Quella sera Giorgia era stanchissima e non vedeva l’ ora di coricarsi per dimenticare tutti i
disagi della giornata e rilassarsi in un bel sonno lungo e tranquillo.
Infatti appena giunta nel suo miniappartamento, tolti tutti gli indumenti del giorno, carichi
di quell’ elettricità che l’ aveva accompagnata nelle ore trascorse, fa una doccia caldissima e
ristoratrice, per poi tuffarsi a letto..
Un letto fresco e accogliente in cui disperdere emozioni negative e ritrovare quella pace interiore
necessaria a ricaricarsi…
Arrivano le prime immagini ipnagogiche nella mente, premonitrici del sonno vero e proprio,
e finalmente Giorgia precipita in un vero e proprio letargo notturno.
Immagini colorate e situazioni irreali la immergono in un immaginoso fantastico in cui tutto
diventa possibile anche le situazioni che ha vissuto nel vero, modificate a suo piacimento.
Ma ecco, nel mezzo della notte, farsi forte un rumore assordante, che sveglia di soprassalto la
ragazza….spaventata e ancora insonnolita. Giorgia, cerca di capire da dove provenga quello
enorme frastuono e dopo aver acceso la luce e aver indossato una vestaglia, inizia a girare per
casa e a guardarsi intorno e si accorge, stupita, che il vecchio orologio di famiglia, vibrando,
procura quel rumore assordante. Avvicinatasi all’ oggetto lo sfiora con le mani ed ecco
materializzarsi una figura sfumata d’ uomo, che con voce importante, dice quanto ci sia voluto
per poter attirare l’ attenzione della donna. Sbigottita Giorgia e molto timorosa, chiede allo
enigmatico personaggio, chi sia e perché si trovi in quell’ appartamento.
Mi chiamo Edoardo, sono un tuo antenato e ho voluto parlare con te perchè so che in questo
momento la tua vita è complicata e hai bisogno di qualcuno che ti stia molto vicino… la ragazza
è ancora più sbalordita e chiede a quella misteriosa presenza come faccia a sapere tanto.
Edoardo si presenta, con molta semplicità, e dice di aver camminato sempre in silenzio nei dintorni
della vita della ragazza e di voler partecipare affettivamente all’ esistenza che le si propone .
Giorgia pensa di vivere un sogno e si scuote un pochino per cercare di svegliarsi, ma inutilmente
la realtà che la circonda rimane inequivocabilmente la stessa.
Senza perdersi d’ animo inizia a leggere un libro, cercando di arrivare, all’ alba, e sperando, fra sé
che quell’ incubo abbia fine.
Al mattino si veste frettolosamente, mettendo da parte qualsiasi pensiero che le procuri ansia e
finalmente, fuori casa, cerca di respirare profondamente e stare tranquilla… ma improvvisamente
inciampa, in un marciapiedi scomposto, e avverte una forza esterna che l’ aiuta a rialzarsi e la proietta in una dimensione diversa …. del passato, forse primo novecento, ove Giorgia, stranamente, si sente veramente a suo agio e reinterpreta una sua vita precedente, della quale, inconsciamente aveva sempre sentito la mancanza…
Edoardo l’ avvicina con dolcezza, offrendole un bouquet di fiori variopinti, che disperdono nell’ aria
un profumo d’ amore….