Pioveva a dirotto quel pomeriggio, ed io mi davo della stupida perchè a dispetto del meteo regionale che annunciava grossi acquazzoni, ero uscita senza ombrello e senza impermeabile... Non ci azzeccano mai, mi dicevo, ed ora, invece, eccomi accontentata!
Quando piove, tutti gli autobus passano pieni zeppi, e i taxi non si fermano perchè sono già prenotati, in più era proprio l’ orario di punta, quello! Pazienza, pensai, tra me e me, ora entro in questo supermercato e non esco finche non avrà smesso di piovere!
Così feci, e mentre stavo tranquillamente guardando dei prodotti per pulire la cucina, un ragazzotto di 14 – 15 anni, mi strappò la borsa, e veloce come un fulmine uscì dal supermercato, mentre io urlavo come una pazza, “ Al ladro! Al ladro!”, Un giovanotto che aveva visto la scena, corse dietro di lui, e con una destrezza incredibile, lo mise al suolo, togliendogli la mia borsa!!! Io ero spaventata a morte, perche si dava il caso, che li dentro avessi il mio stipendio, appena preso, fresco, fresco. Avrei abbracciato e baciato quel giovane, per la contentezza, e diciamola tutta, anche perche era un gran bel "fusto"
Così fu che conobbi a Josè Luis, un latino- americano, nato a Cuba, che si trovava a Roma per registrare un CD in una casa discografica molto rinomata. Dopo aver finito con le presentazioni e i ringraziamenti da parte mia, lui molto gentilmente mi disse che aveva la macchina nel parcheggio, e che non aveva problemi per accompagnarmi a casa....Io non me lo feci ripetere due volte, e felice della fortuna che mi era capitata, salii in macchina con lui.
Gli indicai la zona dove vivevo, ma non so perché aveva preso una strada che andava in senso opposto.....incominciai a sentirmi a disagio, ma lui si mise a cantare una bellissima canzone d’ amore, che mi fece dimenticare tutti i miei timori. Arrivammo davanti al mare, era buio pesto, e pioveva ancora, lui mi disse che potevamo andare a prenderci un caffè, "stare un po’ insieme", poi mi avrebbe accompagnata a casa. La verità è, che la cosa non mi piacque affatto, gli dissi che non volevo niente, che mi portasse a casa, per favore, e come una cretina scoppiai a piangere...
.Lui allora mi guardò e mi disse:” Siete tutte uguali voi donne, prima fate credere che "ci state”, poi, all’ ora dei fatti vi tirate indietro". Io allora, tra le lacrime gli dissi che lui aveva capito malissimo, avevo semplicemente accettato un passaggio perché pioveva, niente di più!!!
Poi, me ne accorsi che non toglieva gli occhi dalla mia borsa, e infatti con un gesto inaspettato, me la strappò di dosso, mi diede uno spintone e aprendo lo sportello della macchina, mi buttò per terra. Io urlavo, ma era una zona isolata e deserta e non ci vide nessuno, poi con una sgommata sparì per sempre dalla mia vita.
Mentre mi alzavo in piedi, sotto la pioggia, e senza un soldo, pensai che era stata una giornata da cancellare dal mio calendario, ma che tutto sommato mi poteva andare anche peggio!!!!