Voci gioiose di auguri si espandono piene intorno, ripetuti gettiti incrociati di
riso e nastrini brillano sui novelli sposi, appena fuori dal portone ocra dell’ufficio comunale, così la coppia riceve l’abbraccio e la condivisione di amici e parenti.
Rimosso il fattaccio, metabolizzato e superato l’evento Caty sceglie Teo con
convinto amore e Roby augurò loro una vera buona fortuna.
Belli come il sole di un frizzante marzo, i giovani con gli invitati vanno
al ristorante per continuare a festeggiare il bell’evento, qui dopo il pranzo ricevono i regali, in genere soldi, per poter affrontare con una minima base l’immediato futuro. Verso le cinque di pomeriggio i neo coniugi salutano gli invitati per fare un breve giro nelle vicinanze e qualche foto.
Sulla litoranea e poi sulla spiaggia ad ammirare là i resti della splendida
giornata con un cielo ubriaco di felicità, con un’aria serafina.
Sterminato è la linea del mare, mentre l’astro brillante sta per fare l’ennesimo
tuffo: è il loro primo tramonto coperto di senso e di spessore.
Guardare il rosso-arancio che pennella il paesaggio con tinte forti e sottili:
per guardarsi negli occhi luccicanti traboccanti di amore e benessere.
Respirare la salsedine e sentire le onde baciare la battigia,
respirandosi il loro profumo e sentendo il cuore a mille.
Dove tutte le parole ormai sono disciolte, e un solo gesto:l’abbraccio, riempie
l’essere e l’esistenza.
Appena la stella scompare dall’orizzonte, quasi controvoglia ritornano
fra gli altri.
Finita l’intensa giornata i due tornano nel loro trilocale semplice, dignitoso
e sufficiente per realizzare i sogni non troppo utopici ma concreti e sociali:
far dei bambini.
Teo lavora con un sicuro contratto presso la grande e ben fornita biblioteca comunale che vanta nelle sue collezioni titoli risalenti al basso medioevo, mentre Caty fa un lavoro sporadico presso l’Istituto Spes.
E tuttavia la notizia tanto bramata arrivò presto: lei è incinta.
Controlli nella norma e una gravidanza portata bene, coronata dalla nascita
di una bella bambina vispa, e dolcissima.
Flora il nome condiviso dalla coppia si addice alla neonata dagli occhi color bosco. Caty decisamente felice dà tutto l’amore che è capace, ricompensata
dalle attente premure e aiuti di Teo.
Poiché Caty è contraria all’idea della figlia unica, due anni dopo aspetta di nuovo, nel suo profondo vorrebbe un maschietto e la natura l’accontenta.
nasce così Diego un bel bambino tenerissimo, tranquillo e coccolone.
La coppia si sente completata entrambi come se avessero raggiunto una
meta precedentemente teorizzata e ora realizzata.
Ruota il tempo e mentre la coppia cambiata casa per prendere un quadrilocale con giardino più ampio e confortevole vede incrinare leggermente la propria vitalità e la bellezza di Caty pian piano sfiorire, in pochi battiti d’ali i due bambini cresciuti si protendono verso l’adolescenza: età acerba e volitiva, volubile e mutevole.
E’ tuttavia i loro caratteri sono già in gran parte delineati.
Flora dai lunghi capelli chiari su un viso lentigginoso ,con una corporatura snella e armoniosa, appare aperta alla comunicazione, espansiva, decisionista e risoluta nel sostenere una sua idea e portarla avanti fino in fondo; Diego bel tenebroso dallo sguardo magnetico e di immediata silenziosa simpatia, al contrario dimostra una naturale disposizione all’introversione, alla meticolosa attenzione dell’analisi, a misurare sempre lo spessore delle parole e poi dirle, al soppesare cause ed effetti prima di far qualcosa.
Lui preferisce le escursioni, le corse, le lunghe camminate soleggiate e balsamiche in montagna a ritrovar se stessi riappacificati nella natura;
lei invece le vacanze al mare, la piazza brulicante di persone, volti da vedere e vetrine invoglianti nei mastodontici frutti del capitalismo
avanzato che sono i grandi centri commerciali.
Questa differenza in effetti in parte arricchisce i fratelli e alla fine li completa.
Entrambi seguono e superano senza troppa fatica gli anni del liceo
scientifico e dopo il diploma di maturità rimane da scegliere la facoltà
universitaria nella quale iscriversi.
I genitori danno ovviamente libertà di scelta, poiché una professione non la
si può imporre ne tantomeno esercitarla bene controvoglia.
Flora già era molto orientata verso le lingue, mezzo potente per comunicare ovunque, quindi viaggiare e conoscere altre culture dal vivo e non attraverso
i mezzi opachi e scialbi di internet o tv.
Diego dopo qualche mese di indecisione opta per scienze naturali; scelta che
secondo lui gli potrà permettere ampie possibilità di lavoro ed esperienza
con la natura.
La certezza e che sono fortemente motivati e iniziare così è già una buona
base di partenza.
… continua