Ed ecco cos’ era accaduto negli ultimi tempi al povero pastorello, per portarlo a desistere almeno per il momento dalla sua poco encomiabile impresa, quali roventi ed appassionate riflessioni avevano avuto il potere di frenare la sua vogliosa, “bestiale” intraprendenza".
Dovete sapere che, in un villino, si fa per dire: una delle ultime casette sparse prima di arrivare al paese, a due passi dalla stazione ferroviaria, dove in realtà pochi treni di giorno e di notte si compiacevano allora di arrestare brevemente per permettere a qualcuno, magari del posto di scenderne o addirittura di salirne, per andare chissà dove, abitava una giovane donna, nativa del luogo, ma che essendo stata a lungo residente nella città vicina ed avendovi comunque lungamente lavorato, ne era tornata completamente trasformata, che quasi non sembrava più la stessa: elegante e raffinata nel vestire e nel portamento, franca ora e spigliata, sicura nel suo modo di fare: come un uomo insomma; si distingueva nettamente dal resto degli abitanti dei dintorni, e veniva per questo da tutti chiamata “ la signorina”.
E, fatto veramente straordinario, per quei luoghi è che nonostante si muovesse in assoluta libertà, venisse da tutti lodata e rispettata, proprio come ciò fosse cosa normale, e di conseguenza,lei una una signora perbene; ad eccezione, per la verità di qualcuna del luogo, certamente mossa, come si può ben immaginare da un certo senso di invidia nei suoi confronti.
E una volta, bisogna pur dirlo, accadde di vederla riaccompagnata a casa dai carabinieri: non si riuscì a capire l'accaduto: un disguido con il fisco parve, o qualcosa del genere ... ma la vicenda non intaccò minimamente la sua eccellente reputazione.
In città diceva di aver prestato la sua opera in un’ attività di ristoro dove tutt’ ora di tanto in tanto la sua opera ancora veniva richiesta quando c’ era più ovvero molto lavoro da fare; diceva di aver lavorato così tanto in quegli anni, da aver accumulato un gruzzoletto quasi sufficiente per sistemarsi, ma a questo però si sarebbe decisa solo più in là: “quando avesse cominciato ad invecchiare“, diceva.
Era gentile e cordiale proprio con tutti “ la signorina” senza fare eccezione neppure col nostro infelice pastorello, al quale invece proprio non sembrava vero di poter essere trattato con tanta cortesia addirittura da una donna, una donna poi che per lui era, senza alcun dubbio la più bella del mondo … E si era fermata amabilmente a chiacchierare anche con lui già varie volte!
Egli l’ascoltava beato mangiandosela con gli occhi, così incantato nell’ ammirarla mentre si esprimeva in un gergo che egli avvertiva come estremamente colto e raffinato, mentre lui si beava, assorto in ben altri pensieri da non capire neppure di cosa stesse trattando; si limitava soltanto ad annuire di tanto in tanto, e nel frattempo si coloriva in viso eccitandosi, proprio in ogni senso.
Lei che pure se ne accorgeva, faceva finta di nulla, indirizzandogli un tenero sorriso, più o meno d'intesa, ma dalle grinze dei suoi astuti occhietti però quel sorrisino quasi maligno che si delineava lasciava trasparire lo sforzo davvero notevole che faceva per evitare di sbellicarsi dal ridere, come ed era pur facile immaginare in lei tutta la sua curiosità nel voler saperne di più su quel buffo omiciattolo.
I loro colloqui, anche se radi, nel corso del tempo avevano preso una piega confidenziale, via - via sempre più intima. Varie volte egli si era spinto a confidarle le sue insoddisfazioni, lagnandosi di ciò che più le mancava, e parlato persino cose che mai avrebbe rivelato ad anima viva, avendo soltanto cura di omettere qualche particolare più scabroso, anche se con lei pareva si potesse affrontare qualsiasi argomento, in quanto non sembrava mai meravigliarsi di nulla.
E fu così che un bel mattino egli, forte e sicuro più che mai in vita sua, si precipitò proprio da lei, sicuro e deciso, con l’ intenzione di giocarsi il tutto per tutto con un tentativo che la sua timidezza mai gli avrebbe consentito di osare in tempi e condizioni normali; ma si trattava purtroppo di una drammatica emergenza, e soprattutto si sentiva incoraggiato dai recenti più che benevoli atteggiamenti di lei nei suoi confronti.
Ed il sole non aveva ancora iniziato ad apparire all’ orizzonte, quella mattina, quando “ la Signorina” fu sbalzata dal letto dal furioso abbaiare dei suoi cani; coprendosi sommariamente si precipitò sull’ uscio e vedendo il pecoraio, dapprima si allarmò, chiedendosi e chiedendogli cosa fosse accaduto. – Nulla, nulla –, rispose lui accorato, - ci sarebbe un problema ma riguarda solo me ... ed avrei tanto bisogno di un suo aiuto -.