Con la coscienza dell’amore s’illumina il pensiero e si vive alla luce dell’anima in virtù del soffio vitale della cellula primordiale o spirituale (pensiero, amore, coscienza) a immagine e somiglianza della divina Triade.
La indissolubilità e la indivisibilità della Triade Divina è data dalla intercambiabilità dei suoi Tre Fattori:
La Verità è la Luce dell’Amore
La Verità è l’Amore della Luce
L’Amore è la Luce della Verità
L’Amore è la Verità della Luce
La Luce è l’Amore della Verità
La Luce è la Verità dell’Amore
In nome del Padre (Verità della Mente Suprema), del Figlio (Amore Supremo) e dello Spirito Santo (Luce della Coscienza Suprema)
Il messaggio di Pasqua
Ai primordi della vita
fu la mente (Eva),
per la sua identità,
a prendere le distanze
dalla coscienza (Adamo)
nella sua universalità.
Venne poi il tempo
che proprio il Creatore
nel suo infinito Amore
si sacrificò in croce
(Albero della vita)
e ci donò la luce.
Resta a noi adesso,
in tutta libertà,
attingere il sapere
dall’albero della verità
(conoscenza del bene e del male)
per realizzare il sogno
del paradiso terrestre sin d’ora
all’alba della nuova aurora.
Solo così prevarrà, infin,
l’altruismo spirituale (Abele)
sull’egoismo materiale (Caino),
solo vuoto spaziale
nel suo limite temporale
e impareremo, perfin,
a disegnare l’anima
con l’inchiostro indelebile
dello spirito vitale
per cominciare a volare
verso orizzonti di luce
sulla via della pace.
La natura dell’amore
Al vivido tepore
dei raggi del sole
si risveglia la natura
in tutto il suo splendore,
gli alberi sono in fiore
e sul verde dei prati
variopinti colori
con una farfalla che vola
di fiore in fiore.
E’ già primavera
e al profumo dei cuori
risorge l’amore
secondo il disegno
di nostro Signore,
sempre più offeso
da assurde pretese
che riducono la vita
a un vero mercimonio
senza il sigillo del matrimonio.
E la maternità surrogata,
davvero tanto involuta
perché arreca offesa
all’anima del nascituro,
concepisce da qui
lo squallore della vita.
L’arte suprema
Il primo giorno dell’atto creativo
sul buio delle tenebre dell’abisso,
con la materia informe vagante al caso,
il Supremo Sol profferì sia luce
e luce fu in questo immenso caos.
Nel secondo giorno creativo
l’Eccelso Fattor separò la distesa
celeste dall’azzurro marino
donde emerse l’asciutto
della crosta terreste e così
con cieli e mari fu terzo giorno.
Con le erbe a far semenza
originò la vita vegetativa
e, con prati verdeggianti, alberi
fruttificanti, fiori variopinti
dai profumi inebrianti, d’emblé e
fu vegetazione lussureggiante.
Nel quarto giorno il Supremo Autor
dipinse il firmamento con la luna
e tante stelle e alla maggiore
ordinò di presiedere al giorno
e di scandire il tempo negli anni
con l’alternanza delle stagioni.
Al tiepido calor dei raggi solari
di poi all’alba del quinto giorno
vide luce anche la vita animale
con schiere di pesci sfavillanti
nei riverberi marini delle acque
cristalline e, con volo pindarico,
dal blu marino all’azzurrino
stormi di uccelli dalle piume
colorate a volteggiar nei cieli
con l’armonia e la sinfonia
delle loro dolci melodie.
Siam così giunti al sesto giorno e,
dopo mare e cielo, anche la terra
si animò di ogni specie di animali
dai rettili striscianti ai ruminanti,
dal lupo ululante alla pecora belante
fino al pianto dell’asino ragliante.
Il Supremo Amor infin
a sigillo della sua arte suprema
formò l’uomo dalla polvere della terra,
gli soffiò nelle narici un alito vitale
e l’uomo divenne un’anima vivente
a sua immagine e somiglianza.
Ultimato l’atto creativo,
il Creatore si riposò,
benedisse il settimo giorno
e lo santificò dopo tante mirabilia.
La verità
E’ la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell’amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell’amor nel subconscio,
sicura fede (Sant’Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso).
Il matrimonio della fede
In nome della coscienza
e alla luce della fede...
tu anima, intelletto per amare,
e tu mente, ragione per valutare,
vi dichiaro marito e moglie
ma... smettetela di litigare!