I profumi si respiravano nell’aria, l’effluvio di muschio fresco da raccogliere per la composizione del presepe e l’odore delle caldarroste scoppiettanti nel braciere alle quali non si poteva rinunciare tanto erano squisite, un cartoccio fumante di castagne che scaldava e aveva il sapore dell’autunno.
Con mia madre si andava per negozi ad acquistare i regalini ed era così affascinante vedere le lucette che splendevano ovunque e tutte quelle leccornie esposte che facevano venire l’acqualina in bocca.
C’era da preparare l’albero ed era un rito così atteso che quando arrivava il momento ci sentivamo emozionate io e mia sorella. Quell’alberone che arrivava fin su il soffitto, tanto era alto e grande e noi ad attaccare palle, cianfrusaglie d’ogni tipo e pupazzetti di cioccolata che avremmo gustati non appena smontato l’albero alla fine delle feste.
Mi ricordo, le tradizioni erano molto sentite e quando si avvicinavano le feste natalizie le maestre facevano preparare le letterine da inserire sotto il piatto per il pranzo di Natale, oltre alla benedetta poesia da recitare davanti a tutti i parenti prima di mangiare. Era così eccitante, anche se la timidezza prendeva un po’ il sopravvento, mi sentivo protagonista principale mentre tutti mi stavano ad ascoltare e battevano le mani per incoraggiarmi.
La sera della vigilia ci si riuniva con i parenti per festeggiare tutti insieme quell’evento che si ripeteva ogni anno e che portava nei cuori la voglia di migliorare, poi alla fine non si mantenevano mai le promesse fatte di diventare più buoni, ma era comunque bello crederci in quel momento, ci si sentiva uniti.
Dopo la cena tutti intorno al tavolo per una tombolata, tante generazioni riunite per la voglia di giocare insieme e immancabilmente i nonni erano quelli che gridavano sempre “quaderna” “cinquina” “tombola” che spasso e che gioia sentirli felici.
Poi era la volta della sospirata befana, la notte magica in cui si avveravano i desideri che in tutto l’anno avevamo macerato nel cuore. Dovevamo andare a dormire presto, assolutamente, altrimenti la befana non sarebbe arrivata. La mattina appena sveglie andavamo a vedere se aveva esaudito tutte le nostre richieste ed era bello scoprire che c’era tutto, ma proprio tutto quello che volevamo.
Ora le feste non sono più quelle di una volta, non si sente molto nell’aria quell’odore di festa che sentivo da bambina, forse perché quando si è piccoli si sentono in modo diverso o forse perché sono cambiati i tempi e le tradizioni si stanno perdendo o forse un pò tutte e due le cose.