Penso che ognuno di noi abbia avuto, in gioventù, almeno un amico chiaramente a lui inferiore, sia dal punto di vista intellettivo che comportamentale, che poi nella vita, per qualche colpo di fortuna o per qualche intrallazzo, è diventato poco o molto più conosciuto e importante di noi.
E quando vedo certi uomini politici attuali, mi ricordo di Enne, un mio amico di gioventù che conobbi all’Università e che si laureò in Francese come me, anche se un paio di anni dopo di me.
Enne era un ragazzo semplice, ma poco brillante (anche se aveva, per carità, delle virtù che io non avevo, come la calma, la pazienza, l’umiltà, il facile accontentamento...) Bastava che dicessi quasi qualunque cosa per ricevere da lui ammirazione e riconoscimento delle mie doti intellettive superiori. Ma era un bravo ragazzo, ed io volentieri lo aiutai talvolta a preparare qualche esame, in particolare quello di Inglese, lingua della quale egli era praticamente del tutto digiuno: il mio aiuto gli consentì di superare l’esame, anche se naturalmente con un voto piuttosto basso.
Possedeva, a vent’anni, una concezione alquanto gretta della vita: aveva visto in pratica solo le cose del suo paese, e rimase incantato quando lo portai un giorno a casa di un mio amico d’infanzia toscano (fu colpito soprattutto dal garbato accento toscano dei genitori di quell’amico, al punto che, appena usciti da quella casa, sentì l’impellente bisogno di dirmi: "Si vede che sono proprio dei signori! ")
Qualche tempo dopo andammo per alcuni giorni a Parigi, e mi ricordo che, in un ristorantino vietnamita, dovetti alquanto sforzarmi per distoglierlo dall’intenzione di reagire malamente al cameriere che ci portava i piatti sempre sorridendo (pensava che ci volesse prendere in giro, ed io gli feci una lezioncina su quella connaturata e deliziosa abitudine alla gentilezza dei popoli orientali) .
Un’altra volta andammo a fare un giretto in Calabria con la mia auto, ed Enne mi fece davvero innervosire, perché io, stanco, volevo fermarmi in un lindo alberghetto a Sibari, che egli rifiutò per il prezzo, secondo lui, troppo elevato: mi fece ancora viaggiare per quasi un’ora, col risultato, poi, di cadere dalla padella nella brace a Villapiana Lido...
Ebbene, quando vedo certi deputati, senatori o addirittura ministri del governo appartenenti soprattutto a un certo movimento politico nato praticamente dal nulla (o forse per scherzo?) una decina di anni fa, ho l’impressione di vedere al loro posto tanti Enne, non come probabilmente il mio ex amico è adesso (migliorato, immagino: si sposò, andò a vivere a Prato, ebbe un paio di figli, e lui e sua moglie insegnarono nelle scuole), ma come era allora, impreparato, non all’altezza di tante situazioni, facile alle gaffe...
Mi sarei alquanto preoccupato se, allora, Enne fosse diventato il sindaco del mio paese, ed ora dovrei fidarmi di tipi come lui che dirigono, magari, la Giustizia, gli Esteri o l’Istruzione?