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«Quando si raggiunge una certa età le stagioni dell'anno assumono un significato ben diverso rispetto a quelle di una volta, allorché si era ragazzi. Si rimpiange l'estate dei tempi in cui, dopo la chiusura delle scuole, si gioiva. Tempi quelli che non tornano più. Ora per me non arriva più l'estate. Il tempo mi ha contorto le ossa. Mi consolo coi ricordi e continuo rassegnato. La mia estate passò come il vento. Adesso solo freddo avverto dentro me.» |
Inserita il 17/07/2017 |
Lu 'shtati è la shtaggioni ti lu soli
pi putì' sciri fori o puru a mari;
ognunu faci comu megghiu voli
villiggiaturi ca hava ricurdari.
Lu 'shtati, quannu gghiutunu li scoli,
so' li vagnuni ca faci prisciari
e ssulu ci èti cranni si ni doli,
cá cuiddi tiempi no' ponnu turnari.
Ormà' pi mme no' vveni cchiù lu 'shtati
comu vineva quann'era vagnoni;
lu tiempu l'ossi mia m'è shturtigghiati.
Tegnu surtantu la cunzulazzioni
cu mi ricordu l'anni mia passati
e cu cuntinuu cu rassignazzioni.
Nci voli cunvinzioni.
Lu 'shtati mia passò comu lu vientu
e mmuni sempri friddu 'ntra me sentu.
Traduzione
La mia estate
L'estate è la stagione del sole
per poter andare in campagna oppure al mare;
ognuno fa come meglio vuole
villeggiature che ricorderà.
L'estate, quando chiudono le scuole,
son i ragazzi che fa rallegrare
e solo chi è anziano se ne duole,
ché quei tempi non possono tornare.
Ormai per me non viene più l'estate
come veniva quand'ero ragazzo;
il tempo le mie ossa ha contorto.
Ho soltanto la consolazione
di ricordarmi gli anni miei passati
e di continuare con rassegnazione.
Occorre convinzione.
La mia estate passò come il vento
ed ora sempre freddo dentro me sento. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto caudato in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD, dEE.» |
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