8500 visitatori in 24 ore
 746 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8500

746 persone sono online
Autori online: 2
Lettori online: 744
Poesie pubblicate: 361’343
Autori attivi: 7’477

Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
Club Scrivereadrianab Messaggio privatoClub ScrivereAdriana Bellanca Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Quegli spaghetti alle vongole veraci

Sociale e Cronaca

Nella scuola in cui prestai servizio per più di vent’anni, fino al pensionamento, c’era l’abitudine, un paio di volte all’anno, di prenotare un pullman e andare a fare (soltanto gli insegnanti che aderivano, e talvolta anche una parte del personale non docente) una bella mangiata fuori. All’inizio del nuovo secolo ci avventurammo nella Costiera amalfitana, dove, in un panoramico ristorante a picco sul mare, un paio di colleghi avevano prenotato il pranzo, il cui menu non era stato ben pubblicizzato.

Dopo gli antipasti, i camerieri cominciarono a portare i primi, con un po’ di lentezza e servendo giustamente dapprima le (tante) signore. Vedevo, nei piatti delle colleghe vicine a me, uno strano sugo che accompagnava della pasta corta: insieme alle verdure, si intravvedeva uno strato biancastro e grasso. "E’ panna! ", pensai, e mi proposi, nonostante la mia preferenza, allora, per i primi piatti, di fare, per educazione, soltanto un assaggino, perché sono assolutamente refrattario a quell’ingrediente.

Davanti a me vedevo la faccia contrariata di un mio collega già piuttosto anziano (un biologo che insegnava Matematica e Scienze, e che era entrato nella scuola soltanto attorno ai quarant’anni di età, dato che il suo lavoro di analista di laboratorio restava sempre precario): fu servito prima di me. "E’ panna? ", domandò al cameriere e, alla sua risposta affermativa, disse: "Grazie, ma portate pure indietro il piatto! " Il cameriere ci rimase un po’ male, e aggiunse: "Se non vi piace, possiamo preparare un’altra cosa! " "Dato che siete così gentile, allora potrei avere un piatto di spaghetti alle vongole veraci? ", disse il collega. Era musica per le mie orecchie e, prima che il cameriere se ne andasse, vincendo la mia timidezza gli ordinai anch’io quel classico primo napoletano.

I due piatti alle vongole veraci arrivarono quando le colleghe e i colleghi avevano ormai finito di mangiare (più d’una o d’uno ben celando la loro insoddisfazione, se non addirittura il loro disgusto) le paste corte con panna e verdure, e noi due ci dedicammo con enorme piacere a quegli spaghetti, palesemente ammirati dalle colleghe e dai colleghi, che evidentemente pensarono: "Ah, se avessi avuto anch’io quel coraggio! "

Nei luoghi turistici italiani è secolare l’abitudine di servire anche ai connazionali dei piatti adattati al (presunto) gusto dei turisti stranieri (soprattutto angloamericani e tedeschi) . Il primo testimone di questo intollerabile andazzo fu forse quel romagnolo che aveva "risciacquato i panni in Arno" meglio di Alessandro Manzoni, Pellegrino Artusi, che nella ricetta 644 del suo famoso libro "La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene", del 1891, scriveva: "A Pompei, entrato con un mio compagno di viaggio in un ristorante in cui ci aveva preceduto una comitiva di tedeschi, uomini e donne, ci fu servito il medesimo trattamento di loro. Venuto il padrone a chiederci gentilmente se noi eravamo rimasti contenti, io mi permisi di fargli qualche osservazione sullo sbrodolio nauseoso dei condimenti ed ei mi rispose: ‘ Bisogna bene che la nostra cucina appaghi il gusto di questi signori forestieri, essendo quelli che ci danno il guadagno. ‘ " E, cento anni dopo l’Artusi, io ebbi praticamente la sua stessa sventura in un centrale ristorante di Sorrento (a Capri mi feci più furbo: dopo un’iniziale esperienza negativa vicino al porticciolo, la seconda volta m’inoltrai in uno dei punti più sperduti, per quanto fu possinile, dell’isoletta, dove fui trattato benissimo, pagando, fra l’altro, poco) .

Il personale dei ristoranti "turistici" viene, secondo me, già indottrinato dagli insegnanti degli Istituti alberghieri. Ebbi una volta l’occasione di visitare quello di Ottaviano, alle pendici del Vesuvio (c’era, negli ultimi anni Ottanta, un pranzo per professori di Lingue, tra i quali era presente anche il simpatico ed allora famoso Thomas Frank, britannico, illustre docente d’inglese a Napoli, alla "Federico Secondo") : gli studenti di quell’Istituto, ammaestrati, è chiaro, dai loro docenti, ci servirono un pranzo alquanto standardizzato, che si sarebbe potuto preparare benissimo anche al di là dell’oceano, e ciò che mi diede forse più fastidio fu la presenza fissa dietro di me di uno studente- cameriere (e tanti altri erano quelli dietro tutti i commensali, naturalmente), il cui unico compito era quello di precipitarsi a riempirmi il bicchiere di vino anche se avevo fatto un solo sorso, nonostante la bottiglia fosse chiaramente davanti a me e io non fossi paralizzato...

A cosa serve tutto questo se i turisti "veri" vengono in Italia (come vanno in tutto il mondo, del resto; ah, potessi riassaporare il "bacalhau" di Lisbona cucinato in cento modi diversi, la "sopa de mariscos" di Cascais o il "consommé de poissons" di Biarritz, la vera "salade niç oise" mangiata in Provenza, la "pizza à l’oignon" di qualche localino di Parigi!) per ammirare l’arte locale in tutte le sue forme e manifestazioni, anche in quella culinaria? Basta non arrivare a certi estremismi regionalistici che non piacciono neppure agli altri Italiani: una volta un Pisano verace, il consuocero di un mio zio, insistette per versarmi un bicchiere di vino nel brodo (era inverno), facendomi poi stare male tutta la notte...

Ma i turisti, in maggior parte, mi potrà obiettare qualcuno, sono incolti, e vengono da noi pretendendo di essere trattati come a casa loro. Beh, questi turisti farebbero meglio a rimanerci davvero, a casa loro, ma se proprio debbono venire ci sono abbastanza "Mc Donald’s " per soddisfare le loro esigenze!



Antonio Terracciano 12/11/2019 11:26 1 1344

Creative Commons LicenseQuesto racconto è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Antonio TerraccianoPrecedente di Antonio Terracciano

Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«Ben detto! Come quel signore tedesco che non sapendo la lingua italiana, sentì l’uomo seduto al tavolino di fronte dire "Replica" e ordinò al cameriere la stessa cosa, si vide portare un piatto di pasta e fagioli!»
Franca Merighi

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Ritratto di Antonio Terracciano:
Antonio Terracciano
 I suoi 100 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Originale discorso di un cittadino illuminato (10/10/2010)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Il futuro del calcio (13/01/2023)

Una proposta:
 
Esami di licenza media (12/06/2022)

Il racconto più letto:
 
La moglie, l'amante e la prostituta (Tre lingue) (08/03/2011, 2755 letture)


 Le poesie di Antonio Terracciano

Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it