vista un esteso giardino con fiori colorati, nel centro un laghetto dove il maestoso castello si rispecchia e ai lati viali alberati che conducono fino all’ entrata del Castello. Il prezzo del biglietto è un po’ esagerato e per giunta c’è da pagare anche l’ affitto dell’ autoguida, però non possiamo rinunciare alla visita. Decidiamo di visitare solo il Belvedere superiore che a mio avviso è il più interessante. Il museo ospita le opere d’ arte austriaca dal medioevo ad oggi ed inoltre offre una splendida vista su Vienna, da cui il nome. Dalle finestre dei piani superiori si vede un giardino a tre terrazze che occupa una stretta area in salita formando una bellissima prospettiva. Tutto il panorama è animato da giochi d’ acqua e opere scultoree, fontane e vasche. Continuiamo il percorso e ammiriamo opere d’ arte molto famose tra cui quelle di Gustav Klimt con il famoso bacio che ovviamente è quello più ricercato dai visitatori. Tutte le opere sono spiegate perfettamente dall’ autoguida e il percorso che si intraprende è assai lungo, alla fine siamo stanchi morti. Usciti dal palazzo ci sediamo su di una panchina a gustare dei panini acquistati in precedenza per il pranzo.
Il ritorno all’ hotel e un riposo ristoratore ci permette nel pomeriggio di recarci nuovamente sul Danubio. Quel tratto di fiume ci è piaciuto molto e così decidiamo di tornarci. Sui prati ci sono tante persone distese sull’ erba, in estate i Viennesi amano frequentare questi luoghi dove prendere il sole tranquillamente in costume.
Guardando qua e in là ci accorgiamo che sul ponte dove siamo scesi dalla metropolitana c’è anche un passaggio pedonale, decidiamo di attraversalo per curiosare cosa ci sia dall’ altra parte del fiume. La scelta risulta azzeccata. Dall’ altra parte c’è il grande fiume Danubio con i vari battelli che lo solcano e in lontananza una chiesa veramente maestosa. Ci chiediamo di che chiesa si tratti visto che non l’ avevo mai trovata nella ricerca di cose da vedere a Vienna. E’ la chiesa di San Francesco d’ Assisi ed appare come un castello delle fiabe. Facciamo un infinità di foto e poi scendiamo dal ponte per ammirarla anche da vicino.
Intanto si è fatta l’ ora di cena, avviandoci verso la metro ci imbattiamo in una pizzeria italiana. Ci chiediamo "chissà come sarà la pizza". Entriamo un po’ titubanti, "qualche volta bisogna pur rischiare nella vita" ci diciamo, sorridendo.
La pizza risulta essere buonissima, croccante e sottile come piace a noi, era da tanto che non mangiavo una pizza così squisita.
Ritorniamo in centro ed entriamo nella Cattedrale di Santo Stefano per visitare almeno l’ interno di questa famosa chiesa.
Dopo una bella passeggiata per le via pedonale del centro ritorniamo in hotel, il giorno seguente dobbiamo prendere l’ aereo diretto ad Amburgo.