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Biografie e Diari
I 1475 racconti pubblicati sull'argomento 'Biografie e Diari' |
Dal focolaio domestico in armonia (la famiglia va ristrutturata con genitori di qualità ed io scrivo... per riabilitarmi!) la sinfonia del canto natalizio con gli auguri di Buon Natale
Che allegrezza
questo cuore sente
quando nasce il
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era da poco finita la guerra, e, quando sono nato, ho subito messo le cose in chiaro, sarei stato un grande rompiballe ..................
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PREDI MUSU (+1872- 1956)
Preri Musu che divenne Canonico, era un uomo intelligente e di grande umanità, da come se ne parla lo immagino un bel burlone, lasciò credere ai suoi parrocchiani che avesse dei poteri speciali, del tipo: avvitare che i merli
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Penserò mia cara che io il tuo primo pensiero non sono, i tuoi sorris, i i tuoi dolci occhi blu mi mancano già. Il sole è nei capelli tuoi. Dove sarai? Perchè più non parli. Aspetterò, non per sempre finchè, non si arrenderà il mio cuore all'evidenza
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Ci sono storie che cominciano al mattino, altre la sera. Sono storie che diventano romanzi importanti venduti in milioni
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come un rituale consolidato al tramonto le gemme del passato prendono colore,è irto il pendio dove scollinano i ricordi.
ho sempre amato il mare ed anche il mare come una donna che non ti abbandona mai ha sempre amato me.
e più lo guardavo e più
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Amare. Strano modo di vivere per gli eredi di Caino di cui porto il segno. Bontà, mai in questo mondo vincerà. Essere spregiudicati è la realtà. Lo insegna la Storia. Sarà la bellezza a salvare il mondo? Spero di si. Il mondo deve risollevarsi con arte,
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Nella mia recente visita alla parrocchia di Santa Maria Della Neve, a Villamassargia,, come osservassi i miei ricordi, restai sorpresa, tutto mi sembrava più piccolo, l’ altezza dei muri le cappelle… che fine aveva fatto l’ angelo
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Quella scatolina colorata cosa mai conterrà? Gran parte delle giornate trascorse ad immaginarese il regalo sognato si era
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Più peregrino lungo l'estenuante ricerca del "mio nulla" e più riesco a carpire il fatto per cui uno può scegliere di vivere la vita un po' come pare a lui. Uno può decidere di vivere ponendosi mille domande oppure un altro può scegliere di inventarsi
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)Per prima cosa inquadriamo il periodo, un anno dopo la morte di Ernesto Guevara, in pieno conflitto nel Vietnam in piena
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Mangiavo quelle schifo di patatine. Mangiavo quelle maledette patatine, alle 4 del mattino in uno sporchissimo bar. Il viale era freddo fuori e proprio non me la sentivo di restare ancora lì. Ma certo entrare in quel Caracas_bar di merda, non era stata
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Stava un bambino sopra uno sciecco, le strade di Linguaglossa, l'odore della lava. Si perché la lava anche secca ha un odore, sa di sudore, di dolore, di terra spolpata e occupata, dalla mafia e dallo stato.Tra due ganasce stretta e senza potersi
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DIVERSAMENTE AMORE
Viola preparò i bagagli, come avesse portato a termine una missione che gli era stata affidata. Ripiegò e avvolse nei pensieri ogni cosa. Pensò a quanto accaduto in un settembre meraviglioso. A distanza di oltre cinquanta anni, senza
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Quando prendevo un pugno di pensieri creati da circostanze che non mi piacevano nello stomaco, mi usciva sempre il sangue dal naso.
Schiumoso a volte, altre, come un fiume dal rosso colore, il rosso sfociava sulle labbra, poi salato, finiva nella mia
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Oggi una cara amica che ho sia su facebook che nella vita reale mi ha chiesto come vanno le cose, perché legge i miei umori
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Sorseggiavo Merlot alla festa dell’ Unità insieme a un compagno dell’ ERP.
L’ ERP era un movimento
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Io ti ho mentito e ti ho fatto del male, il mio obiettivo era farti crescere ma sono riuscito solo a farti scegliere la strada più errata. Ero preso dalla mia convinzione di poterti plagiare con le mie parole e con le mie azioni e portarti in luoghi da me
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Mi ritirai nella stanza buia dentro di me, la luna cessò di splendere nel cielo di quella notte unica. Tutto il silenzio del mondo mi attraversò.Cercavo aria da respirare come non mai, mi affacciai alla prima finestra di un corridoio vuoto e senza fondo.
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Da piccolo ogni giorno andavo in un camposportivo a giocare a pallone, era allora per me quasi un istinto, partire da
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Scrivere di te.
E' facile e difficile al contempo.
Voglio raccontare l'uomo.
L'uomo come l'ho percepito nei lunghi ani nei quali abbiamo condiviso il nostro tempo.
La prima immagine che mi viene alla mente è la foto nel giorno del tuo matrimonio:
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Nel quotidiano ascolto di lamenti c'è un paziente che di continuo mi tedia con la stessa domanda e risposta (fa tutto da solo) e così, dopo un fatto ischemico cerebrale e la conseguente prescrizione di mezza compressa di ascriptin (aspirina), lui da furbo
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ti ringrazio Amica mia e ti scriverò una poesia, per il regalo che mi ha donato, un pianto di gioia mi sono fatto. Mai regalo fu più sentito, mai fu più apprezzato, di felicità mi ubriaca con la forza di una amicizia nata, su nuovi banchi di scuola.
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Se qualcosa proprio non andava giù ultimamente, era quel senso di inadeguato
Quello strano logorio del mattino, mentre scivolava la schifosa lametta sulla pelle
ed il grigio della barba spariva lasciando ancora qualche centimetro arrossato di giovane
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Era una brutta serata d’ inverno quando era arrivato in paese, col suo volto scavato su cui, come carboni accesi, brillavano due occhi grandi come uova di pollastra, ed un naso sottile e ben modellato. Aveva cercato alloggio alla vecchia
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Dopo tre cicli di chemio, a fine Luglio fece il primo trapianto di midollo autologo, lo misero in una stanza sterile, potevo entrare solo io con un camice bianco sterile e la mascherina, rimasi giorno e notte con lui, uscivo solo per prendere una
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Una sera a Palermo
Si spengono le luci, le ombre s’ ingigantiscono sui muri e perfino la pioggia ha paura di mostrarsi in questo empio risuonar di voci che, pian piano, scema lasciando le sue cure alla notte dei silenzi.
La vecchia rigattiera
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Venne a casa Antonio, il suo più caro amico ci aveva accompagnato a Padova quando Paolo si rifiutava di partire per la radioterapia, gli diede in regalo uno stereo e gli raccontò che aveva vinto un premio come ragazzo più buono d'Italia, gli disse che
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Dopo vari giorni che provavamo a convincerlo inutilmente, alla fine decidemmo di chiedere l'aiuto del suo carissimo amico Antonio, e così dopo tante insistenze accompagnato dall'amico riuscimmo a partire.
L'amico rimase con noi una settimana, Paolo e
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Paolo inizia a stare un po’ meglio e decidono di dimetterlo. Il Prof. però ci dice che dobbiamo portarlo a Padova, dove c’è un’ oncologa specialista in tumori cerebrali, la quale lo s eguirà per le terapie post- intervento. Lui è molto
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Svegliarsi una mattina restando affascinata da uno sguardo triste, intenso… immaginare un sogno lacerato inappagato… Solo per caso Viola, disse che le sarebbe piaciuto andare in vacanza, lo” Sguardo” acconsentì, fu un
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La massa tumorale aveva ostruito il 4° ventricolo, e andava asportata al più presto. Il Prof. lo mise in lista d’ attesa. Chiedemmo le dimissioni da Sassari e prenotammo per la « città della speranza». Partimmo una mattina fredda, senza sole, io,
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Da bambina giocando con Anna, la persona che da sempre è stata e resta la mia più cara amica, m’ incuriosiva le sculture della sua casa, erano in ogni angolo. Uno zio, fratello di sua madre, Mario Porcu era uno scultore, si era trasferito ad
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Ma il male oscuro silenzioso si stava facendo strada. Paolo iniziò ad accusare mal di testa. Io gli somministravo degli analgesici, ma spesso li prendeva anche a mia insaputa. Non mi aveva mai detto che i suoi mal di testa erano molto frequenti. Comunque
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Inesorabile il tempo passa, libera i fantasmi dagli armadi, mi danzano intorno, mi deridono, si beffano ancora di me.
Questo dolore è così forte che ti svuota l'anima.
Non riesco a pensare ad altro, la tua breve vita piena disofferenza e di dolore.
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Eccomi amici a parlare ancora di me. Che dirvi?
Mi trovai catapultata in una strada di cui non sapevo dove fosse la fine. Quella strada chiamata "Ottocento".
Bisbigli, voci, pettegolezzi, sguardi. Aiuto! Cosa mi stava succedendo? La mia mente era
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E’ il vento, la colonna sonora della mia vita…
il vento di maestrale della mia terra con l’ aggiunta di poche, ma significative, note d’ angelo…
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Si colorò di nero anche il cielo malgrado fosse Maggio, il vento gelido pareva il pianto della sua anima, e lei si sentiva come una zombi, erano passati dei mesi ma quel nodulo la stava preoccupando sempre di più, non faceva che pensarci, il suo
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Il pensiero insonne... e le notti in bianco passando dai sistemi da gioco alle scritture di morale e alle poesie in rime baciate... beate loro!
Risvegliandomi alle prime luci dell’ alba, in prolungata e sofferente sua attesa, fresco come una
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Si guardò allo specchio, il viso era pallido, mise un po' di rosso sulle guance e sulle labbra, le ossa indolenzite, erano giorni e giorni che ci pensava da quando lo aveva scoperto e non si dava pace.
Ma oggi lo avrebbe saputo con certezza, si era
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1475 racconti pubblicati sull'argomento . In questa pagina dal n° 721 al n° 760.
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