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L'ultimo umano - Prima e seconda puntata

Fantascienza


M'è balenata in testa un'idea,
scriverò un racconto parlando di me,
una storia fantasy, romantica, sognante,
fatta di momenti suggestivi e immagini,
riportate vivide alla mente attenta,
che leggendo vede, me che sto scrivendo.
Vorrei farlo anche in collaborazione,
se lo leggerai e vorrai continuare,

nelle varie fasi, chiamiamole puntate,
potrai commentare, darmi indicazioni,
per cosa vorresti accada nella storia,
così che diventi in parte un po' anche tua.
Cosa te ne pare, non è complicato,
basta un tuo commento e cambia un po' la trama,
oppure potresti apprezzare e basta,
quello che avrai letto e attendere fremendo,
quello che accadrà, alla prossima puntata.

Prima puntata

È strano come nascono le storie,
certo, sono uno scrittore
ed ho una fervida immaginazione,
ma ritrovarmi a scrivere di me, che sto scrivendo,
forse le batte tutte, non ti pare?
Sto rivolgendomi a te, dall'altra parte,
che stai leggendo queste poche righe,
non è rivolto a un voi questo racconto,
è troppo intimo per destinarlo a tutti.
pochi ma buoni, sono i miei amici,
uno di questi, Biagio, è un non vedente,
mi vuole un bene dell'anima, è un brav'uomo,
ha sopportato i miei sfoghi tante volte.
Se penso che non ci vede, poveretto,
ed ha sentito le urla che ho tirato,
quando ho sofferto per un amore insolito,
nato e finito in giro a pochi mesi.
Ma non di questo voglio raccontare,
potrà servire a capirne le ragioni,
voglio parlare di me, della mia vita,
di quanto sono riuscito a sopportare.
Certo, dev'essere breve, conciso e coinvolgente,
non posso correre il rischio di annoiarti.

Io sono Alephso, questo è il nome d'arte,
se ti spiegassi che cosa vuole dire,
ti lascerei in testa tanta confusione
che m'odieresti, per cui non te lo spiego.
Alessandro, Ale per gli amici,
per una lunga parte della vita,
m'hanno chiamato Sandro,
poi ho cambiato e insieme ad altre cose,
ho scelto Ale che mi suona meglio.
Mia madre, Rita, che m'ha messo al mondo,
non m'ha dotato come tutti gli altri,
d'avere un padre che mi indirizzasse,
su come fare a capire le ragazze.
Per cui, figlio unico, di ragazza madre,
te l'assicuro, ho fatto una fatica,
per ritrovarmi con una fidanzata,
che fosse facile ad un uomo da gestire.
Forse, il segreto, scopro a 50 anni,
è che non sono gestibili per niente,
anzi, che vogliono gestire tutto loro,
ma ormai, purtroppo, c'è troppa carne al fuoco,
e non si sentono più di cucinarla.
Orso che sono, nella mia caverna,
avrai capito che ci vivo solo.
Parenti ormai, me ne sono rimasti pochi,
qualche sorella di mia madre,
che vive a più di mille chilometri
da dove vivo adesso e che non sa più nemmeno
se sono ancora al mondo.
Quindi se sto dicendo solo,
è proprio solo, non fraintendiamo,
non cerco comprensione,
solo che serve per capire,
in quale situazione è ambientato il mio racconto.
Avrai notato che sto cambiando stile,
prima era metrico, fino a poco fa,
adesso piano piano, lentamente,
cercherò di passare sul confidenziale.
Quindi sono solo, ho 50 anni e scrivo,
non per vivere, soltanto per piacere.
Devo cercare adesso di farti immaginare
cosa mi passa ogni tanto per la mente,
occhio, che è strano tanto,
d'altronde non mi manca certo la fantasia.
Dunque, qualche volta ho la sensazione,
di essere unico al mondo, con dei poteri straordinari,
tutti possono sentire ciò che penso,
certo, anche gli altri riescono a sentirsi,
solo che soltanto fra pochi nelle vicinanze
ed a differenza di me, loro lo sanno.
Anche tu, ammettilo, lo sapevi già,
che avevo scritto questa cosa,
ma hai voluto leggerla per cercare conferma,
come se fosse un gioco, uno spettacolo al quale
non riesci a rinunciare, senti i miei pensieri,
capisci cosa sto facendo e poi vieni a curiosare
su quello che hai capito.
Ed in questo internet fa la propria parte,
perché puoi benissimo leggere i miei scritti,
standotene in casa senza troppi fastidi.
Vogliamo provare? Aspetta, penso al burro,
hai visto, ho scritto burro, guarda che è strano forte.
Sarà strano per te, ma per me che sto da questa parte,
è una tortura solo a non pensarci,
pensare ad altro, come per esempio,
che questa sera ho amici a casa mia,
mi devo mettere a fare da mangiare,
c'è la cucina che è ancora sottosopra,
quindi per ora ti lascio un po' a riflettere
su quello che hai potuto leggere di questo bel racconto,
tanto non ci perdiamo di vista, o meglio, di pensieri,
pancetta e uova, spaghetti carbonara.

Dunque, dove eravamo rimasti?
Ah ecco, ci siamo divertiti ieri sera dai,
hai sentito come canto Louis Armstrong?
mi viene bene bene quando c'ho la voce rauca
perché ho cantato troppo, simpatici i miei amici, che ne dici?
Ops, certo, tu hai potuto solo sentire i miei pensieri,
quelli delle persone che erano in casa con me no,
o forse vi siete organizzati, avete fatto in modo che
una fitta rete di comunicazione mi circondi quasi sempre,
così che chi mi sta vicino possa trasmettere il suo pensiero
ad altri, nelle vicinanze e questo possa essere inserito
in un qualche strano sistema di comunicazione, non radio o TV,
qualcosa di cui io non sono al corrente dell'esistenza,
ma che consente di divulgare nell'etere
quello che mi succede attorno in modo da confutare, confermare,
all'istante il mio pensiero, che, ripeto, possono sentire tutti,
ma io non lo so, o meglio, non sono informato di questa cosa.
Una specie di web cam, fatta di orecchi, occhi, forse anche nasi,
se penso a quello di Biagio, quello non ci vede, ma gli odori,
li sente da chilometri, mi ricordo un giorno,
eravamo insieme a Bergamo, a Brembate per l'esattezza,
un paesino della bassa bergamasca,
scende dalla macchina e mi fa "che odore di neve", l'ho guardato
un po' ridendo, non aveva nevicato e gliel'ho detto e lui,
"tranquillo, sulle montagne qui attorno ha nevicato",
guardo in lontananza e mi accorgo che è vero,
sulle montagne c'era il primo cappuccio di neve,
era ottobre, ma la cosa inverosimile è che la montagna
più vicina sarà stata distante almeno cento chilometri.
Ma adesso, cosa fai, dormi? Sono le 4 del mattino,
mi capita spesso da un po' di tempo a questa parte,
mi alzo per andare in bagno, sai, l'età, e poi mi fermo davanti
al computer e magari mi metto a scrivere,
sono i momenti migliori, ancora spruzzato di sogni,
ma sveglio quanto basta per scrivere e dire le mie stupidate.
Quindi dormi, me lo chiedo, sai perché, sono convinto che
tu non sei come me e tu lo sai benissimo,
io sono uno degli ultimi esseri umani sulla Terra,
che è stata, nel corso dei secoli, pian piano popolata, colonizzata,
da persone che vengono da un altro pianeta,
uguali a noi esseri umani, non fosse per qualche
leggera differenza, come ad esempio il clima.
Ammettilo, state agendo sul clima del pianeta per surriscaldarlo
e fare in modo che diventi meglio rispondente
alle vostre esigenze, perché voi state bene ad una temperatura
dai 35 gradi in su, basta vedervi al mare qui in Sicilia,
stesi al sole come delle lucertole a 45 gradi senza che vi esca
la benché minima goccia di sudore, mentre io grondo
come un somaro, certo, non lo sapevi che gli asini sudano?
T' accorgi che ogni tanto parlo di voi? avevo detto che questo
racconto dovrà essere intimo, un ragionamento fra me e te,
ma se tu fai parte di quelli che sono venuti a vivere
su questo pianeta, è inevitabile che ogni tanto parli di voi,
oh, potresti essere anche tu un terrestre come me,
magari, come me, ogni tanto fai di questi pensieri,
ma non t'è mai venuto in mente di metterli per iscritto.
Vedi, il fatto è che noi terrestri, se non sono rimasto l'ultimo,
abbiamo un'attività celebrale molto forte nell'atto di pensare,
ma non siamo in grado di percepire o sentire i pensieri degli altri,
quindi, in questa storia, siamo svantaggiati, perché tutti sentono
quello che pensiamo, ma noi non sentiamo niente,
anzi meglio, non ne sappiamo niente e quindi gli altri
hanno buon gioco ad organizzare le cose senza farcelo sapere.
Ma tu dormi, anzi, dormi? No, perché se è si,
forse ho qualche speranza di fare qualcosa
senza che tu te ne accorga, anche se so che c'è sempre
qualcuno che registra tutto e quando ti sveglierai,
potrai vedere il riassunto dell'ultima puntata di
"La vita dell'ultimo uomo" o "Uomo, che strana creatura"
o ancora "Conosci meglio chi abitava questo pianeta".

Seconda puntata

Ci sono alcune cose che devi sapere,
questo pianeta ha cominciato ad essere colonizzato
qualche migliaio di anni fa e parecchi reperti e ritrovati
attestano che gli esseri umani, avevano raggiunto
un livello di civiltà elevata, ma poi, ad un certo punto,
non si sa bene cosa sia successo, sono regrediti
e hanno perso ogni cognizione tecnologica.
Per ese

mpio, sapevano volare, avevano costruito velivoli,
in grado di sollevarsi da terra e trasportare persone.
Ma ecco che arrivarono altri esseri, su macchine volanti.
Giusto il tempo di lasciare qualche traccia qui e la,
e della tecnologia degli umani non si seppe più nulla.
Cosa ti viene in mente? Proprio così, quelli che arrivarono
sulle macchine volanti, erano i tuoi antenati e pian piano,
senza uccidere nessuno, semplicemente guidando gli eventi,
provocarono anche un calo demografico altissimo
fra gli umani, mentre loro crescevano di numero
costituendo famiglie che tenevano ben saldi
i rapporti con le altre famiglie, così da formare una rete
di comunicazione psichica, che coprisse l'intero pianeta.
È stato a questo punto che alcuni scienziati si accorsero
del potenziale incredibile che avevano gli umani,
i loro pensieri, si potevano percepire
a centinaia di chilometri di distanza ed erano nitidi,
senza fruscii o interferenze come invece erano i loro.
e lo constatarono grazie alla rete che avevano formato.
L'informazione di ciò che stava pensando e facendo,
un essere umano, percorreva tutto il pianeta in un attimo,
viaggiando su alte frequenze, le informazioni che riportava
la rete psichica invece, arrivavano qualche secondo dopo,
in base alla distanza e potevano confermare che quei pensieri
erano proprio di quell'umano che stava facendo quella cosa.
Questo studio permise di percepire sulle alte frequenze
e aumentò considerevolmente il campo d'azione dei discesi,
li chiamerò così in quanto arrivati da qualche parte lassù.

Questa sperimentazione è ancora in corso, è stato consentito
e a volte addirittura favorito, che alcuni umani
potessero continuare a procreare, mentre era proibito
che si formassero coppie fra umani e discesi.
La trasgressione era punita con il disconoscimento
e la conseguente adozione del piccolo nato,
al quale veniva effettuato un piccolo intervento chirurgico
senza postumi ne traumi, che inibiva la parte del cervello
attraverso la quale si potevano percepire i pensieri.
La coppia che aveva fatto la trasgressione,
veniva messa in condizione di non riuscire più
a sostenersi economicamente, mentre psicologi e scienziati,
facevano opera di convincimento sul disceso,
affinché lasciasse l'umano e non facessero altri figli.
I bambini che nascevano da queste unioni,
erano praticamente discesi, non ereditavano niente
dagli umani, nemmeno quelle poche caratteristiche diverse,
gli veniva inibito di percepire i pensieri,
per non consentire loro di cercare il genitore umano,
nell'eventualità fossero venuti a conoscenza dell'adozione.
Uno scienziato studiò poi un metodo per cui,
attraverso una piccola scossa elettrica, data al feto,
ancora in formazione, si potesse inibire la percezione
e venne quindi presa una decisione politica
atta a controllare meglio la struttura sociale,
un gruppo autodeterminato di eletti,
iniziò a far effettuare questo intervento ai nuovi nati
della loro stessa specie, riservando la percezione
solo a famiglie addestrate con il compito di manipolare
la nuova società di umani e discesi che si stava formando.
Presto si instasurò una dittatura globale, gli eletti
assunsero il controllo di tutto pianeta,
nascosero ogni traccia di tecnologia,
alla quale solo loro avrebbero potuto accedere
e che avrebbero ripristinato nel corso degli anni.
Con queste premesse, ricominciò a strutturarsi la società.
Dai, non è complicato, tu sei al 99, 99 per cento non terrestre
ma non puoi rendertene conto, non senti i pensieri degli altri
perché t'è stato inibito e credi che questo non sia altro che
il solito racconto di fantascienza un po' confuso e sfasato.
Per carità, potresti anche essere terrestre,
nel corso dei secoli è stata salvaguardata qualche famiglia,
hanno sempre, tutti dei problemi relativi alla loro nascita,
figli di ragazza madre, adottati orfani, trovatelli e così via.
Le poche famiglie terrestri, vengono tenute sotto controllo,
anche perché sono oggetto di studio da parte degli eletti
che aspirano ad ottenere la capacità sia di trasmettere
che di percepire i pensieri, in ogni parte del globo terrestre.

Alephso 21/11/2012 12:46 2012

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Il primo racconto pubblicato:
 
La voce del mondo (13/08/2012)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
L'ultimo umano - Quinta e ultima puntata (25/11/2012)

Una proposta:
 
Bambini dentro (18/09/2012)

Il racconto più letto:
 
Ti posso offrire un caffè (21/09/2012, 5172 letture)


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