Nicola, disoccupato in cassa integrazione, conobbe Giuliana per caso in una libreria del centro città, mentre cercava disperatamente un libro da leggere durante il week- end.
Aveva scorso con gli occhi una recensione sul nuovo libro di Alain De Botton “Esercizi d’ amore” e ne era rimasto letteralmente affascinato.
Era il classico libro che avrebbe voluto scrivere, forse perché era alla ricerca disperata di dare un senso logico al suo fallimento matrimoniale.
Lui era sposato da circa dieci anni con Nicoletta, una donna fedele, ma “fredda come un freezer”. Il loro rapporto di coppia era degenerato dopo qualche anno di convivenza, forse perché non erano riusciti ad avere figli.
Nicola stava cercando ostinatamente l’ opera letteraria tra gli scaffali, quando una donna glielo porse con una grazia che lo fece tremare:
“ Il libro è andato a ruba! Ne è rimasto soltanto uno; se vuoi, possiamo leggerlo in due!”
L’ uomo si girò per vedere chi fosse la persona dalla voce così suadente, e si trovò davanti ad una giovane ragazza che indossava un paio di jeans aderentissimi ed un paio di scarpe a spillo fucsia, che mettevano in risalto la sua conturbante bellezza; una camicetta trasparente lasciava intravedere un paio di seni acerbi e prepotenti.
“Potremmo leggere singolarmente un capitolo a testa e incontrarci, durante il mercoledì o il giovedì, in qualche bar per confrontarci”, continuò a proferire la misteriosa sconosciuta.
Fu così che Nicola e Giuliana si conobbero e da quel giorno d’ estate cominciò la loro love- story: s’ incontravano una volta a settimana in una stanza d’ albergo, dove passavano due o tre ore per amarsi, con una veemenza amorosa che non conosceva limiti.
Dopo aver fatto l’ amore, Nicola raccontava spesso di aver fatto fantasmagorici viaggi nei paesi tropicali più disparati del mondo.
Giuliana era titubante sulla veridicità delle sue storie, perché sapeva benissimo che era disoccupato e che la moglie, con la quale continuava a vivere, lavorava in un call center dove guadagnava appena cinquecento euro al mese, ma faceva finta di credergli per vederlo sorridere.
L’ età di Giuliana, che aveva poco più di vent’ anni all’ epoca dei fatti, non sembrava essere un tabù per Nicola, che ne aveva quasi il doppio, anzi rendeva gli incontri più stuzzichevoli.
La relazione si protrasse per qualche mese, senza particolari problemi, fino al giorno in cui Nicola non chiese a Giuliana, che oltre ad essere una studentessa universitaria, faceva la cubista in un locale di Lugano, se poteva filmare i loro amplessi amorosi per ricordo.
Nicola cominciò a filmare i loro incontri amorosi, in modo da poterli rivederli a casa da solo, almeno così affermava lui con quella faccia di tolla che avrebbe potuto convincere anche il più sgamato dei cialtroni.
Giuliana, che era profondamente innamorata dell’ uomo, accettò la sua proposta senza nessun pregiudizio, perché le capitava spesso di essere fotografata o ripresa con i cellulari dei clienti mentre si esibiva nel night club dove lavorava per pagarsi gli studi.
Negli ultimi tempi, si era accorta che i clienti del night club avevano cambiato atteggiamento nei suoi confronti, facendole proposte strane o offrendole favolose somme di denaro per prestazioni sessuali, ma non aveva collegato le due cose perché Nicola, di cui non aveva mai parlato a nessuno, apparteneva alla sua sfera affettiva personale.
Aveva persino dovuto cancellare il suo profilo su Face Book perché le erano pervenute cinquecento richieste d’ amicizia in una sola settimana.
Comunque, fu grazie ad uno dei buttafuori del locale che venne a sapere che Nicola riversava settimanalmente i suoi filmati su un noto sito pornografico svizzero a pagamento.
“Non ci posso credere!”, disse la ragazza pensando inizialmente a uno scherzo.
“ Se non mi credi perché non vai a controllare su internet?”, rispose l’ uomo che non aveva mai nascosto di aver un debole per lei.
Di primo acchito, non ci credette, ma la curiosità la spinse ad accertarsene immediatamente, perché non poteva rimanere impassibile davanti a un dubbio che non l’ avrebbe fatta dormire per il resto della sua vita.
Era il 12 dicembre 2009 quando Giuliana si esibì per l’ ultima volta della sua vita. Dopo lo spettacolo rifiutò cordialmente di bere lo champagne con un facoltoso cliente russo, accusando un lieve malessere.
Lasciò il locale verso le quattro del mattino, salì sulla sua utilitaria, attraversò la frontiera italo - svizzera, in uno stato di smarrimento totale, e arrivò a casa un’ ora più tardi.
Accese il computer, senza neanche spogliarsi, cercò il sito e rimase letteralmente sconvolta quando vide che i filmati erano realmente stati riversati sul web. Erano almeno una ventina.
Si sdraiò sul letto, senza riuscire a prendere sonno, si alzò prestissimo e, dopo aver vagabondato senza meta per il centro storico della città, si recò nell’ ufficio della Polizia Postale italiana, dove denunciò l’ accaduto.
Il Maresciallo Rossi, dopo essersi rivolto alla polizia cantonale elvetica, riuscì a cancellare i video dal sito, ma le disse che c’ erano stati più di mille download per cui la procedura d’ oscuramento dei filmati scaricati da internet era praticamente impossibile.
In seguito alla denuncia di Giuliana, Nicola fu interrogato, arrestato e tradotto nelle patrie galere, in attesa del processo che fu celebrato sei mesi dopo l’ accaduto.
I giudici lo condannarono a due anni di detenzione, ma dopo qualche mese fu inspiegabilmente rilasciato per buona condotta.
Giuliana, angustiata dalla vicenda che l’ aveva sconvolta profondamente, dovette cambiare città, abbandonare gli studi universitari e trasferirsi in uno sperduto paesino elvetico dove fa ancora oggi la cameriera in uno squallido albergo di periferia.