Quando il velo del presunto reale si squarcia per motivi a volte ignoti e altre volte volute, ci inoltriamo lentamente nello spazio atemporale, dove tutto avviene al di fuori della ragione e del tempo che scorre. Molte persone, chiamano questi accadimenti miracoli, altri non si danno nessuna spiegazione e nemmeno ne parlano, altri ancora hanno il coraggio di raccontarsi in queste esperienze vissute che non seguono nessuna ragione, questi a volte passano per persone strane o persone dotate di una tale fantasia che, prendendo corpo nelle loro menti, annulla quella parte del razionale che è solo una minima parte costituitasi della ragione, annullando la vera essenza di ognuno di noi. Essenza che in momenti speciali, traumatici, di forte stress o stati di energico benessere psichico viene fuori squarciando il velo del reale chiamato, resentandosi con forza nella pseudo realtà che viviamo, sconvolge la prassi mentale e ci trasporta nel mondo della meraviglia.
All’età di undici anni, un ragazzino introverso e sospettoso di tutto, ogni giorno, mentre camminava per andare a scuola sentiva dentro di sé, con certezza assoluta che la sua anima poteva stare nel suo corpo, ma poteva benissimo stare in qualsiasi altro corpo diverso dal suo. In pratica avvertiva intensamente il corpo come un vestito da poter cambiare quando voleva.
A dodici anni, un altro episodio squarciò il velo del reale. Mentre stava giocando in casa, la madre entrò piangendo nella sua stanza, gli raccontò che era addolorata perché era morto un bambino nato da poco e che era dispiaciuta di non averlo visto vivo. Il ragazzo in questione non si scompose, pregò un attimo, poi disse alla madre di ritornare dal bambino morto. La madre comprò dei fiori e piangendo andò dal piccolo morto. Una volta entrata, vide il bambino nella bara, depositò i fiori sul corpicino, e mentre ciò accadeva, il neonato morto da poche ore aprì gli occhi e si mosse. Gli strilli delle persone che assistettero alla scena invasero la casa, poitutto ritornò normale nel percorso precostituito della nostra dimensione. Questa storia fu raccontata da tutti i presenti per mesi e passò di bocca in bocca per molto tempo in tutti i vicoli di Napoli.
Altro episodio.
Un giorno il nonno del ragazzo il cui nome era Pa, dopo una lunga è grave malattia entrò in coma. Tutti in casa pregavano il Signore Dio di accoglierlo presto nel Suo regno, era di mattina presto e pioveva, Pa guardò l’orologio è disse a tutti:“Mio nonno morirà alle cinque precise della notte”. Alle cinque della notte, precisamente all'ora che Pa disse, suo nonno spirò il suo ultimo respiro.
Altro episodio.
Cresciuto, Pa all’età di vent'anni assistette la zia moribonda. Mentre la poverina lottava e si dimenava per non farsi strappare l’anima dalla morte, improvvisamente Pa, provò un tale sentimento d’amore verso questa zia che la stanza s’illuminò. La zia morì poco dopo quest'avvenimento. Pa scrisse a riguardo delle poesie colme d'amore che ancora conserva gelosamente, mai aveva scritto poesie prima di tale evento.
Si squarcia il velo a volte, ci mostra l’essenza del nostro vero essere.
Altro episodio.
Era una domenica qualsiasi, Pa stava mangiando con i suoi genitori. Improvvisamente avvertì dentro di lui il desiderio di affacciarsi alla finestra di casa. Piano si alzò dalla tavola, lentamente raggiunse la finestra e affacciatosi sentì il richiamo di guardare in alto nel cielo. Rimase per un attimo esterrefatto, un ufo di colore tra il viola e l'arancione mescolato, stava immobile nel cielo, fermo. Paebbe l’impressione che era apparso in quel preciso istante sopra la sua testa per farsi notare, chiamò i genitori che meravigliati osservarono il disco, o oggetto sconosciuto, anch'essi con stupore. Il disco rimase fermo per due minuti, poi lo stesso a scatti sfidando ogni forza di gravità, salì nel cielo scomparendo alla loro vista con una velocità impressionante. Pa sapeva che affacciandosi alla finestra di casa sua sarebbe stato testimone di una meravigliosa sorpresa.
Il velo del razionale si squarciò … intravidi altro da noi.
Altro episodio.
Mentre Pa nella sua casa ascoltava musica e stava seduto alla scrivania per partorire poesie, improvvisamente una luce entrò dalla finestra nella sua stanza, lo colpì nella mente e nel cuore, Pa si sentì prima piccolo come un pelo di una zampa di formica, poi ebbe paura dell’amore che provava, come non fosse capace di contenerlo, fu un sentimento così forte che stette sveglio a goderselo per l’intera notte passatagli la paura, Pa si avvertì tutt’uno con l’universo. Magia dell'Amore. Il velo si squarcia e ci mostra la nostra vera essenza quando meno ce lo aspettiamo.
Tanti altri episodi sono capitati a Pa, eventi che non ha voluto raccontare in quanto intimi e preziosi, ricchissimi d'amore e di misteri. Siamo multidimensionali e non ce ne rendiamo conto,abbiamo smarrito il nostro vero seme spirituale e insieme ad esso la capacità di osservare il reale svolgersi di ogni cosa.
Certamente tutto questo non è un racconto di fantasie, sono testimonianza di dimensioni diverse del nostro vivere il quotidiano che è prassi comune. Fortunatamente, esistono per noi tutti, altre dimensioni e altre forme di sentire e vivere diversamente la vita precostituita. Bisogna solo aprire i veri occhi di dentro e osservare.
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