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Come sonnambula
passeggio nell'anima
per intercettare
quella me stessa
che non riesco a trovare
Ditemi chi sono
e dove conducono
i miei passi
che ogni giorno
sembrano vacillare
sempre più
Vago in un buio
che solo a me appartiene,
al di là del qua
nulla mi sovviene
Avaro, il destino
di baci e carezze
quando alla vita
urlai la mia gioia
Occultato il passato
che mi appartiene,
la mente non vuole
rammentare
il cuore potrebbe
tremare,
l'anima, sprofondare
Mani contro vetri scuri
sbattono forte
per abbatter barriere
tra me e chi ero
ma a nulla valgon le grida,
nessuno ode il mio pianto
la disperazione
di sapere
chi sono,
chi ero
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Per chi non mi conosce ancora bene deve saper che sono nata da: Donna che non ha acconsentito ad essere nominata, ho avuto 6 madri e 6 padri, cinque dei quali non ricordo assolutamente, la mia vita inizia a cinque anni e mezzo, ossia quando sono stata adottata, del mio passato non ricordo nulla! conosco solo i genitori che mi hanno adottato e... che non ci son più. Cercare il mio passato non e facile... resto nel buio più totale»
Commenti di altri autori:
«Eri vento che da lontano si guarda e il dolore sembra solo un tramonto che si fiuta nell'aria. Eri quel che sarai.»
«Probabilmente non è così importante conoscere le proprie origini. Ci sono situazioni "regolari" che non ti aiutano a ricercare te stessa. Andiamo un po' tutte alla deriva e ogni giorno ci scopriamo diverse. Bella.»
«"chi sono, chi ero" sei una persona speciale e se un giorno avessi desiderio di conoscere qualcuno degli amici di penna (come io vi definisco) vorrei che fosti tu perché sei tu sempre e non rinneghi mai»
«Versi struggenti, una profonda riflessione che graffia l'anima! Chi eri non lo so, ma da quello che leggo ora, sei una persona speciale e con tanto da insegnare! Un abbraccio splendida poetessa!»
«Conosco la tua storia e comprendo profondamente l'amarezza e la frustrazione che vivi... dei miei cugini hanno adottato un ragazzo brasiliano che è stato abbandonato per quattro volte dai genitori adottivi...è l'immagine dello sconforto e della diffidenza verso il prossimo... ci vorranno anni per ridargli fiducia e provare amore... Ti abbraccio. Splendida lirica!»
«Bellissimi versi in cui l'autrice ci racconta il suo grande dolore per non aver conosciuto le sue origini. Tutti possiamo avere il buco nero del "non ricordo" dei primi cinque anni di vita ma per chi è stato adottato non è la stessa cosa. E' un dolore che come un triste colonna sonora accompagna tutti i passi della vita. E' una segreta speranza di riscatto che rimane sempre vigile in un angolo di cuore pronta a farsi valere qualora arrivasse quel fatidico momento (che il più delle volte non arriva) in cui si potrà alzare il sipario sul passato e farlo emergere dall'ignoto. Percepibile in questi versi la perenne angoscia in cui si vive in queste situazioni. Ogni bellissimo regalo che la vita ci concede non può annullare il disagio»
«Senza tregua e affannosa ricerca di sè stessa e delle proprie vere origini che risultano sempre più sfuggenti in un percorso che lascia rare speranze...»
«Eri ciò che sei! Una meravigliosa creatura capace di trasmettere emozioni a chi legge i suoi versi e i suoi commenti. Spesso la vita ci conduce i quei luoghi sconosciuti della nostra anima per incitarci a guardarci dentro e capire quali tesori si nascondono dentro il cuore di chi ha dovuto percorre una strada impervia e senza luce per incontrare se stessa. Un abbraccio, cara amica!»
«è straziante non conoscere le proprie origini il non sapere, quello che sei oggi... io lo so sei una meravigliosa e sensibile creatura che merita il meglio dalla Vita e un giorno questa Vita così avara ti ripagherà di tutte le sofferenze»
«Un desiderio che andrebbe messo da parte per non continuare a soffrire, ma capisco benissimo che è difficilissimo, il tormento è qualcosa che ha messo le radici nel cuore dell'autrice – comprendo benissimo i suoi desideri avendo anch'io dovuto sopportare nel passato qualcosa di simile – un vuoto che seppur ricordando non potrà mai riempirsi. Sentitissima.»
«Una profonda introspezione che lascia addolorato il cuore, sentirsi come dei naufraghi e non conoscere la propia origine, deve essere una triste sensazione. A volte si dice che i figli sono lo specchio dei genitori, devono essere state davvero delle persone meravigliose per aver concepito questa splendida poetessa, complimenti!»
«io penso che noi siamo ciò che è dentro di noi, non conta chi siano i genitori, con quali giocattolo hai passato i primi anni della tua vita, ecc... ma ciò che è insito nel tuo cuore, nell'anima... e da ciò che si legge nelle tue poesie è meraviglioso.»
«Ogni essere umano sente il bisogno di conoscere le proprie radici e trovare in esse una propria collocazione. La ricostruzione della propria storia, aiuta l'individuo, nel personale percorso di vita, a maturare e rafforzare la propria identità. Tuttavia, se ciò si rende difficoltoso, io credo si possa partire dall'Amore. Da chi ci ha veramente amati, cresciuti e scelti per Amore. Se i genitori adottivi hanno saputo far questo, il "Chi ero", può partire da lì. Fugando ogni ombra che possa offuscare questa Mravigliosa Realtà. Il "Chi sono", lo dimostra ciò che si è saputo trarre da questa Meravigliosa Realtà. E la sensibilità dell'autrice, l'affabilità, la creatività, e molto altro, ne sono più che valide, positive dimostrazioni.»
«poesia che assume grande significato per tutti ma sopratutto per chi cerca radici sconosciute... per affrontare un domani in cui il passato e ' la prima mano di vernice di una parete in divenire... struggente riflessione»
«Nei tuoi bellissimi e malinconici versi si sente il vuoto e l'angoscia in cui scavi per trovare le tue radici. Io credo (da mio modestissimo parere) che le tue meravigliose radici siano i tuoi genitori adottivi che ti hanno cresciuta e che ti hanno insegnato ad amare la vita facendoti diventare la persone splendida che sei ora. Anch'io ho un padre assente da sempre ma sinceramente non ne sento la mancanza (anche se vive nel mio stesso paese e attraverso terzi cerca di avvicinarsi a me e non gliene do modo). Semplicemente non provo niente per lui perché non sono cresciuto con la sua figura affianco, con le sue parole i suoi abbracci. Solo mia madre ha fatto tutto da sola ed io la adoro. Vivi per te stessa Rosy il passato non ha più valore.»
«Nei tuoi bellissimi e malinconici versi si sente il vuoto e l'angoscia in cui scavi per trovare le tue radici. Io credo (da mio modestissimo parere) che le tue meravigliose radici siano i tuoi genitori adottivi che ti hanno cresciuta e che ti hanno insegnato ad amare la vita facendoti diventare la persone splendida che sei ora. Anch'io ho un padre assente da sempre ma sinceramente non ne sento la mancanza (anche se vive nel mio stesso paese e attraverso terzi cerca di avvicinarsi a me e non gliene do modo). Semplicemente non provo niente per lui perché non sono cresciuto con la sua figura affianco, con le sue parole i suoi abbracci. Solo mia madre ha fatto tutto da sola ed io la adoro. Vivi per te stessa Rosy il passato non ha più valore.»
«dubbi e domande sul proprio passato, per noi cara Rosy sei un'anmia speciale tersa che vive di nobili sentimenti altruismo ed umanità lo sei e lo sarai i genitori naturali e gli adottivi che poi amano infinitamente hanno avuto tra le braccia una splendida creatura colma d'amore, emozionatissima bellissima poesia»
«Non posso e non voglio commentare un così profondo senso di dolore e smarrimento, ma posso capire ciò che provi Rosy. La vita a volte è avida di baci e carezze e quella notte infinita rimane dentro per sempre, solo la profonda sensibilità,altruismo e forza vitale può contrastare tutto questo! Versi forti, commoventi e speciali!»
«hai diritto a sapere, ma non te ne fare un cruccio, col tempo mi sono resa conto, pur avendo i genitori, di 2 genitori speciale: Dio e la Madonna che sicuramente ti amano in modo speciale, poiché tu sei speciale»
«...ci siamo incontrate per caso... su una lettura che ha posato la sua mano su un mio dolore... tu sai di che parlo... ma se il dolore è stato il pretesto del destino per avvicinarmi a te, io lo ringrazio... questa tua poesia non ha bisogno di altri commenti... tu sei un'anima speciale, anche se non saprai mai da dove vieni...»
«Una ricerca dolorosa ed infruttuosa, quella delle proprie radici, dell'assomiglianza di occhi o di gesti, i capelli o il colore degli occhi. Non riesco nemmeno ad immaginare da quali incubi sia martellato chi vive una situazione tale. E sarebbe facile dirti che sei quello che sei, il frutto delle tue esperienze, della tua crescita, delle tue vittorie delle tue sconfitte, ma è troppo facile parlare per chi non sa. Ed allora forse è meglio tacere ed inchinarsi di fronte a versi di una bellezza che sconquassa.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.