... E NELLA NOTTE
I misteri del divenire
I miei pensieri si perdevano sulla riva del lago stando ad osservare quel che accadeva sotto il pelo dell’ acqua … e gorgogliava quell’ acqua come un canto di primavera, pesciolini nuotavano tranquilli guizzando qua e là felici come era nella loro natura. Le insidie erano tante, dal luccio minaccioso che s’ aggirava intorno, all’ amo del pescatore che penzolava dall’ alto; mamma trota in silenzio mostrava loro dove e da chi starsene lontani in una forma protettiva di madre.
Dal bordo di quella sponda andava il mio pensiero ai miei sogni ricorrenti che erano ritornati a farmi visita dopo tanti anni mentre mi domandavo chissà mai perché … in quei sogni ricorrenti tra un dormiveglia ed un altro mi trovavo ogni volta come in un “ dé jà vu” in un certo senso in un loop- temporale, continuando a sognare gli sessi sogni di momenti vissuti in età adolescenziale; le ombre della notte tornavano a ripresentarsi attraverso i ricordi di ieri.
Avevo in quel periodo il desiderio di esprimermi attraverso il disegno e adoravo soprattutto i cavalli, animali nobili che catturavano la mia attenzione con la loro possente muscolatura che mi veniva facile disegnare a matita in bianco e nero, trovando così modo di evidenziare con luci ed ombre quell’ ammasso di muscoli imponenti nell’ atto di una corsa libera senza freni.
I miei sogni di allora si ripetevano sovente in una sfrenata corsa su un destriero bianco cavalcato senza sella: io e lui in un tutt’ uno correvamo sulla rena del mare tra mille schizzi d’ acqua cristallina o su un terreno imbiancato dalla neve che mossa dagli zoccoli della creatura, s’ alzava in una bianca nube fino a confondere le tracce.
Oggi dopo un lungo periodo di assenza quel destriero è tornato a farmi compagnia quasi tutte le notti in un sogno che, secondo me, rappresentava allora e rappresenta ancora oggi un grande senso di libertà da ogni momento di costrizione della naturale realtà che viviamo o almeno io sarei propensa così a darne una spiegazione plausibile. Il fatto è che le mie notti, oltre ad affondare in quelle radici antiche e profonde dell’ infanzia, sono riapparse nell’ attuale a mostrarmi il bellissimo senso di quella libertà che non abbiamo più oggi nel mondo reale costretti e circondati da regole d’ ogni sorta.
Non riesco a spiegarlo in modo diverso se non come: “… i misteri del divenire …”