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Considerazione dell'autore
«Lasciamo riposare il buon GIOSUE' il mio pianto antico è riferito ad una persona a me molto cara che soffre da diverso tempo e porterà sempre questa sofferenza nel cuore
Caro Lorenzo hai proprio indovinato sono un poeta/cantautore infatti i mei amici musicisti Gigi e Totò mettono in musica alcuni mie versi e io canto avendo fatto la scuola
ho la musica nel sangue nel cuore
mi scuso con EROS per averlo definito urlo sgradevole e lo ringrazio per la bellissima
canzone che ha inciso
un grazie a tutti per i vostri sempre graditi commenti
daniela lazzeri»
Inserita il 10/06/2009
Il Pianto Antico
Riflessioni
Il tuo pianto si
Fonde con la notte
ho appoggiato le
mie mani sul tuo
cuore per infonderti
calore
Non si può mandare
indietro l'orologio
del tempo
potessi lo farei
qualsiasi cosa
per vederti ancora
sorridere
I profumi si
confondono
con i tuoi ricordi
Anche il tuo mare ti
scruta pensieroso
mentre le onde
cullano la tua
tristezza
in meste danze
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
«"L'albero cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno dai bei vermigli fior..." Il titolo di questa poesia mi riporta ai famosi versi del Carducci. Non sarebbe affatto male questa poesia, con frasi di preciso e sentito impatto sentimentale. Non sarebbe male, dicevo, se non mi disurbasse in maniera abnorme quella inutile musica che davvero appare come un pugno nell'occhio, o meglio, un urlo sgradevole nell'orecchio. Per giungere ad una comprensione di questo "vizio", ho tentato di ascoltare il canto di Paolo e Francesca di Dante ponendo sullo sfondo "I watussi" di Vianello. Non si può immaginre quanto ne abbiano conquistato in fascino quelle terzine dantesche. Per mancanza di spazio finirò il discorso con altro "poetacantautore".»
«Una nostalgica ma confortevole poesia d'amore, dove l'autrice con squisita dolcezza, vorrebbe confortare il pianto dell'uomo ch'essa ha nel cuore e nel ricordo. Bei versi di conforto. Stranamente il titolo riporta a quella bella e ormai antica poesia del Carducci, ma nulla ha a che vedere con essa, chissà se era nell'intento dell'autrice di richiamarlo in mente forse nel dolore?»
«C'è un sentire dai legami talmente profondi e forti che può andare anche oltre il tanto decantato "amore" e che non conosce limitazioni d tempo o di spazio. Può essere tale anche ciò che lega un genitore ad un figlio o due amici. Bella anche la nota»
«Amare è cercare di portare consolazione alla persona invocata che evidentemente sta soffrendo. Le tue parole sono bellissime e saranno come un lenimento per colui che sta veramente male.»
«bella piena di sentimenti e di amore le tue poesie, l'amicizia, l'amore per un uomo o una donna, tutto è puro nelle tue parole... tutto è amore... si molto bella»
«Quando si ama veramente qualcuno si fa di tutto per aiutarlo anche mandare indietro il tempo, sia per alleviare le sue pene che per vederlo nuovamente sorridere... Poesia meravigliosa... Stupenda... Piaciuta tantissimo... Come sempre...»
«Dinanzi ad una persona che desta la nostra preoccupazione il bisogno di dare un segno, come a voler spezzare la malinconia... nel dire io ci sono!
Molto bella!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.