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«Facendo riferimento alla poesia, intendo informare tutti i poeti che essa è fonte di tante emozioni. Questo sonetto è una specie di discorso molto utile per chi scrive ed anche per chi legge. La poesia rappresenta una vera e propria nostra creatura, in quanto scaturisce dall’anima e non dobbiamo trascurarla, anzi, dobbiamo coglierla appena si presenta, altrimenti la perdiamo per sempre.» |
Inserita il 22/10/2017 |
’Shtu sunettu è pi tutti li püèti
e sservi sulu pi ‘na ‘nfurmazzioni,
precisamenti pi ssapì’ cce t’èti
la cosa ca ni dà tanta emuzzioni.
Iu ca sbattu la capu allu pareti
hagghiu truvatu cueshta spiecazzioni
e, ci vulì’ ssapiti, iu m’azzu ‘n pieti
e vu’ faciti ‘nu picca ‘ttinzioni:
"È ‘na criatura noshtra la puisìa,
percé edda t’intr’all’ànama n’è ‘ssuta
e no’ l’hamà lassà’ comu sia sia.
È ‘na cosa ca hava èssiri tinuta
’nt’lu cori, ci no, comu ‘na mascìa,
appena acchiata, nu’ l’hamù perduta".
Traduzione
Creatura nostra
Questo sonetto è per tutti i poeti
e serve solo per un’informazione,
precisamente per saper cos’è
la cosa che ci dà tant’emozione.
Io che sbatto la testa contro il muro
ho trovato questa spiegazione
e, se volete saper, io m’alzo in piedi
e voi fate un po’ attenzione:
"È una creatura nostra la poesia,
perché essa dall’anima ci è uscita
e non dobbiam lasciarla come se niente fosse.
È una cosa che deve essere tenuta
nel cuore, se no, come una magia,
appena trovata, noi l’abbiam perduta.". |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto classico in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD.» |
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