La mattina seguente saliamo nuovamente sull’ Elevator De Santa Justa per goderci il panorama della città anche di giorno e per andare a visitare il Convento do Carmo. Incastonata tra gli edifici, l’ entrata della chiesa si trova in una piacevole piazzetta. Entriamo pagando pochi euro per il biglietto. Le sue slanciate arcate, su cui non poggia alcun soffitto, sembrano quasi sorreggere il cielo, che fa capolino anche dalle finestre e fra le rovine delle navate gotiche. La mancanza del soffitto è dovuta al devastante terremoto che rase al suolo la città di Lisbona nel 1755. Davvero caratteristica. Ci sediamo su degli scalini contemplando le arcate che si slanciano nell’ azzurro del cielo.
Passati tutti gli archi e ammirato le varie sculture esposte, entriamo nel Museo Archeologico. E’ questo un sito molto interessante che comprende pezzi di valore storico, archeologico e artistico che vanno dalla preistoria fino all’ era contemporanea.
Usciamo dal Convento che sono le 12 in punto e proprio lì accanto c’è la caserma della Guardia Nazionale Repubblicana ed è in atto il cambio della guardia.
Ci aggreghiamo nel circolo di persone che si è formato ad assistere allo spettacolo.
C’è l’ entrata di un museo accanto, l’ ingresso è libero, decidiamo di dare un’ occhiata dentro. Si rivela essere un piccolo gioiello questo museo con tante esposizioni di manufatti della rivoluzione esposti cronologicamente a ricreare scene del passato.
Scendiamo fino alla piazza Rossio e prendiamo il famoso tram 28, non possiamo ritornare a casa senza essere saliti a bordo di un pittoresco tram giallo che stride e sferraglia per le strette vie della città.
Un giro panoramico molto interessante nei quartieri di Lisbona. Scendiamo davanti alla Basilica da Estrella, con la sua facciata barocca, l’ enorme tetto a cupola e le due torri campanarie gemelle.
Interessante anche la visita all’ interno, molto ampio e riccamente decorato con marmi rosa e neri che creano un magnifico effetto cromatico quando lo sguardo sale verso la cupola.
Di fronte alla basilica c’è il Jardim Estrela, un parco di quartiere creato in piena epoca romantica. Rimaniamo piacevolmente sorpresi della quiete e della bellezza che regna in questo giardino con tante piante, fontane e grotte artificiali. Ci incuriosiscono molto le grandi piante esotiche con enormi radici ramificate che escono dal terreno, sembra di essere nel giardino dei giganti per quanto sono mastodontiche.
Riprendiamo il tram 28 e scendiamo al Chiado, famoso quartiere dello shopping e zona storica di Lisbona. Nei secoli passati il Chiado divenne il centro del romanticismo portoghese, punto di passaggio obbligato per chi cercava la fama in città, qui, infatti, si riunivano gli intellettuali portoghesi. In questa area, tradizionalmente nota per la sua importanza nel campo intellettuale e letterario, si trovano diverse statue di letterati. Proprio sulla piazza notiamo il McDonald’ s, decidiamo di entrare a mangiare qualcosa.
A poca distanza si trova l’ elevador da Bica, dobbiamo assolutamente salirci su per superare il vertiginoso dislivello della collina su questa sferragliante funicolare.
Arrivati sul posto ci comunicano che per motivi tecnici la funicolare non può svolgere il servizio, peccato.
Non ci resta che salire a piedi per arrivare al Bairro Alto e precisamente a Miradouro de Santa Catarina dove potremo ammirare l’ eccezionale panorama sul Tago. La salita è faticosa, ma quando arriviamo a destinazione rimaniamo affascinati da un meraviglioso spettacolo. Ai nostri occhi appare una grande terrazza sospesa in un punto privilegiato tra l’ azzurro del cielo e il riflesso del Tago. Tra il prato incolto e i tavolini del chiosco si agirano tante figure di tutti i generi, un misto di diversità unito nell’ allegria, sembra di essere in un salotto intimo aperto a chiunque, un ritrovo per nomadi e vagabondi della vita.
E’ l’ ora del tramonto. Il panorama si tinge di rosso, in lontananza il ponte XXV Aprile si illumina e sull’ altra sponda del fiume si illumina anche la Statua del Cristo Re. Prende il ritmo la musica jamaicana di un complesso improvvisato, mentre alcuni ragazzi iniziano a ballare, ed è spettacolo.