Ti vorrei dire... Manuela iniziò così il suo discorso con Paolo.
Le porte si erano chiuse già da un pezzo e i due nell'ascensore salirono al ventesimo piano.
La calma regnava nel cuore di Manuela e con fare abbastanza leggero, senza problemi gli chiese alcuni dubbi.
Paolo non proferi parola, anzi restò fermo a guardare quei bottoni dell'ascensore illuminarsi man mano che salisse..
Manuela aveva capito che ormai era tutto inutile parlare, rilesse quel giornale fortuito che si trovava tra le mani...
...un annuncio... fittasi casa tre vani fronte mare...
lo sottolineo' con la matita e aspetto' l'arrivo al ventesimo piano.
Usciti cercarono subito la stanza dell'avvocato che li aspettava per l'ultima istanza.
Tutto finì senza ripensamenti.
Manuela era una donna in carriera, aveva represso i suoi abili affari per un uomo che le aveva dato solo lacrime.
Stava pensando al futuro ma con qualche paura di troppo, rinunciare ai suoi luoghi natii per andarsene da eroe.
Passarono i giorni, il vento caldo dell'estate avvolgeva la frescura del silenzio in riva al mare.
Aveva preso quell'appartamento situato in uno squarcio di fetta al mare che ne osservava un tramonto spettacolare.
Riposta e accartocciata davanti a un bicchiere di latte, amava bere il latte in qualunque ora della giornata.
Quella sera volle mangiare sulla terrazza, il mare a tenerle compagnia. I giorni sino ad allora erano stati bui, freddi, senza brio e Manuela ne aveva risentito le conseguenze.
Un bicchier di vino, un pranzo semplice e Manuela non voleva altro. Guardava le onde del mare che si infrangevano sulla roccia e richiamavano la spumosa acqua in un vortice di bellezza soprannaturale.
Amava il mare, da bambina non aveva avuto la possibilità di goderselo e pochi gli attimi erano rimasti nella sua mente.
Ricordava una canzone che suscitava emozione e un giocare senza pensieri.
Passò la serata tra i ricordi e le cose passate e volle non soffrire più. .. si addormentò sicura di aver cancellato l'amore
, quel sentimento vero che non riusciva a scacciare...
Manuela lasciò tutto alle spalle e andò a dormire sperando che da quella notte ogni sogno potesse avverarsi. Non fu così, mentre si accingeva al sonno di morfeo, bussarono alla porta del suo appartamento. Ricomposta, andò per aprire e si vide davanti un uomo.
Mi scusi, disse con un fare molto gentile, posso avere un po' di ghiaccio, sono arrivato adesso e vorrei sorseggiarmi un Martini freddo.
Manuela lo guarda con fare curioso pensando... ma è, oppure lo fa?
Il monologo continua pensando non si può bussare alla porta alle ventitré della sera per avere del ghiaccio. A quest'ora si va a dormire!
Mi scusi, mi presento. ..Mi chiamo Massimiliano e vengo in questo posto nei fine settimana.
Piacere, Manuela.
E così dicendo si portò in cucina e gli porse del ghiaccio.
Adesso mi scusi ma stavo andando a dormire. ...
Ok, disse Massimiliano.
però domani posso invitarti a pranzo? Passo'dal "lei" al "tu" in pochissimi
minuti...
Manuela rimase sorpresa ma non le dispiaceva avere compagnia anche se dubbiosa dell'interessamento del vicino.
Ok gli rispose.
L'indomani il tempo iniziò con il sole, quel sole che Manuela amava ...mare sole, spiaggia. continua...