Siamo alle soglie del 2006, un nuovo anno che tutti noi ci auguriamo sia migliore di quello passato.
Soffermandoci un attimo, su questo augurio potremmo pensare che solo con un po’ di umiltà, buona volontà e non solo, ma anche con le nostre opere, potremmo avere la certezza che ciò che desideriamo potrebbe divenire realtà.
Molti sono i proponimenti e le mete che ci prefiggiamo, purtroppo il più delle volte tutto rimane pura utopia!
Il 2006 anno della carità missionaria…..…. Che grande parola!
Pensando a questo mi viene in mente un uomo, che non tutti conoscono, che io attraverso la lettura di un libro ho imparato ad amare, il suo nome è Padre Damiano.
Giuseppe Veuster nasce nel 1840, a 20 anni entra a far parte della “ Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria”, nella quale prenderà il nome di Damiano. Parte poi come missionario nelle isole Hawaii ed anni dopo chiede di poter dividere le sofferenze nel campo dei lebbrosi di Modokai.
Il Padre lavora senza risparmiare se stesso dalle fatiche, dagli stenti, per poter regalare uno spicchio di paradiso a coloro che vivono nell’ inferno della sofferenza della mutilazione del corpo e nella più completa disperazione dell’ anima.
Dopo anni di estenuante lavoro( sempre nell’ amore di Gesù anche lui condivide la stessa sorte dei suoi fratelli e muore nel 1889 di lebbra.
Quello che vorrei Vi arrivasse, è che ognuno di noi nel nostro piccolo, nel quotidiano potrebbe essere un missionario. Basterebbe tendere una mano a chi ci chiede aiuto e vedere nel volto dell’ ammalato, del sofferente, del bisognoso, quello di Nostro Signore!
Non è necessario andare lontano in paesi remoti, Gesù non ci chiede questo (non tutti ci chiamiamo Damiano), basterebbe girare l’ angolo della strada, quella più vicina a noi per dare un po’ del nostro amore o solo un sorriso a chi tanto ne ha bisogno.
Noi siamo fortunati, diamo un po’ della nostra fortuna a chi non ne ha, questo per me vuol dire essere missionari…!
Ci sono persone che dicono di non essere credenti, senza sapere che hanno dentro di loro la scintilla divina, che si accende ogni qualvolta tendono una mano………..!