… Un giorno nella vecchia torre, arriva una lettera, il destinatario è assente. Un tipo, non più giovane ma, con lo spirito di un venticinquenne, ancora desideroso di perdersi in un tramonto, riflesso in uno sguardo. È in riva al mare ammirandone la bellezza, inebriandosi della sua brezza. Quella torre l’ aveva desiderata e cercata tanto, da sempre presente nei suoi scritti, da sempre compagna dolce e silenziosa dei suoi pensieri. L’ opportunità, inaspettata, si presentò dopo aver conosciuto Alexia, sua intima amica. Lei nei suoi infiniti giri per l’ Italia e oltre, nel cercare vecchi casali e costruzioni in disuso, da restaurare, mentre percorreva la litoranea tra La Spezia e Genova le si presentò all’ improvviso, attraversando le cinque terre, dopo l’ ennesima curva, un’ incantevole visione. Quattro promontori uno di fila all’ altro e, sul secondo, contando dal più esterno, si ergeva dominando quell’ area di mare, una piccola torre, con sottostante una piccola spiaggia inviolata. Ha subito pensato a lui.
Alexia…
Con abbastanza meno anni di lui, non molto alta, asciutta, lunghi capelli castani, occhi dello stesso colore, belli ed espressivi, un bel viso fresco, giovane, con la bocca ben disegnata e labbra non affatto fini, un corpo sinuoso, tonico, con uno splendido seno, non grande ma, ben proporzionato e sodo, in due parole un bellissimo esemplare del genere femminile. Figlia unica, un carattere socievole, sensibile, molto dolce con chi ama ma, anche molto gelosa e suscettibile, le piace organizzare, gestire, un’ anima forte e dolce nello stesso tempo. Gestisce delle proprietà di famiglia, tre agriturismo, due in Toscana ed uno nell’ alto Lazio, ed altre acquistate con i loro proventi, tra cui alcuni rustici che ha ristrutturato e occasionalmente affitta, tra questi la vecchia torre sul mare.
Ha conosciuto Sante in occasione di una manifestazione, organizzata dalla Pro Loco della sua cittadina, una grigliata sulla spiaggia,; si sono piaciuti subito.
Lui era arrivato in moto, vicino la spiaggia, attirato dal grande falò e, da quell’ immensa distesa d’ acqua con il suo melodioso sottofondo, confuso ed unito al crepitio del fuoco ma, la sua attenzione in quel momento venne attratta da due splendidi riflessi, uno proveniente dal mare, creato dalla delicatezza della luna e, l’ altro dal dolce bagliore dei suoi occhi… L’ alba li trovò ancora lì in riva, l’ uno accanto all’ altra che si sfioravano con gli sguardi, si accarezzavano di parole, si abbracciavano con le anime, con il fuoco ormai ridotto in cenere ma, con i loro cuori che ardevano di puro sentimento.
Alexia…
Artefice con la sua insistenza e, credendo in lui, al suo ingresso nel mondo letterario, si, uno scrittore ma, questo non è stato mai il suo impiego, di lavori ne aveva fatti tanti, non sapendo la sua dote nascosta di artista, scoperta per caso,; spronando ed assecondando le sue passioni, tra cui disegnare, dipingere, leggere e immergersi nella natura. Così grazie ad alcune sue conoscenze, riuscì a far pubblicare i suoi scritti, incoraggiata dal discreto successo notato tra chi casualmente leggeva i suoi “ pensieri”.
Sante nel tornare, trova sotto l’ uscio, la lettera d’ invito, nella quale era chiamato alla presentazione del suo libro in un’ importante libreria di Parigi. Nel leggerlo, il primo pensiero è dare subito la notizia ad Alexia, per farla partecipe dell’ avvenimento e, far sapere che il suo interessamento in merito, ha prodotto i suoi frutti. Entrambi contenti e felici per il risultato ottenuto, rimasero d’ accordo che da lì a tre giorni, si sarebbero visti in albergo al “ Novotel Paris Les Halles” vicino alla stazione Chatelet/Les Halles di Parigi, che Alexia già conosceva, per esserci stata tra i suoi tanti itinerari per il mondo. Lei subito, sommergendolo con tutte le raccomandazioni e attenzioni possibili, tra le tante quella di non dimenticarsi nulla, poi sempre la stessa che gli ripete ogni volta;
<< mi raccomando, non vestirti come il tuo solito>>…
Lasciandosi con un tenero bacio.