E le margherite splendide sui prati disposte con ordinato caos.
La sul marciapiedi una fontanella benedice il parco, e i lombrichi dopo la pioggia escono per respirare.
Il Sole che tutto nutre su un cielo splendidamente azzurro.
I gattini felici giocano con una pallina, che dolce pace allegra che provo vedendoli.
Gli uccellini cantano e volano veloci solo per fermarsi un attimo per cibarsi o corteggiare l'amata.
La sull'erba tonica disegni lasciati dai bambini.
Un castello di legno chiuso per atti vandalici, e i bambini fanno i calciatori.
Poi vado sul lago, dove i cigni danno una nota di nobiltà a ciò che li circonda.
Una barchetta nostalgica spinta da remi fatti in casa danza beata tra le alghe.
Io con la cinepresa cerco tra i cespugli nidi e nascondigli, ma con timore volgo lo sguardo verso il cielo dove gli aerei mi danno il segno della modernità.
Su una vecchia chiesa una volpe cerca prede, e il coniglio scappa in fretta.
Come è dolce sedersi sulla panchina e ascoltare le voci della natura, faccio uno sbadiglio e sogno.
Sogno un deserto di scorpioni e palme, un uomo su un cammello mi parla in una strana lingua, io gli rispondo col linguaggio dei muti.
Noci di cocco e ananas mi nutrono, e sullo sfondo appare una città delle mille e una notte.
Poi vedendo un albero tortuoso penso ai frattali e le nuvole diventano oggetti matematici dalle cento magie.
Un gruppo di ragazzi passa in bicicletta seguendo un cavaliere su un cavallo bianco.
Una bandiera dipinge il vento e i suoi infiniti rivoli.
Come è bello il mare al tramonto, quando faccio il riassunto della giornata penso a Dio.
Un giorno forse costruirò una barca e caricherò la mia natura interiore ed esteriore portandoli in cielo.
Un angelo con una colomba in mano mi saluta, mi dice di imparare dalla natura i segreti dei tempi.
Poi penso ai dinosauri alla loro colossale mole, e li vedo come un catone animato che attraversa la mia stanza.
Ma è già l'alba di un nuovo giorno, il gallo canta , l'uomo è vivo e libero.