In Italia la giustizia non funziona, nemmeno i reati più gravi sono puniti adeguatamente, i processi si snodano attraverso lunghi e tortuosi procedimenti penali, un dispendio di forze ed energie che fanno perdere qualunque speranza di poter avere fiducia nelle magistratura e nel verdetto proferito dai giudici: c'è troppa mafia e corruzione, non c'è modo di migliorare e ottenere un cambiamento del nostro paese se in primis non si valorizza la cultura e non si modifica nettamente la gretta mentalità della gente che ignora l'esistenza delle leggi e pensa di poter regolare da sé la propria vita privata, indipendentemente dal rispetto delle esigenze altrui così pure la vita comunitaria, senza preoccuparsi dell'esistenza di precise norme che la nostra Costituzione prevede, promulgata a tutela dei nostri diritti oramai infangati, a difesa della lecita libertà calpestata da infami soprusi e ogni tipo di violenza a cui si ricorre per uccidere, ferire, offendere e deturpare la nostra dignità umana.
I fatti di cronaca, ad esempio, rimbalzano all'attenzione della stampa e dei media, ogni giorno si annovera un nuovo delitto o atto nocivo compiuto da membri pericolosi della società da aggiungere alla lunga lista di uccisioni perpetrate ai danni delle donne, spesso vittime di ricatti e meschine aggressioni
che lasciano cicatrici nel corpo e nell'anima, al punto che la morte medesima diventa una liberazione da una vita reclusa in una prigione; prevalgono tuttora pregiudizi maschilisti che cancellano i risultati conseguiti nelle lotte per l'emancipazione femminile e tutti gli sforzi ottenuti per la liberazione dalle catene della schiavitù a cui sono state relegate da secoli.
Insomma, non viviamo più nel Medioevo, eppure le donne tutt'oggi vengono crocifisse, bruciate vive, malmenate, fatte a pezzi, gettate via come sacchi d'immondizia quando si ritiene di poter fare a meno di loro, considerandole bambole inutili di cui sbarazzarsi a tempo debito.
Le donne vittime di violenza tendono spesso a non denunciare, a minimizzare inizialmente su fatti isolati che sono invece campanello d'allarme per situazioni ben più tragiche che potrebbero verificarsi in un futuro imminente, sono portate a giustificare il marito o compagno, a nascondere lividi e segni di percosse per paura, mancanza di coraggio, perché non si sentono protette e rassicurate dalle forze dell'ordine, minacciate e segregate in un mondo fatto di solitudine, sono completamente abbandonate al loro triste destino.
Dunque, impariamo a soccorrere chi ha bisogno d'aiuto, cercando di captare piccoli segnali che sono sintomo di un grave malessere, una piaga sociale che investe e coinvolge tutti noi chiamati a rispondere del nostro comportamento, richiamati ai nostri doveri con piena responsabilità affinché non accadano fatti simili così eclatanti, al punto da considerare incomprensibili certe azioni e tanto più il concetto dell'essere umano rischia di essere deformato alla luce di simili orrendi fatti che solo dei mostri sono in grado di compiere senza pietà e con assoluta freddezza, pensando addirittura di farla franca o poter essere reintegrati quasi subito senza seguire un lungo percorso educativo, scontando lunghi anni di pena in conformità al reato compiuto, risarcendo i danni morali inflitti alle famiglie e persone coinvolte che non saranno mai ripagati adeguatamente della perdita subita, assai dolorosa, poiché nessuno ha il diritto di infierire su una vita innocente, questa non ha prezzo!