Sacra Hekate
Oscura luce dei tre mondi
Signora delle chiavi
Guardiana degli inferi e dell’umana psiche
Tu che conduci
Nei meandri del mondo sotterraneo
Illumina con la tua falce lunare
Il mio cammino nel tuo invernale regno.
L’oscurità non ha segreti per te
Che, fiera,
reggi la lucente torcia.
Guidami per i mistici sentieri
Ed aiutami, superando il buio,
a trovare la luce.
Sarah si diresse verso la finestra della camera da letto: ''è meglio se comincio a chiudere le finestre, mi sa che si sta per scatenare un temporale.'' Disse rivolta a suo marito Francesco.
Francesco: ''Il meteo ha detto che sarebbe stata una serata tranquilla!'' Le rispose.
Sarah: '' Non c'è una stella nel cielo e della luna neanche l'ombra!''
Francesco: '' Stanotte e luna nuova per forza non c'è la luna. Ma davvero non ci sono stelle? Quando sono rientrato a casa era tutto sereno!'' Rispose incredulo.
Sarah: ''Guarda tu stesso!' Gli indicò.
In effetti si stava preparando un bel temporale per la notte. Sarah e Francesco erano una coppia di bravi ragazzi, vivevano nella splendida citàà di Lecce. Sposati da quattro anni, non erano riusciti ad avere figli, accorgendosi in seguito di essere sterili entrambi.
''Cosa preparo per cena'' Chiese al marito.
Francesco: ''Non ho molta fame. Mi va bene anche un'insalata e una bistecca. ''Le rispose correggendo i temi dei suoi alunni.
Sarah: ''Ora però smettila con quei temi e rilassati. Io vado a preparare la cena.'' Gli disse dandogli un bacio sulla fronte.
Francesco le rispose con un sorriso.
Dopo cena, guardarono un po' di televisione:''Senti che vento forte che si sta scatenando,''disse Sarah guardando fuori.''Spero che non mi spezzi le piante.''
Francesco: ''Che strano non aspettavamo un temporale. Il meteo diceva...''
Sarah: ''Il tuo meteo non ne azzecca una.'' Gli disse ridendo.
Quella notte si scatenò una tempesta tremenda. Un fulmine cadde in una radua fuori città, su un albero di ulivo incendiandolo. Dopo pochi minuti si sentì il pianto di una neonata. Decine di cagne nere di grossa taglia si avvicinarono verso la bambina fiutandola con istinto materno. La protessero con il loro corpo e la riscaldarono.
Il mattino dopo Sarah si svegliò e fece colazione. Si stava avviando al lavoro uscendo con la macchina dal cancello della graziosa villetta quando
vide una grossa cagna che la fissava immobile. Sarah si sentì stranamente trasportata verso di lei. Si avvicinò e la guardò intensamente.
Si rimise in macchina e seguì la cagna dalle parti di San Cataldo, fuori città. Si ritrovò in una radura. La giornata era uggiosa, nebbia dappertutto. C'erano sagome nere in movimento ed altre immobili. Altre cagne.
Quando fu abbastanza vicina ad esse, si alzarono da dove erano sedute per farla passare. Sarah vide in mezzo agli ultimi cani che si allontanavano, un frugoletto che muoveva i piedini e le manine. Gli occhi gli si riempirono di lacrime per l'emozione. Era una bambina ed era adagiata sui resti di un ulivo bruciato da un fulmine caduto quella notte.
Si avvicinò per guardarla meglio. La bambina era bellissima, con gli occhi neri e una morbida peluria scura sulla testa. La pelle del viso e delle manine era bianchissima con le guance rosa e profumava di fiori. Sarah allungò le mani, la prese e se la strinse al seno. Non aveva mai avuto la sensazione di stringere un bambino con così tanta intensità.
''Cosa fai qui tutta sola eh?'' Le chiese Sarah giocando con la punta del suo naso contro la guancia della bambina. La piccola le sorrise divertita e allungò le sue piccole braccia stringendole il collo.
''La tua mamma ti ha abbandonata qui in mezzo ai campi?'' Le disse teneramente,'' Ma come si fa ad abbandonare un angelo come te eh? Dimmi, come si fa, piccolina !''
Si guardò in giro per vedere se vedeva qualcuno che si aggirasse nei dintorni. Non passò nessuno per mezz'ora. Si diresse verso la macchina con una decina di cani femmine nere che la seguivano a distanza.
''Ti chiamerò Helèna e tu sei il mio dono ricevuto dal cielo'' disse Sarah sentendola sua fin dentro l'anima. ''E' nato un nuovo raggio di saggezza nel mondo, lo sento.''
Le baciò la fronte e inebriandosi del tenero odore di Helèna mise in moto la macchina e tornò verso casa.