Elisabetta non avrebbe cambiato quel posto nemmeno per tutto l’ oro del mondo. Svegliarsi al mattino davanti al mare, respirare quel profumo di salsedine e poter camminare lungo la battigia era tutto quello che poteva desiderare in quel momento.
Era andata a rifugiarsi in quella incantevole casetta dei suoi genitori per poter riflettere meglio su quello che stava succedendo nella sua vita, troppe cose la stavano sconvolgendo, e non sapeva come era giusto comportarsi, ma di una cosa era certa, era innamorata persa di Giorgio, e solo il pensiero di doversi allontanare da lui la faceva soffrire terribilmente.
Purtroppo Giorgio era sposato, e con una donna anche bellissima e di buona famiglia. Non sarebbe stato per niente facile lottare contro una donna così, avrebbe mosso mare e monti pur di non lasciarsi portare via il marito, e il bello era che lei lo capiva perfettamente questo, e aveva una gran paura di quello che sarebbe successo quando tutto fosse venuto allo scoperto. Per fortuna non c’ erano figli di mezzo...
Tutto era incominciato a quella festa di beneficenza. Io vendevo piantine di azalee, lui si avvicinò per chiedermi il prezzo, e fu un colpo di fulmine per tutti e due! I nostri sguardi rimasero inchiodati come se fossero ipnotizzati, lui comprò due piantine e sorridendo mi disse che con il mio viso angelico, avrei venduto tutto in pochi minuti... Non avrei mai immaginato che l’ avrei rivisto di lì a pochissimo tempo, quando mi disponevo ad andarmene dopo aver venduto ogni piantina...
“Ha visto?” mi sono sentita domandare alle mie spalle, “ Ero sicuro che avrebbe finito le azalee in meno di due ore, ed ora posso domandarle dove va? Posso accompagnarla? Mi farebbe veramente molto piacere” Io lo guardai come trasognata, e senza parlare gli feci di si con la testa. Mi accompagnò alla sua auto, e dopo pochi minuti ero seduta al fianco dell’ uomo più affascinante che avessi mai conosciuto. Ma quando con più calma osservai le sue mani mentre guidava, notai la fede che portava al dito. Sentii una gran delusione, e anche rabbia allo stesso tempo, cosa cercava da me? Una piacevole avventura? E senza aspettare un minuto in più gli domandai: “ Cosa penserebbe sua moglie se la vedesse in compagnia di una donna appena conosciuta due ore fa?”
“Mia moglie non direbbe proprio niente, anche lei fa la sua vita in forma libera e autonoma, porto ancora la fede perché non mi vuole uscire normalmente dal dito, e dovrò andare a farla tagliare...”
“Molto strano il vostro matrimonio, e avete dei figli per caso? Domandai io.
“No, per fortuna. Ci siamo sposati quasi per forza, per fare contenti i nostri genitori che ci volevano sposati a tutti i costi per unire i nostri patrimoni, e noi, che eravamo due ragazzi ubbidienti li abbiamo accontentati, ma dopo pochi mesi di matrimonio già facevamo fatica a sopportarci, litigavamo continuamente, eravamo completamente incompatibili. Abbiamo pensato infatti di divorziare al più presto, non possiamo rimanere più assieme!”
“E’ una storia un po’ fuori epoca, non trova? Non succede più che i genitori decidano il futuro dei figli per unire due patrimoni!”
“E’ proprio necessario continuare a parlare di questo argomento? Stia tranquilla, non ho intenzione di saltarle addosso!!”
Il suo tono esagerato e ironico la aveva fatta indispettire ancora di più, ma chi gliela aveva fatto fare salire sulla sua macchina? e giusto per dire qualcosa domandò: “ Dove stiamo andando?” Lui la guardò sorridente e le disse che la stava portando in un luogo dove lui passava ore a contemplare la natura, per lui era un luogo incantato...
Arrivarono a una baita deliziosa in mezzo al verde vicino alle montagne, aveva ragione a dire che era un luogo incantato. Camminarono un po’ lungo i sentieri ripidi, lui era dietro di lei, come per proteggerla, e infatti non tardò molto tempo che ella scivolò giusto tra le sue braccia, e fu lì che la baciò appassionatamente, e fu da quel pomeriggio che incominciò la loro storia d’ amore, una storia che a volte li portava in paradiso, a volte giù all’ inferno, ma che nessuno dei due era capace di interrompere.
Ecco perchè Elisabetta, aveva voluto rifugiarsi nella casetta al mare dei suoi genitori, doveva stare sola, riflettere, capire, se continuare quella relazione clandestina oppure parlare seriamente con Giorgio di quella situazione, che lui non si decideva a chiarire, e che rimandava sempre con una scusa o un’ altra. Le aveva detto molte volte che lui e sua moglie non andavano d’ accordo, che facevano una vita indipendente l’ uno dall’ altro, ma allora? Perché continuare quel matrimonio? Cosa gli impediva di divorziare?
La risposta la ebbe tornando a casa, e parlando con Giorgio, che le confessò che lui non aveva un soldo, che senza l’ aiuto di sua moglie lui sarebbe un povero disgraziato, che non poteva lasciarla, e che lei, Elisabetta, doveva capire che non l’ avrebbe fatto mai!
Fu un duro colpo per Elisabetta, che pianse lacrime amare per la delusione, ma doveva reagire, doveva rifarsi una vita, era troppo giovane per lasciarsi andare, e non ne valeva proprio la pena...