L’entusiasmo giovanile e la saggezza senile non sono mai andati d’accordo. Sono figli dello stesso padre, Il Tempo, ma di madre diverse.
La madre della vecchiaia è Carogna
La madre della gioventù è Insoddisfazione
I giovani considerano i vecchi, poveri rincoglioniti e spesso li deridono mancandogli di rispetto
I vecchi considerano i giovani stolti, ma non possono fare a meno di invidiarli.
Un razzismo reciproco che deriva non dal colore della pelle, non dal sesso, ma solo dal Tempo.
I vecchi non hanno motivo di invidiare i giovani, perché lo sono stati.
I giovani non possono deridere i vecchi perché non sanno se lo diventeranno
I giovani credono di rimanere sempre tali e pensano che i vecchi siano sempre stati tali.
Non afferrano che la vita gliela hanno data i vecchi
Quest'ultimi sono egoisti tanto quanto i giovani e hanno lasciato in loro eredità una terra inquinata.
Io sono tra color che son sospesi. Ho lasciato la gioventù e non ho ancora raggiunto la vecchiaia.
E questo restare in bilico, appesa tra due tempi, figlia di due madri ( Carogna e Insoddisfazione), mi procura affanno.
Sono troppo giovane perché qualcuno mi ceda il posto su un autobus o per smettere di lavorare e troppo vecchia per cedere il posto a qualcuno o per trovare un nuovo lavoro,
Sono troppo giovane per smettere di amare e troppo vecchia per innamorarmi.
Si dice che l’età non conta. Una falsità sconcertante per rassicurare i vecchi e una banalità assurda per convincere i giovani. Provate a immaginare una novantenne in minigonna che balla il tip tap e poi ditemi che l'età non conta nulla.
Noi, di mezza età ( anche questa espressione è sconcertante) abbiamo il piede in due scarpe senza suola oppure portiamo una scarpa con tacchi a spillo e l’altra ortopedica.