Ti ho cercata molte volte seguendo l’onda del mare, quante immagini riflesse ,di me di te dei giorni che l’estate si portava via senza permesso.
Mi ritrovo a passeggiare a chiedermi perche’ e’ successo, sembravamo cosi’ fatti uno per l’altra, alle mie mani sempre giunte le tue, come una dolce preghiera che sussurrava amore.
Il mare e’ sempre al suo posto tra l’orizzonte ed i miei occhi; la musica della risacca un disco che suona invano,non per il mio cuore, che si cuce addosso la disperazione del tuo ricordo.
Nella sabbia granelli di quei momenti che mi avevano fatto urlare di gioia.
Non era il tuo corpo che mi mancava ,ma i tuoi occhi ,un vestito d’estate per chi conosce solo l’inverno,
ed il tuo profumo inebriante come le rose che compravo solo per te.
E passeggio cercando il motivo per cui un giorno sei partita col nostro amore racchiuso tra le braccia,
forse non potevi sopportare che quelle onde che cantavano giorni pieni di speranza non le avresti piu’ ascoltate.
Mi hai detto ci vediamo al solito bar alla solita ora domani, ma quante volte domani ha bussato all’alba della mia porta e non ti ho piu’ rivisto.
Mi rimangono pochi passi di una sera qualunque, le tue iridi accese ,l’immagine della mia mano intorno alla tua spalla un bacio rubato alle tue timidezze e le tue parole che si spengono sull’ultimo tramonto.