Mi regali tempo? Disse così la fanciulla al suo gabbiano...
Le ali lasciale riposare, e resta a guardare il cielo che cambia colore dietro una nuvola grigia.
Le dita segnavano l'itinerario del percorso da fare e la bellezza del mare ne ondeggiava le maree dei suoi occhi, sguardo intenso in un istante perfetto.
Non conosco verso, le parole escono senza essere pensate e la musica della danza appena iniziata fa da sottofondo all'aria che ne avvolge l'atmosfera.
Regalami il segreto che si riesce a trovare in un attimo di spazio, quando le cicatrici ormai aperte rimarginano i desideri fuggiti in un sentiero perso.
Non guardarmi nel cuore, la gioia potrebbe scoppiare al suo chiedere ...
Ma cosa dici? Ti spaventi? E di cosa? Del velo di saggezza che avvolge il segreto della tua anima?
Il gabbiano, stanco del suo volare, ascoltava la bellezza che un sorriso può donare nel cuore della vita.
Regalami quel volo, continuò la fanciulla, del fare senza pensare e del continuo fuggire del dire...
Non voglio il tutto! Il bisogno non conosce limiti e se la vita ti aspetta, vai!
Non voleva ancora andare...
Schiacciava la sua tristezza in un minuto di tempo quando un temporale sopraggiunge all'istante in un sogno andato.
Regalami quel tempo che il tempo vuole dare...
Le aspettative di un fare, la saggezza del dire un sogno. Sono speranze dietro a un vetro ombrato di attesa quando il respiro non conosce vento e la storia della vita si incammina nel firmamento.
Roteavano le immagini in silenzio, la gioia ne rubava tutto il fiato e la marea... Tempesta del tempo in testa.