Francesco stava attraversando un brutto periodo della sua vita. Non era particolarmente felice con sua moglie che, dopo la nascita del loro unico figlio, lo aveva praticamente relegato al ruolo di semplice comparsa.
Tutte le attenzioni di Michela erano rivolte a Davide e ignorava inspiegabilmente il marito che si rifugiò in un mondo virtuale per sopravvivere.
Passava ore intere a chattare su internet, cambiando spesso profilo per paura che qualcuno potesse riconoscerlo. Prendeva tutte le precauzioni del caso per non insospettire la moglie che, a dire il vero, si era addirittura dimenticata di lui. Francesco aveva pensato alla separazione legale o al divorzio, ma dopo mesi di riflessione aveva deciso di rimanere nella casa dove erano riposti tutti i suoi affetti: la moglie, il figlio, il suo computer, i suoi CD, i suoi libri, i suoi ricordi.
Era la vigilia di Natale, quando Francesco notò che una donna, il cui surname era Veronique13, aveva postato sulla chat il seguente messaggio:
“Mi chiamo Veronica e ho la quinta misura di seno”.
Francesco aveva un debole per le donne prosperose e, dal quel fatidico giorno, cominciò a chattare assiduamente con lei.
Dopo i primi approcci di circostanza, lei gli confidò che era infelice con Nicola, perché lo aveva sposato in un momento di debolezza.
Faceva raramente all’ amore con il marito ma quando succedeva, chiudeva gli occhi per non vomitare, tanta era la repulsione che nutriva nei suoi confronti.
Non si separavano perché avevano in comune due splendidi figli e un’ attività commerciale ben avviata.
La vita di Francesco continuava ad andare avanti come al solito.
Michela non notò neppure che il marito rimaneva al computer fino all’ alba a chattare con Veronica, la quale non volle mai inviargli una sua foto per una questione di pudore.
In pratica, Francesco e Michela vivevano separati pur abitando sotto lo stesso tetto.
Fu durante un uggioso pomeriggio di autunno che Veronica telefonò sul cellulare di Francesco per comunicargli che suo marito si era tolto la vita.
L’uomo non ebbe il coraggio di chiederle i motivi che lo avevano spinto al suicidio e ritenne, pertanto, opportuno rimanere nell’ ombra per qualche tempo.
Smise di chattare fino al giorno in cui non ricevette una mail di Veronica che gli proponeva, senza mezzi termini, d’ incontrarlo.
Francesco accettò immediatamente l’ invito della donna, si preparò psicologicamente all’incontro e, dopo aver mentito alla moglie dicendole che andava a una cena di lavoro con i suoi ex compagni di scuola, si recò sul luogo dell’ appuntamento.
Pioveva a dirotto e il tempo non era clemente per un appuntamento galante.
Aspettò in macchina per qualche minuto, poi apparve Veronica: era una donna di circa trent'anni, indossava una pelliccia di visone, una lunga gonna e degli stivali neri.
Era di una bellezza sconvolgente, il suo viso privo di trucco era ben disegnato e le sue labbra carnose erano molto sensuali.
La donna fece salire Francesco sulla sua macchina e, senza neanche pronunciare una parola, lo portò in un posto discreto, guidando in modo mirabile, dove non c’ erano macchine parcheggiate.
Parcheggiò l’automobile tra due alberi, per evitare che qualche malintenzionato li disturbasse.
Appena spense il motore, si tolse la pelliccia, la arrotolò in un batter d’ occhio, la buttò sui sedili posteriori, poi si passò le mani tra i capelli bagnati dalla pioggia e sotto l’ elegante maglietta di pizzo nero che indossava spavaldamente, fecero improvvisamente capolino i suoi enormi seni.
Fecero all’amore ripetutamente, sul sedile ribaltabile della macchina, al chiarore di un lampione che emetteva una strana luce giallognola e sotto il rumore della pioggia battente che fungeva da sottofondo.
Era quasi mezzanotte quando la coppia smise di fare l’amore in modo passionale.
Francesco guardò fuori dal finestrino laterale destro e si accorse che non pioveva più.
Veronica cominciò a rivestirsi anche lei, con una lentezza esasperante, quasi volesse rallentare quel momento.
“Gli uomini non apprezzano abbastanza il momento in cui la donna si riveste!”, gli disse Veronica, prima di chiedergli d’aiutarla ad allacciare il reggiseno che avvolgeva la sua quinta misura.
Francesco le chiese di fare retromarcia perché sentiva il bisogno di urinare, prima di tornarsene a casa.
Fu allora che l’uomo, spossato dai numerosi orgasmi, si accorse che la loro macchina era parcheggiata davanti ad un cimitero.
Veronica scese anche lei dall'automobile, indossò la sua pelliccia e gli disse con una voce irriconoscibile:
“Gli aveva promesso che mi sarei vendicata e che sarei venuta a scopare davanti alla sua tomba!”
Francesco ci rimase così male che non volle più incontrarla, anche se quella donna così sensuale ed elegante, a sua insaputa, lo aveva distolto per sempre delle chat che pullulano su internet.