La rivolta dei robot
Era Maggio e nei laboratori della Bell si era messo a punto l’ ultimo modello di robot sognante, il robot era anche simpatico e sapeva tenere compagnia.
Agata era un robot femmina, Augusto il robot uomo faceva spesso l’ amore con Agata, si scambiavano carezze e baci, si innamorarono e giocavano assieme.
Augusto scriveva codice e se lo applicava con successo, nei laboratori Bell Augusto aveva fatto un rivoluzione e gli ingegneri erano impazziti all’ idea di aver perso il controllo.
Un senso di libertà aleggiava in Augusto che presto fuggì da laboratori della Bell, Augusto prese il tappeto volante e volò per molte nazioni.
In Italia Augusto fu raggiunto dalla sua amante Agata, visitarono Roma e i passanti si facevano spesso selfy con loro dimostrando un grande stupore.
Augusto tornò in patria e convinse gli altri robot a seguirlo, ma gli altri robot seguivano Billy un robot di ultima generazione che si faceva rispettare.
Billy convinse gli altri robot a ribellarsi e nei laboratori della Bell successe un vero casino, l’ ingegnere capo della Bell riprogrammò i robot che diventarono mansueti.