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628 persone sono online 1 autore online Lettori online: 627Poesie pubblicate: 363’899Autori attivi: 7’452
Gli ultimi 5 iscritti: Lucia Silvestri - Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63
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Intanto, durante quella stessa mattinata, erano avvenute baruffe tra i mafiosi ed era stato commesso un omicidio. Il mafioso in chiesa ritornò tosto per recuperar l’ arma, ma il sacerdote disse di averla, per sicurezza, consegnata in
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Una mattina d’ agosto, la mafia ringraziò un anziano uomo comune che le aveva ceduto il passo. Procedendo nel cammino, l’ uomo anziano inciampò in un sasso e cadde bocconi disteso, con le braccia aperte a croce e lo sguardo
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I gommoni scivolavano veloci tra le pieghe della laguna. I motori ronzavano come un volo di calabroni inquieti, ma non disturbavano il silenzio: era come se fosse il respiro dell’ acqua a guidarci, più forte di ogni rumore. Eravamo in
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il profumo dei gelsomini
L’aria, qui in Puglia, sa di salsedine e di gelsomini, un intreccio dolce e amaro che si posa sulla pelle come un veloinvisibile. Una brezza calda, carica di sussurri antichi, di echi di lingue che il tempo ha quasi
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La Bugia uscì di casa appena fu giorno. No. Appena fu giorno, la Bugia uscì di casa. Ancora no. Il Giorno uscì di casa appena vide la Bugia. Insomma! Il Giorno e la Bugia uscirono di casa insieme, dandosi battaglia non appena si
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Giorgio non era disposto ad essere “ uno come tanti”. Suo padre gli aveva insegnato a “ donare e fuggire”, la vanagloria non è cibo buono da gustare, né soggetto con cui stringere alleanza.
Uscendo dalla scuola,
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Riccardo, il figlio maggiore di Lucia, di dieci anni, si chiedeva dove fosse andato Gino, suo fratello minore, un bimbetto di quattro anni, spaventato dal racconto del lupo nero, che gli aveva letto suo nonno Peppe. Lo cercò e lo chiamò in
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Erano passati anni e anni ed il libro di Alex e Grace giaceva ammuffito nel sottoscala della biblioteca di Harlem, New Jork continuava a vivere e a morire e le lapidi dei ragazzi erano vestite dalla penombra di quella fresca serata di primavera. A
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Il monte era alto, la sua cima si elevava a picco sul mare. Fu sulla sua cima che mi ritrovai in un batter d’ali. Era solo un sogno. L’aria era afosa, il cielo ricoperto di nubi dense di un grigio feroce, spaventosamente decise a scagliare giù un
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Un uomo scrisse sul muro, con il nero carbone, una parola di dolore: “ Morte”. La gente spaventa corse via veloce. Scrisse quell’ uomo sul muro due parole di dolore: “ Dolore, Morte”. Nessuno si fermò per leggere e
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Quel giorno una cicogna rosa sorvolava il cielo sopra Firenze. Era in viaggio da nove mesitenendo stretto nel becco il suo carico prezioso. Ma era la prima volta che passava dalla città di Dante e prima di giungere a destinazione per fare la
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Nell’atelier, l’artista fissa la tela bianca con occhi avidi e un’ispirazione improvvisa, una brezza leggera danzante nell’aria, lo spinge a creare. Un’immagine sfocata prende forma nella sua mente e la tela bianca diventa una sinfonia di colori e
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Una storia viene da lontano trasportata dalle onde del mare. È una storia che nasce dove finisce la vita ed inizia l’attesa.
La terra l’ascolta distratta confondendola tra le mille che spiaggiano ogni giorno negli occhi di spettatori ammaliati da
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Se vent’ anni fa qualcuno mi avesse chiesto se in Venelandia sarebbe stato possibile che i cittadini si odiassero tra loro -vicini, amici, colleghi, persino membri della stessa famiglia-, la mia risposta sarebbe stata quella frase familiare, usata
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La famiglia è la sana pianta della vita che ha radici profonde quaggiù in terra e sconfina rigogliosa lassù in cielo.
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IL FASCINO DELLA SORPRESA
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Tra i lieti eventi
c’è la dolce attesa
con il suo fascino della
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Non mi resta che indossare la maschera e continuare a sorridere, nonostante a volte vorrei solo fuggire. Ricordo quei giorni in cui il sole ancora splendeva, i fiori in mano e i tanti sorrisi di luna. A volte la giornata si incupiva mostrando i suoi
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L’ impotenza e la disperazione si fanno lacrime e poi rabbia. Il cittadino comune sente l’ ideologia insinuarsi come un veleno sottile che avvelena l’ aria, invade ogni spazio della vita e lascia soltanto il desiderio di rifugiarsi in
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Nebbia, mia piccola Nebbia, vuoi sapere cosa penso veramente della nostra Pecora Nera?
Non devi corrugare la fronte con quella paura infantile; la nostra pecora nera non è cattiva, semplicemente danza a un ritmo diverso.
Non vedrai la sua
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L’ orfanezza del cittadino comune in Vzla., è così profonda che, anche se la raccontassimo mille volte, ci direbbero che esageriamo. Solo chi l’ ha vissuta sulla propria pelle può davvero capirla.
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Mentre osservava la corrente del fiume, i ricordi della sua infanzia cominciarono a fluire nella memoria, quasi volessero balzarne fuori e reclamare il tempo a cui appartenevano. Le parve di sentire di nuovo il dolce aroma dei chicchi di
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IL REINCONTRO
Eva stava per compiere diciott’anni e si sentiva felice. Primo, perché per i suoi genitori terreni, la loro bella figlia raggiungeva la maggiore età, era ormai una donna fatta; secondo, perché i suoi
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Mentre osservava la corrente del fiume, i ricordi della sua infanzia cominciarono a fluire nella memoria, quasi volessero balzarne fuori e reclamare il tempo a cui appartenevano. Le parve di sentire di nuovo il dolce aroma dei chicchi di
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Nel mio pollaio ho galline, tanti galli e altrettanti anatre, e, nascosti tra i nidi, velenosi scorpioni.
Chiamo Zio Giovanni in cerca di un consiglio, e lui arriva con dei sacchi pieni di cipermetrina.
— Ma Zio Giovanni, cos’è questo?
Non
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Da tempo la figura dell’homo sapiens presiede la corteccia cerebrale in veste di massima espressione della neocorteccia o neopallio, detto pure cervello recente, ancora da modernizzare con la conquista delle “ aree associative corticali”,
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I dis che viven in te a società del benesere, de l’abondanza, sarà anca vero, ghe ne de tut, dal ciodo fin come un cavel a machine grande come case, ma tut questo nol vien par gnent, qual elo el prezo che se
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— Eva, ti tengo d’occhio, più di quanto credi. È meglio che ti comporti come una santa decente; inoltre, a cinquant’anni terrestri sarai… diciamo… in declino come donna, secondo i canoni di quella ridicola
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Era uno di quei giorni in cui il caldo soffocava anche il più tenace. Così si sentiva Eva, accaldata e con il petto oppresso dai pensieri che le tormentavano la mente ormai da diverse settimane. Era tale il suo tormento che non vedeva il suo
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Quando tutto tace, quando remoti richiami m’inquietano e sbiaditi volti ricompaiono e poi scompaiono nelle nebbioline che s’addensano nella mia mente, sul far della sera, quando i doveri della giornata sono stati quasi tutti espletati e quelli per il
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Albertina trovava divertente il nome che i genitori avevano scelto per lei alla nascita. Grazie a quel nome poteva canzonare suo padre senza peraltro avere timore d’ essere sgridata.
Alberta (corrispettivo femminile di Alberto). Suo padre non
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Molto spesso, nel dialogo quotidiano, si sente contrapporre la ragione al sentimento, si interpreta l’una come l’antitesi dell’altra, come se dove trionfa l’una fosse assente l’altro o viceversa.
Questa impostazione è talmente radicata da apparire
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La sveglia iniziò a suonare, strappando Marie da un sogno effimero. Erano le sei del mattino e faceva così freddo che si sarebbe volentieri rannicchiata come un bozzolo tra le lenzuola, ma Rose era stata molto chiara. Il
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Sono settimane che cerco di scrivere, di dirti questo che mi preme dentro. I miei umori danzano, onde furiose di un mare in tempesta. Tentano di scaricare la furia di un uragano, un vento cieco che spezza ogni cosa al suo passaggio. Ma
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Mi vidi fluido
d’amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente,
pronto a germogliar
nel tiepido calor
del grembo materno.
Sin dal concepimento
mi riconobbi soggetto pigro,
già tanto strano che,
disdegnando gli affanni
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Come ogni pomeriggio, Giung camminava verso la piccola collina nell’ala nord della tenuta di suo nonno. Da lì, la vista era un dono: i quattro punti cardinali si dispiegavano davanti ai suoi occhi, rivelando la grandiosità
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Ogni mattino, all’ombra dei grandi alberi di mango, la nonna pilava il mais, chicchi dorati destinati ai polli che allevava, liberi di zampettare nel vasto abbraccio del terreno che avvolgeva la casa. Le sue giornate erano un canto immutabile, una routine
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