la musica stride col paesaggio bucolico, i bassi fanno tremare l'aria, sento vacillare l'eco di un sax lontano.
sono in pace col mondo e con me stessa, la musica nella testa sconfina oltre i neri pensieri ed in sordina cresce
fino ad un frastuono di archi percussioni ed elettrizzanti arpeggi sò che il vicinato non è contento a parte
la giovane coppia che fuma spinelli e senz'altro ama il rock duro....La giornata è alla fine è l'ora dei ritorni a casa
gli appartamenti si riempiono di voci eppure è come se fossi sola nell'universo io e la musica a palla dentro le orecchie
fin dentro l'anima trame di silenzio appese al gorgogliare vibrante delle note. Mentre il cd continua a girare sullo stereo
quasi esplode in petto l'assolo di chitarre elettriche frantumando dubbi laceranti sui peccati degli angeli. Ma gli angeli ascoltano solo musica d'archi..solo note celesti..il tempo scorre veloce inciampando in sospiri dell'anima, gli occhi umidi svelano la dolcezza di quelle note graffianti....
è un demone con la voce suadente a cantare per gli angeli....si alza delicato un refolo di vento le chiome degli alberi
sembrano ondeggiare seguendo il rigo del pentagramma....che si sgrana piangendo come un coro solenne.
la musica stride col paesaggio attorno ma io sono in pace col mondo.
voglio una musica che sanguini per elevarmi a Dio il resto è solo spazio senza suono, canzone muta, rabbia che uccide
meglio una musica che sanguini....per non morire