Avrei potuto dirvi qualcosa di più importante, ma sul far di mezzogiorno oggi, nel cielo più sereno del mondo, soltanto due nuvole vagavano in lungo ed in largo, una piuttosto scura e frastagliata, aveva la parvenza di un leone, buttato li dalla fretta di qualche maldestro falegname con la voglia di ritornare a casa al più presto per la fame.
L’ altra nuvoletta sembrava un capolavoro, una di quelle sculture che Gesù azzardò nella Sua prima giovinezza.
Melodiosa, elegante, armoniosa, sembrava una Madonna, leggera e soave volava e avvolgeva chi la guardava con la sua dolcezza.
Uno spettacolo della Natura.
Si avvicinava sempre più al Leone nuvolone, che se ne stava lì tutto fermo, intento soltanto ad ammirarla, forse anche un po’ pesante nei movimenti, ma di più si vedeva non riusciva a fare.
Ma godeva di quella fantastica presenza, e gioiva nel vederla avvicinarsi sempre più. Finché pian pianino come soltanto una splendida donna sa fare, anche la nuvoletta si avvicino e quasi lo sfiorò con una carezza, una lacrima di felicità spunto da quel grezzo nuvolone, a quella lacrima la nuvoletta si avvicinò ancor più e su lui si posò. Forse passo un semplice secondo, forse anche meno, ma anche il sole si accorse di quell’ attimo d’ amore e sorrise compiaciuto a lui piacciono le dolci storie d’ amore a ciel sereno, quando tutto il mondo può godere del film e poi se vuole può ripeterlo.
Improvvisò si alzo la prepotenza del Maestrale, che trascinò via con tutta quella furia la dolce nuvoletta che stava pronunciando il suo primo sì. Guardo l’ orologio, sono le due e mezza del pomeriggio.
Sono rimasto soltanto io, in questo cielo azzurro, il sole si è nascosto infuriato dietro un altro nero nuvolone arrivato incuriosito dalla notizia della scomparsa della bella nuvoletta, nient’ altro, soltanto io resto qui da solo, che piango.