Anno Domini 1033, Costantinopoli si appresta ad accogliere una nuova notte. In una stanza del castello della città, il templare Francesco, si toglie gli abiti conci di sudore per prepararsi al meritato riposo. Un piccolo ripasso mentale dell'accaduto giornaliero, accompagna i suoi gesti. Nudo, pronto per coricarsi, passa lo sguardo sul proprio corpo, che, spoglio delle ricche vesti, diventa uguale a quello del suo scudiero. Sorride tra se, entra sotto le coperte e si rannicchia in posizione fetale...
Anno 2010, l'assicuratore Giulio guarda la splendida luna che si sta alzando su Milano. Nonostante l'ora tarda, la convulsione della città continua a renderla viva, pulsante, caotica. I vestiti anneriti dallo smog, pesano sull'uomo; un senso di sporcizia insopportabile lo porta a spogliarsi. Nudo, alla finestra della sua stanza al 32° piano, ripensa al lavoro della giornata. Il letto alla sua destra è pronto per ospitarlo e, soltanto dopo qualche minuto, le coperte di flanella accarezzano il suo corpo rannicchiato...
A Costantinopoli, in una stanza del castello, una porta si apre. Francesco conosce quei passi e senza scomporsi aspetta. A Milano, Giulio sente spegnere la luce del bagno ed immobile cerca di calmare la propria emozione. In entrambi i letti, adesso le persone sono due: un uomo e una donna. Tutti sono fermi, i respiri si sentono a fatica, quasi contagiati l'uno dell'altro, attendono che il momento maturi. Gli odori intimi, iniziano a padroneggiare sotto le coperte di Costantinopoli, mentre a Milano, nascosti tra i profumi di preziosi saponi, stentano a manifestarsi, ma, presto anche in quell'alcova riescono a vincere. Passano i minuti ed il tepore del letto inizia ad accarezzare i corpi. A Costantinopoli, la donna muove delicatamente la mano verso il suo amato, che, prima ancora di essere toccato, percepisce quel movimento ed inizia ad eccitarsi. A Milano, invece, la donna infila la testa sotto le coperte per raggiungere la parte dell'uomo che lo differenzia da lei. Giulio è teso, sente il movimento, ma l'eccitazione arriva soltanto quando la delicata bocca della donna ha iniziato a cibarsi di quel pasto. Francesco si sente accarezzare dalla pelle dell'amante e una forza estrema, porta alla tensione massima la sua parte virile che, adesso, sembra scoppiare. Con un gesto delicato, l'uomo di Costantinopoli si pone sopra la donna; lei, di contrappunto, apre delicatamente le gambe per abbracciare il corpo dell'uomo. Adesso sono l'uno nell'altro... A Milano Giulio sente, finalmente, la turgidità necessaria ad andare avanti e, prima che tutto passi, penetra l'amante messa a carponi. I suoi movimenti frenetici, lo rendono simile ad un animale in preda al panico; un animale che scappa non si sa da cosa. A Costantinopoli, la passione dei due, è travolgente. I movimenti rotativi del ventre della donna eccitano all'esasperazione il templare che, nonostante stia violando il proprio voto di castità, gode spudoratamente dell'essere uomo. Appoggiandosi sulle proprie braccia tese si muove lentamente ascoltando tutto ciò che i sensi gli comandano. Poi, lentamente si scosta dall'amante e la volta. A Milano, Giulio continua la sua incomprensibile corsa verso il traguardo in maniera distaccata, egoistica, affrettata. La donna, non è parte dell'atto, ma lo subisce. Vorrebbe scappare da quella situazione, ma le circostanze glielo impediscono. A Costantinopoli, la sguardo di Francesco percorre il corpo della sua amante. La penombra gli fa apparire quella pelle più delicata di quello che è. Poi, un'irresistibile voglia di infilare il proprio viso tra i glutei che gli si pongono davanti, lo spinge al gesto. Odori immensamente forti, lo rapiscono. La sua lingua inizia a muoversi tra quelle labbra lontane dalla bocca mandando in delirio l'amante... A Milano, Giulio è alla fine del percorso, e da qualche secondo, ha preso in mano i capelli della donna ed ha iniziato a picchiarla. A Costantinopoli, Francesco si corica sopra l'amante accarezzandola con tutto il corpo. Ancora l'uno nell'altro si trasmettono il proprio amore. Mano nella mano affrontano, insieme, l'apice del piacere. A Milano Giulio esplode il proprio piacere manifestando una violenza inaudita sulla donna, poi, cade, appagato, sul letto. A Costantinopoli i due toccano il paradiso continuando a tenersi abbracciati urlandosi il proprio amore senza avere la necessità di parlare...
Anno 2010, nel bagno di una stanza al 32° piano nella città di Milano, una donna finisce di lavarsi le lacrime dagli occhi gonfi, poi, ricontando il suo guadagno si rituffa nella caotica metropoli pronta per un'altra offesa.
Anno Domini 1033, a Costantinopoli due deliziosi amanti condividono il proprio letto anche dopo aver fatto l'amore. I loro sensi sono liberi, il loro calore amalgamato, i loro profumi mescolati. Nella povertà della storia essi hanno trovato il modo giusto di vivere.