Un alveare di bambini festeggiano il nuovo giorno dentro il grande giardino della scuola.
Urla e risa, spettacolo ideale, per chi ferma in disparte e li osserva.
Non tutti si divertono, qualcuno bisticcia con il compagno, altri lanciano i giochi nell’ attesa della loro ricaduta, qualcun altro non gioca affatto. Non partecipa, non intraprende azioni belliche con i compagni. Forse Luigi è timido o forse ha paura….. paura della sua solitudine dove anche gli affetti si sono addormentati in un letargo profondo.
Ma si sa i bambini sanno essere spontanei e basta poco per instaurare un coinvolgimento. Ma con Luigi non funziona, lui è solo, in disparte gioca con dei sassolini che trova in terra nel giardino tracciando sul prato verde dei disegni e fantasticando con gesti corporei, si appropria del suo spazio ludico.
Ed immagina…… Una mamma che non ha, una casa con un grande tavolo con un vaso di fiori al centro, poche seggiole, una poltrona ed un televisore per vedere il mondo in tondo e poi ballare e ballare ancora, giravolte, capriole e tanti tantissimi sentimenti, amore e affetto a fare a cornice.
Luigi è grande, il più grande in quel contesto, tanto da capire che la sua giovane vita è tutta racchiusa in quella grande camera piena di letti ed in quella mensa che odora di cipolla e timo!
Ecco il luogo che lui chiamerà casa per i prossimi anni. Ma vi è ancora una briciola di speranza, una sorta di abbandono nel fantasticare l’ arrivo di chi potrebbe cambiare la sua sorte. Una grande mano a sotterrare il malessere, adagiandosi sulle sue ferite disinfettando le sue angosce. Spugna cancella l’ onta di essere “ figlio di nessuno”!.
Giorno dopo giorno a ripetere le stesse parole in un contesto intriso di flebili parole che si accompagnano a dimostranze ancor più povere. Affetti inesistenti persi e poi ritrovati dentro piccoli sassolini teatro di una realtà diversa.
E’ mattina nella “ casa dei bambini dimenticati” tutti giocano o quasi…….
Luigi perso nei suoi pensieri immagina un grande tavolo con al centro un vaso di fiori ed una sedia a dondolo dove rilassare il suo giovane corpicino abbracciato a colei che lo ama profondamente e che le regalerà la voglia di tornare a giocare insegnandogli che l’ amore sarà il vero riscatto della sua vita.