Adele perse la battaglia perché il corpo l'abbandonò. Anche se la sua anima non voleva saperne di lasciare il nido di carne dove si abbeverava di sangue. La lotta fu aspra e senza esclusioni di colpi. Ma si sa, da queste battaglie ne esce vittoriosa sempre Lei, : " La perfetta Signora che vestita di nero scioglie i cavalli dal carro della vita. "
Fino alle ultime ore, Adele, aveva cercato un compromesso, implorando la nera Signora a lasciarle legato al carro della vita, almeno un cavallo, ma nulla accadde. Tranne le risate della tiranna, la quale, azzannò l'anima della povera Adele, e si involò verso l'uscita del cielo. Sul campo, rimasero lenzuola bagnate, strumenti di cura, una bibbia e una piccola coroncina del rosario. Certo che Adele ci credeva nella vittoria finale, si era affidata a Dio e alla clemenza del male. Fu beffata, o forse no, non lo sapremo mai. Tutto già era stato scritto da quando era venuta al mondo. Tutto era scritto nel libricino del suo percorso, la genesi, la durata del suo tempo, il matrimonio con un uomo che non amava e il figlio piccolino che adorava come si adorano gli Dei.
Era apparsa al mondo timida fin da piccola e la prima cosa che aveva imparata era quella di sorridere a tutti. Il Suo sorriso era un buon giorno anche di sera. Si era districata bene nella vita, sapeva quello che voleva e quello che non voleva. La Madre e il padre l'adoravano, erano due soldati pronti a qualsiasi cosa per difenderla dal male. Ma non erano attrezzati contro le armi della nera Signora. Gli rimasero solo lacrime quando Adele si involò e insieme alle lacrime l'angoscia che tutti proviamo ad ogni partenza di una persona cara.
Si sa, che le partenze sono sempre infelici. Si sa anche , che la vita è la corsa ad una fermata che non conosciamo, solo quando veniamo spinti fuori dal treno, ce ne accorgiamo di essere arrivati, e diciamo,: " Ci siamo, fine corsa! "
La Sua anima salì diritta al cielo, Adele si meravigliò, tra nuvole bianche trovò la strada, confusa andò avanti, salì su, poi ancora più su, tocco il nulla, poi stanca si addormentò nel silenzioso grembo dove finiscono tutte le cose del mondo. Dove la materia prende fuoco nell'unica forma possibile, quella forma che muove ogni cosa, che muove le galassie, le stelle, e l'universo intero, la forma della spiritualità perfetta, dove ogni elemento convoglia per muovere il verbo di tutto il creato.
Trovò così, la Sua vera natura, la Sua vera casa, in attesa che qualcos'altro accadesse nell'universo da poter cambiare le regole del sacrificio che la stessa vita impone, e cioè, quello di non soccombere più alla Signora vestita di nero,
vivendo poi, eternamente circondata dagli affetti e dall'amore degli uomini giusti.
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Poco, oppure molto,
mi manca alla morte.
Verrà, certo, la sento,
ne avverto l'odore aspro
attraverso il tempo che passa.
Verrà per tutti noi.
Forse improvvisamente arriverà,
o forse no.
Ma certo che verrà.
Cullerà i nostri cuori stanchi
prima dell'eterno sonno.
Si, questo è certo,
ci addormenteremo sognando Dio.