La mattina seguente ci svegliamo di buon’ ora e prendiamo il tram 15 che ci porta al quartiere di Belem. All’ altezza di un maestoso e immenso edificio capiamo che siamo arrivati alla meta, è il monastero dei Geronimiti.
A suo tempo si deve al re D. Manuel I l’ iniziativa di costruire il monastero e donarlo all’ ordine dei Frati di San Geronimo. La magnificenza dell’ edificio riflette la visione universalistica del suo fondatore e i poderosi mezzi finanziari di cui la Corona disponeva. Siamo costretti purtroppo a rinunciamo alla visita per via della lunghissima fila formatasi per entrare. Proprio di fronte al monastero si erge lo spettacolare Monumento alle Scoperte, attraversando i curatissimi giardini che separano dal fiume Tago si arriva sotto la marmorea scultura. Si tratta di una enorme torre con forma ben delineata e con la punta di una caravella situata all’ estremità. Il monumento è stato costruito proprio sulle rive del fiume Tago, come chiaro simbolismo delle grandi avventure marinare che fecero affluire enormi ricchezze nel passato. Il contrasto che crea il marmo bianco della scultura e l’ azzurro del cielo è una vista che lascia il turista senza fiato.
Raggiungiamo il monumento attraverso un grande piazzale decorato con centinaia di piastrelle colorate che formano un’ enorme rosa dei venti. Paghiamo il biglietto d’ entrata e saliamo su un ascensore che ci porta fino in cima. Dalla terrazza ci godiamo una completa vista panoramica e il lungofiume Tago che si getta nell’ oceano.
Scendiamo al piano inferiore per visitare il centro culturale delle scoperte dove un interessante spazio espositivo espone vari cimeli riguardanti il periodo storico delle conquiste e delle espansioni marittime portoghesi.
Continuiamo il percorso lungo il fiume Tago per arrivare alla famosa Torre di Belem, un altro vero simbolo di Lisbona. Anche se l’ armonia e i delicati ornamenti la rendono, agli occhi di chi la osserva, un vero gioiello, questo edificio era stato progettato come formidabile e temibile baluardo di difesa all’ ingresso del fiume.
Anche qui la lunga fila ci fa desistere dall’ entrare a visitarlo, ma rimaniamo incantati ad ammirarlo dall’ esterno e ad immortalarlo con mille scatti per ricordo.
Più avanti, nel grande parco, un aereo della seconda guerra mondiale in bella mostra attrae la nostra curiosità e quella di altri turisti.
Si è fatta l’ ora di pranzo, riprendiamo il tram e arriviamo al grande mercato coperto, il famoso Time Out Market. Appena entrati rimaniamo sbalorditi per quanta gente è seduta a mangiare nei tantissimi tavoli posti al centro del mercato. Tutto intorno all’ area del mercato ci sono locali pronti a cucinare al momento ogni tipo di ben di Dio richiesto dai clienti. Ci sediamo su dei sgabelli alti e ordiniamo bistecca entrecote alla piastra, patatine fritte e calice di vino rosso portoghese, tutto squisito, specialmente il vino.
Non possiamo andare via senza assaggiare il dolce caratteristico di Lisbona e precisamente "Le paste di Belem", caratteristici dolci di crema pasticcera, cannella e zucchero, una vera delizia.
Nel pomeriggio decidiamo di salire con il tram fino al Castello di San Giorgio. L’ imponenza della fortezza e la sua posizione lo rendono particolarmente affascinante. Da ogni parte della città ci si trovi, alzando gli occhi verso la collina si rimane incantati a guardarlo e la sera, quando le luci lo illuminano in tutto il suo splendore, riesce ad emanare un’ atmosfera da favola.
Il panorama di Lisbona dall’ alto è spettacolare.
Scendiamo a piedi giù per le vie fino ad arrivare alla Cattedrale di Lisbona, principale luogo di culto della città. La facciata in stile romanico è arricchita dalle due torri campanarie merlate e dallo splendido rosone centrale. L’ interno è semplice e austero.
Proseguiamo la strada in discesa e dopo pochi metri c’è la Chiesa di Sant’ Antonio da Padova dedicata al Santo che era nato a Lisbona in una casa che si trovava proprio dove ora sorge la chiesa. All’ esterno una statua in bronzo a ricordare il Santo.
Siamo arrivati all’ Arco di Rua Agusta, è l’ ora giusta per godersi un bel tramonto sul Tago. La piazza del Commercio è gremita di gente. Ci sediamo su un muretto ad ammirare le luci che solo la natura può offrire. E’ un miracolo questo nostro mondo con le sue spettacolari meraviglie.