Il problema era come sopravvivere senza avere una rendita. Ma Antonio aveva una forte fede nella provvidenza di Dio. Aveva scelto la strada del volontariato e nuove energie interiori e fisiche gli si erano manifestate.
Voleva girare il mondo ma senza mendicare un soldo. Amava ricercare, dedicarsi anima e corpo ad un progetto. Un giorno preso da sconforto decise di attendere una chiamata, ma nessuno lo chiamava. Per giorni rimase in depressione anche se la voce degli angeli gli era vicina.
Decise di non leggere più le cose scritte ma di fare cose pratiche, voleva sviluppare la parte più naturale che sentiva di possedere. Voleva essere un critico positivo dei fatti della vita. La cronaca lo toccava sul vivo e gli piaceva seguire i film gialli alla TV.
Poi un bel giorno ebbe un dubbio, si domandò " ma sono io che decido la mia vita oppure il destino segna il mio futuro ? ".
Allora vide i volatili che liberi solcavano il cielo, disse allora di fare come gli animali, di seguire il suo istinto. Presto le cose da fare si materializzarono davanti il suo essere. Ora era felice e i giorni passavano bene. I suoi rapporti con tutti gli esseri ebbero una svolta molto positiva.
Ora i suoi servizi di volontario prendevano nuova forza, si sentiva un essere sociale che assieme agli altri dava vita e significato alle cose.
Riusciva anche a scrivere, ora leggeva i libri senza seguire un filo logico, apriva e saltava felicemente da uno spunto all'altro.
Pensava spesso al concetto di eternità e con un brivido vedeva il suo futuro senza una fine ma con tanti cambiamenti. Ora la morte gli sembrava un passaggio e la sofferenza una prova per fare esperienza della vita.