La grande magia degli essere umani non è l’ esplorazione dei pianeti vicino alla sua orbita, ma è sicuramente lo sviluppo di quell’ unico pensiero che in un micro di secondo abbraccia l’ intera esistenza vissuta, e questa, se combinata con l’ arte anch’ essa magica dell’ immaginazione colorata che viene dal mondo interiore, permette di starcene seduti dentro la nostra sala cinematografica situata nel viscerale profondo, e guardare ogni minuzia scenica sul telo bianco del nulla.

Proprio questa è la grande magia, vivere in un istante di pensiero l’ intera vita condotta.

Mi ritrovo spesso in pezzi di pellicole senza tempo, spulcio i momenti in un andare avanti e indietro senza tempo, a volte, cambio le scene, taglio qualche spezzone, divento regista, mi diverto a colorare qualche scena vissuta in bianco e nero ravvivandola con sgargianti colori l’ opaca luce della stessa, risalto certi particolari, cambio a volte anche il linguaggio madre, le combinazioni, le numerazioni degli appuntamenti, degli incontri. Mi ritrovo in qualsiasi luogo quanto voglio, posso rivivere senza tempo il vissuto passato e sfiorare in atterraggio qualche pezzo di futuro. Buco il tempo in frazioni di nano secondi, riesco a provare il già provato, posso bagnarmi quanto voglia nel vissuto antico o nel momentaneo e sfuggevole esistenziale futuro che presto diventa passato. Vesto e svesto di me i personaggi, gli attribuisco smorfie e sorrisi, parole dette e non dette, ricucio vecchi strappi e cucio i bottoni sulle loro vite. Cerco in questi esercizi di prendermi burla del tempo, ci riesco quasi sempre.

Tra soffuse luci e bizzarre ombre

lentamente si srotola con un sordo rumore

la pellicola proiettata sullo schermo mentale

mentre aspiro fumo del tempo passato

e quello del presente.

Nessun eroe esce dalla sala

con foglie dall’alloro sulla testa.

Qualcuno/a,

solo a tratti, e per poco cammino

ti stringe la mano, poi,

mastica noccioline ...

C’è una sola sedia nella sala.

E’ tuo il sogno.

Le scene colorate sono le migliori.

Non mancano i rumori del dolore,

i rimpianti di un passato o le lacrime versate.

Il primo bacio.

La scoperta dell’ amore.

Il sorriso della sposa.

La nascita di un figlio.

La crescita nel tutto.

Le scene in bianco e nero

passano veloce.

Il forte della pellicola,

sicuramente è il gran finale.

Il gran boato.

Tra addii e commiati noi usciamo dalla sala.

E’ l’amore, lo spezzone di pellicola

più bello e colorato.