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Vergogna!

Sociale e Cronaca

VERGOGNA!

Parole forti, quelle di Papa Francesco, che incidono la pelle.

Chi deve vergognarsi?

Io credo che dovrebbero farlo per primi coloro che sfruttano da sempre questo fenomeno, a partire dagli scafisti per arrivare ancora e sempre alla politica che continua a credere che tutti i cittadini siano stupidi.

La TV ci ha proposto Immagini sconvolgenti, decine di corpi avvolti, fattezze misteriose e anonime, e il pianto disperato e visibile di una soccorritrice che io vedo come il simbolo di questa impotenza al rimedio mancato di questa continuativa tragedia che incide ribellione in ogni persona responsabile e viva dentro.

Sono sconvolta anche io. Ma il rimedio non è limitato solo all’ accoglienza; occorre fare in modo – ci sono istituzioni mondiali per questo- che nei paesi di origine di questi disperati, le dittature scompaiano.

L'occidente ha una grande responsabilità perché sfrutta le loro guerre intestine per vendere armi e tecnologie che saranno usate per uccidere e fare fuggire chi non è d'accordo.

Ecco da dove arrivano i viaggi che spesso finiscono con la morte di creature piccole e grandi: dalla indifferenza e cupidigia di politiche internazionali senza scrupoli.

Si tollera ormai da tempo il grande business dell’ accoglienza, centri costruiti per risollevare sorti di immigrati e forse anche di chi accoglie, contributi a non finire e mai, dico mai, si levi una voce a spiegare questo fenomeno in termini che siano meno di parte.

Perché scappa una gran parte di queste persone, di queste famiglie che come noi hanno sentimenti di radici, anche se la terra che calpestano è ingrata?

Scappano da una società che ancora più della nostra ha esaltato il dio denaro che ha le sembianze delle dittature, dei loro fratelli che si arricchiscono, dittatori che li tengono ignoranti e impauriti.

Perché l’ ONU non interviene? Perché l’ Europa tace sull’ Italia che si sta lacerando sulle posizioni assurde della politica: accogliere o limitare?

Forse perché contro ogni logica si auspica che questa povera umanità arrivi da noi.

Per avere l’ alibi di risorse finanziarie da distribuire con il solito metodo mafioso. E ciò è evidente a chi riesce ad usare solo un poco di raziocinio.

Forse perché questo occidente ipocrita vende armi e tecnologie permettendo genocidi e guerre civili, costringendo migrazioni, Il cui costo di vite, salute e miseria ricadrà su chi paga da sempre tasse esose.

Per favore, diciamolo fuori dai denti una volta per tutte: per fare uno sporco business.

Se davvero in ogni uomo ci fosse solidarietà per il proprio fratello, si proporrebbe qualcosa di più della solita compassione limitata a un telegiornale.

Si proporrebbero in continuazione relazioni e rapporti diplomatici più intensi, e soprattutto si insisterebbe nel fare leva sulla bontà residua di ogni essere umano.

Infatti, prima di condividere disgrazie, si dovrebbero condividere azioni, diplomazia mirata a eliminare ignoranze e avidità presente in uomini senza scrupoli. Le donne dovrebbero fare di più per questo povero mondo...



rosanna gazzaniga 04/10/2013 12:46 2 1132

Creative Commons LicenseQuesto racconto è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Un mio punto di vista sull'ennesima crudele tragedia del mare...»

Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«le considerazioni sono innumerevoli, dal sogno di molti che pagano per il miraggio di una vita migliore (come i nostri migranti) a chi di questo sogno ne fa un business, agli stati, ricordo ancora il ricatto di Gheddafi sul controllo delle partenze... quello che resta sono quei bambini, quegli uomini e quelle donne lasciati morire nell'indifferenza di stati e governi, mentre il cuore dei pił piange per l'ennesima e non ultima, purtroppo, tragedia»
Annamaria Barone

«La scrittrice traccia in modo mirabile
una linea di demarcazione invalicabile
tra la stupiditą umana e la sofferenza
dei pił deboli della terra.
Complimenti!!!!!!!»
Sergio Melchiorre

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Interessante analisi e chiare e forti proposte. (Antonio Terracciano)



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Il primo racconto pubblicato:
 
Polvere d'amore - 3 settembre 2011 (06/11/2011)

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