Visitatori in 24 ore: 8346 1126 persone sono online Lettori online: 1126
Poesie pubblicate: 361’347 Autori attivi: 7’477 Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
♦ Stefano Drakul Canepa
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura
Stampa il tuo libro
Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci genericiGuida contro le truffe sui farmaci generici. Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi
Parte 4 della raccolta "Racconti da sette minuti " di Silvana Poccioni (11 racconti) Frammenti di storie tra passato e futuro
Amnesia (una storia cilena)
Sociale e Cronaca
Si fermò d’improvviso sul marciapiede, tra una vetrina e l’altra, come una bambola bloccata da un guasto del meccanismo interno. La fiumana di passanti frettolosi le scorreva accanto, muovendosi in direzioni opposte, spintonandola, facendola vacillare come un birillo colpito di striscio. Perché si trovava in quel luogo, a quell’ora? Dove stava andando? Il panico le dilagò nello stomaco, risalendo come un groppo a chiuderle la gola. D’istinto si voltò intorno, a cercare lo specchio di una vetrina, per vedersi, per orientarsi, per tentare di capire, magari dall’abbigliamento, dove fosse diretta: un paio di jeans un po’ sdruciti, una camicetta fiorata, scarpe da ginnastica. A nessun appuntamento importante poteva recarsi vestita così. Guardò l’orologio: le 18.00. Non si trattava neppure di lavoro, ammesso che il suo fosse un impiego 8.00-15.00 ! E dunque? Con la mente annebbiata, nello spasimo di una soluzione, una qualunque, purché immediata, si avviò al sottopassaggio della metropolitana, scendendo frettolosamente le scale, come se il tempo per l’ultima fermata stesse ormai per scadere. La musica cilena del gruppo di Horatio si diffondeva nella penombra affollata con un ritmo coinvolgente e rassicurante. Per inerzia, quasi percorrendo una via sempre percorsa, si avvicinò alle note come ad un amico da cui si sa con certezza di poter essere aiutati in un momento di disperante solitudine. Il pezzo degli Inti Illimani stava terminando, nel vento del sikus, attorcigliato alle note cariche di ritmo discendente nella spirale elettrica della chitarra. Una pausa riempita dal vocio disordinato della metro.
Aveva solo quattro anni in quell’11 settembre del 1973. Nel palazzo presidenziale, a Santiago, si divertiva a gironzolare nelle grandi sale, riccamente arredate, mentre Rosana, sua madre, faceva le pulizie. Il Presidente Allende trattava quella donna semplice e fedele come una figlia, anche se era una serva, e per la piccola aveva sempre qualche dolcetto, che tirava fuori dalle tasche della giacca, a sorpresa. Una volta le aveva fatto assaggiare persino un goccio della sua chicha freschissima, e lei aveva provato un profondo orgoglio nell’avvertire un leggero giramento di testa, si era sentita già grande. Quell’11 settembre, invece, si scatenò l’inferno a la Moneda, d’improvviso, mentre giocava a nascondersi dietro i pesanti tendaggi dei balconi: da lì vide ammazzare sua madre, che urlava al presidente di mettersi in salvo, mentre i sicari di Pinochet distruggevano ogni cosa, il mobilio prezioso, la sua mamma, la gioia di vivere, l’innocenza dell’infanzia ormai violata. Era troppo piccola perché se ne temesse la pericolosa testimonianza o la denuncia. Il Generale la risparmiò, affidandola a dei contadini che abitavano a Putre, un grazioso villaggio aymara, sull’altopiano, a 3500 metri sul livello del mare. Per tre giorni non ricordò nulla, né chi fosse né tanto meno cosa fosse accaduto nel palazzo. Un’amnesia che le permise di superare quel trauma infantile senza perdere se stessa, se non di tanto in tanto; una perdita della memoria breve, una rimozione inconscia dell’orrore e della disperazione, che la salvò allora e continuava a salvarla ora, che aveva compiuto quarant’anni.
- Anita! – le urlò Jose Miguel, con la quijada ancora vibrante tra le mani, il viso contratto dall’ira – Te ne vai per un pacchetto di Luki Strike e ci lasci qui a suonare in tre! Prendi il tuo strumento e mettici l’anima, por favor ! - Afferrò istintivamente il charango poggiato ai piedi di Jorge, ne accarezzò la cassa armonica col palmo sudato della mano.
Chiuse gli occhi e con le dita fece vibrare la corda centrale, il cuore della scala. Il suono cristallino dell’altopiano le inondò il corpo e la mente.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.
Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.
La bacheca del racconto:
Sentito ricordo di una triste storia. (Antonio Terracciano)
Silvana Poccioni ha pubblicato in:
Festa delle Donne 2010 Autori Vari Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia