Ho il presentimento di aver cominciato a vivere partendo dalla fine.
Un po’ come quando, incuriosita dalla storia, mi ritrovo a leggere per primo l’ epilogo.
Qualcuno rabbrividirà all’ idea che si possa invertire l’ ordine delle priorità, ma a ben vedere se consideriamo che il tempo conserva una sua ciclicità, alla fine poco importa dove collochiamo il principio.
Solitamente è vero il contrario: conosco persone che farebbero carte false per conoscere il futuro, ossia per sapere come si risolveranno le proprie vicissitudini.
Pochi si domandano però in che modo questa conoscenza potrebbe influenzarli e quali deviazioni potrebbe subire il loro percorso che, per quanto ammantato d’oscurità, alla luce di questa interferenza potrebbe sprofondare in un abisso ancora più cupo.
Personalmente è come se al banchetto della conoscenza avessi cominciato a pasteggiare dal dolce (e per quanto sono golosa, non poteva che essere così!).
Tuttavia pur essendomi imbattuta per prima nella mèta anziché averla incontrata, come tutti, al termine del viaggio, il risultato non cambia.
Diciamo che è come se avessi saputo da sempre da dove sarei partita, forse perché il traguardo della mia vita precedente ha conservato in questa un punto d’ accesso che mi ha permesso di ricominciare dal momento esatto in cui mi ero interrotta, decollando consapevolmente proprio da quello che è stato il mio ultimo approdo.
Mi conosco, non sono capace a non darmi degli indizi, è più forte di me!
Devo farmi dei promemoria, qualcosa che mi aiuti a non perdermi i pezzi per strada. Un po’ come quando Pollicino, per ritrovare la via del ritorno, si lasciava alle spalle una scia di briciole.
Quante briciole ho disseminato sul mio cammino: briciole che so appartenere ad una pagnotta sbocconcellata in tempi sperduti nei recessi della memoria; frammenti di dejà-vu attraverso i quali sapevo sarei stata in grado di ricomporre il puzzle del ricordo.
Seguire quelle tracce, mi ha condotta alla tana del sogno: è da lì che le mie impronte provengono perché è da lì che mi son vista distintamente uscire allo scoperto.
Quelle orme hanno orientato i miei passi ancora prima che intraprendessi la mia avventura, mi hanno aiutata a riconoscere luoghi, persone e situazioni, a percepirli famigliari, a non sentirmi spersa in una trama all’ interno della quale non tutto è quel che sembra e ben poco sembra avere un filo logico.