Affacciata alla finestra della vita cercava il respiro dell’ essenza, un fiato da rimarginare e una vita da vivere…
Mise il costume bianco, quello che le faceva risaltare l’ abbronzatura, un colorare l’ anima, il grigiore di giorni senza sole le aveva fatto capire che il tempo non aspetta e bisogna andar avanti.
La storia con Paolo le aveva rubato il cuore, e adesso non aveva più le forze per ricominciare.
Andò in spiaggia, un leggero venticello le ricordava di essere viva perché i capelli le sfioravano il viso e la magia del mare le accarezzava il dolore.
Ciao, le disse una voce sopraggiunta all’ improvviso distogliendo i pensieri stanchi di Manuela. Ciao… ci conosciamo? E l’ uomo un po’ stupito della risposta, rimase di soppianto a guardarla. Come non ricordi? In realtà Manuela ricordava, ma voleva, comunque, lasciare ombra di mistero per non essere troppo preoccupata a queste cose che un tempo riteneva importanti. In realtà, aveva sempre sognato di essere gentile e il suo modo di fare era quello di una disponibilità con tutti. Non voleva più dare tanta importanza alle cose. Posso sedermi? Prego, fai pure la spiaggia è di tutti. Gli occhi di Manuela erano molto profondi, e quando proferì quelle parole, abbassò lo sguardo, un pò scocciata dell’ invadenza dell’ uomo. Massimiliano, il ghiaccio, ieri sera? Il vicino di casa? Ricordi? Si si… ciao.
Hai poi bevuto il Martini freddo? Si. Avrei voluto bere in tua compagnia, ma, avevi sonno ieri sera.
Manuela di risposta abbozzò uno sguardo, di quelli che fanno parlare… e disse: “ ho tanti pensieri, ma vedo che tu li conosci se non molli la presa e cerchi in tutti i modi di avere un dialogo…
Massimiliano era stato spiazzato, e a mala pena disse… se vuoi vado via...
Manuela disse non voglio essere scortese ma penso proprio tu debba farlo perché non sono di buona compagnia e per te potrebbe essere un danno se fossi scortese in qualche atteggiamento o parola.
Massimiliano si alzò e si spostò di un ombrellone dicendo: va bene, se posso dirti solo un’ ultima cosa… Dici pure … pronunciò Manuela…
Il costume è bellissimo… e tu altrettanto… e si allontanò appoggiandosi alla sedia a sdraio… inforcò gli occhiali e lesse un giornale.
Manuela sapeva che gli occhiali erano una parvenza e che al di là di essi lo sguardo si posava su di lei. Se lo sentiva addosso, e dopo un po’ con fare disinvolto lesse il suo libro non pensando più a quello che le succedeva intorno.
continua...